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Durante il giorno Josh non aveva fatto battute , Fiona era indaffarata con del lavoro e Styles stranamente non aveva aperto bocca.

Ne approfittai per scendere in giardino a prendere il sole anche se il mio sorriso scomparve non appena aprii la porta di casa, trovando mia zia sdraiata sul lettino ad abbronzarsi intenta a chiacchierare al telefono con qualcuno, mentre i due a torso nudo, ad allenarsi in giardino.

«Che fanno?» domandai tanto curiosa quanto divertita dalle espressioni della faccia buffa di Josh . Coprì con una mano il telefono e sussurrò un "non ne ho proprio idea" facendomi ridere.
Mi sedetti a guardarli. Erano l'uno di fronte all'altro.

«Come si chiama questo esercizio?» domandai attirando l'attenzione del moro, che si accorse solo in quel momento di me.

«Plank» rispose Josh senza fiato.

«Arrenditi Josh» consigliò lui «sei rosso, amico, non ti sta arrivando abbastanza ossigeno al cervello»

«Non se ne parla» replicò il biondo .

«Non riuscirai mai a battermi» scherzò il riccio provocandolo mentre , dopo una smorfia di stanchezza ed un urlo alla Tarzan, Josh decise di lasciarsi andare.

«Sei vecchio, Josh» lo derisi.

«Cazzo!» urlò non riuscendo ad accettare la sconfitta «..taci tu, o ti affogo!»

«Te l'ho detto» disse Styles sudato mentre ritornó in posizione eretta. Josh si alzò di colpo ed afferrò l'amico stringendolo in una presa, caddero anche per terra e rotolarono come due bambini sorridenti tra gli sguardi perplessi miei e di mia zia. Mi chiesi se passassero cosi il tempo anche a Londra.

«Sei una pippa» rise il riccio prendendo il controllo sull'amico.

«Harry, no, il capezzolo no !» urlò Josh ridendo , facendo ridere anche me.

Udimmo tutti un urlo di Styles che si piegò in avanti dolente. Intuii si trattasse di un colpo basso da parte di Josh, e con basso, intendevo nelle zone basse.
Appoggiò entrambe le mani sulle cosce mentre provò a riprendere fiato sotto gli occhi divertiti di Josh.

«Poverino!» mormorò Fiona scuotendo la testa «... eddai Josh!»

«Ce c'è?» domandò lui «Non l'ho fatto apposta» disse trattenendo una risata.

Notai Styles toccarsi nel punto preciso ancora sofferente, e nonostante ci provai diverse volte a smuovere lo sguardo , non ci riuscii. Fece una smorfia ed alzò lo sguardo all'improvviso beccandomi a guardarlo. Anche lui sembrò sorpreso dal mio gesto, ma il nostro incontro di sguardi non durò molto dato che Il biondino lo afferrò da dietro, e nonostante il riccio oppose forza, Josh riuscii a trascinarlo, fino a bordo piscina.

«Sono una pippa eh?» borbottó Josh facendo ridere l'amico.

Provò a spingerlo mentre i piedi del riccio parvero incollati al suolo, e tra le risate e qualche mano di troppo finirono per trascinare l'un l'altro in acqua.

Fiona rise mentre si sedette sul lettino «Uomini! Pensa, sono andati a comprare i guantoni da boxe! Gli è venuta questa strana idea di comprare alcuni attrezzi e costruire una palestra nel garage per allenarsi. Voglione mettere su qualche muscolo»

«Peccato che non si possa mettere qualche chilogrammo anche sul cervello» replicai afferrando due paia di guantoni appoggiati al lato del mio lettino.

«Già» replicò lei mentre me li infilai e qualche attimo dopo, udii le loro voci molto più vicine a noi. Fiona si alzò in piedi mentre Josh la abbracciò ricordando anche a me di quanto mi mancasse perdermi tra le braccia di Jake.

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora