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ABIGAIL'S POV


Passai tutta la mattinata a giocare con i bambini. Timmy mi domandò di Logan ma non appena lo informai che il fratello non fosse tornato con me , rifiutò di venire a casa, volendo rimanere a giocare con i suoi amici. Dopo pranzo, assieme alla mamma di Nikolas, la signora Petel, facemmo compagnia alla piccola Penny e nel pomeriggio non seppi esattamente come riuscirono a convincermi a riposare per un paio d'ore. 

«Io vado!» Informai Laura dopo che anche Petel ci raggiunse nella stanza della piccolina. «Tornerò domani!»

«Timmy rimane?» Chiese l'uomo mentre dovetti annuire, fallendo nell'intento di smuovere il bimbo. «Ha detto che non vuole stare in casa da solo con me!» Scrollai le spalle mentre la ragazza sorrise scuotendo il capo. «Spero non sia un disturbo per voi...» aggiunsi velocemente, grata di quello che stessero facendo per il fratellino di Logan.

«Timmy è un bambino eccezionale e bravo!» Mormorò Petel mentre quelle parole non fecero altro che rendermi contenta. «Per noi è sempre un piacere la sua presenza!»

«Grazie!» Sussurrai smorzando un sorriso, ma prima che potessi fare un altro passo per uscire dalla stanza, l'uomo parlò di nuovo e non fui affatto indifferente a ciò che disse.

«Prendi tutto il tempo che ti serve e abbi cura di te, Abigail!» 

Lo guardai deglutendo, mentre Laura gli lanciò uno sguardo inquisitorio prima di accigliarsi. Petel aveva capito tutto. Aveva intuito che quel mio disperato stato d'animo non fosse dovuto solamente alla notizia sconvolgente riguardo Penny, bensì, c'era altro che mi affliggeva in quel modo. Annuii con le lacrime negli occhi varcando la soglia della porta di legno verde.

Ansimai e sospirai di continuo percorrendo a passo veloce il corridoio ed impedendo a me stessa di crollare emotivamente, finché non fossi uscita fuori. Ebbene sì, sarebbe stata molto più dura di ciò che potessi immaginare. Ero appena stata scaraventata in un ciclone ; quello della battaglia più difficile che avrei mai dovuto affrontare. 

Senza rendermene minimamente conto, stavo passeggiando sul lungo mare. Il cielo era grigio, eppure nello sfondo, laddove l'acqua faceva l'amore con il cielo, c'era un bellissimo tramonto delicato e coraggioso, pronto a riempire di pace i miei occhi. Inspirai ed espirai a fondo, lasciando che quelle pennellate così soavi, che tingevano il mare placato, avvolgessero in un abbraccio caloroso anche me. 

«Quanto era bello il mondo quando eravamo piccoli?» Mormorò qualcuno alle mie spalle risvegliandomi da quello stato di dormiveglia. Non feci neppure in tempo a voltarmi che me lo trovai accanto. Mi guardò accennandomi un tenero sorriso pieno di affetto.

«Che ci fai qui?» Chiesi sbigottita sapendo bene che Logan avesse il volo l'indomani.

«Ho preso il primo volo che ho trovato e sono corso dalla mia migliore amica.» Parlò sincero portando lo sguardo dinanzi a sé, su quel bellissimo tramonto. «Sei stata una merda a fuggire via in quel modo!»

Sorrisi, nonostante me ne pentii. «Potrei avere l'anima in fiamme ed il cuore a pezzi e tu riusciresti lo stesso a strapparmi un sorriso! Lo sai questo, vero?» Lo informai mentre annuì, ghignando compiaciuto.

«Lo so!» Sospirò , prima di accendersi una sigaretta. «Ne vuoi una?»

Scossi la testa non smuovendo lo sguardo da quello spettacolo, così bello e pacifico. «Come faccio a spiegarlo al mio cuore un'assenza così grande, Logan?» Sussurrai aprendomi con il mio amico, l'unico che in qualche modo riuscisse a percepire realmente il mio dolore. « Nessuno riuscirà a farmi stare al mondo, così volentieri, com'era capace di fare lui. «Temo che i miei occhi, cercheranno per sempre i suoi. Ovunque io sia, ovunque io vada.» Sbuffai a lungo, impegnandomi al massimo di non piangere per quanto mi facessero male gli occhi. « Ho ancora il suo odore cucito sotto la mia pelle, e so che ci rimarrà lì a lungo.» 

𝚜 𝚞 𝚍 𝚍 𝚎 𝚗 𝚕 𝚢 //  𝚑.𝚜  {𝙰𝚄}Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora