Sono appena rientrata nella mia stanza dopo il banchetto. Come ha potuto farlo? Quel dannato di un bulgaro sempre in mezzo. Non lo sopporto, borioso, arrogante egocentrico di un purosangue che non è altro. Certo non di può dire che non sia bello. -Ma cosa vado a pensare.- Borioso -l'ho già detto vero?-pallone gonfiato!! Frederick Karkaroff, nipote del famoso e famigerato Igor Karkaroff, aveva il potere di mandarmi fuori dai gangheri. Lui era alto con le spalle larghe e il fisico scolpito come ogni giocatore di Quiddich che si rispetti. Aveva i lineamenti decisi degli uomini dell'est Europa con un accenno di barba incolta e due occhi color del caramello fuso che ti fulminavano insieme alla sua lingua tagliente. Era di un acume sopraffino e non c'erano dubbi che se fosse venuto a scuola ad Hogwarts sarebbe stato un Serpeverde. Inoltre da parte di madre era imparentato con i Malfoy e questo gli dava un'area snob e dandy come quella del biscugino Draco. Ma lui a differenza di quest'ultimo non era mai stato marchiato, non era stato come lo zio un Mangiamorte, ma allora perché lo trovavo così irritante? Ah, ma che ne so, non lo sopporto proprio. Da quando l'avevo conosciuto non facevamo altro che punzecchiarci e deriderci a vicenda. Mi chiamava -raggio di luna- da quando aveva scoperto che era il significato del mio primo nome e il modo affettuoso di mio nonno di chiamarmi, ma lui lo usava in modo improprio, quasi offensivo. Certo era vero che durante i lunghi anni all'est ci aveva aiutato e con Krum era stato essenziale per evitare che il conflitto si espandesse in Europa. Ma fra noi non è mai scorso buon sangue, come potevo sopportarlo un anno intero? E farci lezione insieme per di più! Dovevo parlarne a Minerva.
Sbuffai sonoramente, mi tolsi gli abiti e dopo essermi lavata indossai la mia camicia da notte blu navy. Avevo l'abitudine di usarla da quando stavo con Charlie, ma forse adesso che fra noi era proprio finita e che quassù faceva un freddo boia anche a settembre forse era saggio mettersi un bel pigiama. Rifletto se sia il caso o meno di scrivere ad Harry dei nuovi sviluppi qui a scuola. Ma tanto credo che li scoprirà presto. Mi posiziono sul letto e Salomon il mio siamese Thai mi balza in collo facendomi le fusa. Io lo coccolo e gli dico «Ti sono mancata, vero?»
Solomon mi è stato regalato da Steven e Hope i miei amici del cuore in America l'anno prima che io partissi per l'Inghilterra. Con loro ci sentiamo spesso e hanno promesso di venirmi a trovare per Natale. Spero per allora di aver finito i lavori a casa dei miei genitori a Bakewell, nella contea del Derbyshire. Non sopporterei un altro Natale alla Tana oppure a Grimmauld Place. Sorrido al pensiero di come in poco tempo tutto questo sia diventato routine. È bello trascorrere le feste con Harry e gli altri. Adesso ho questa famiglia allargata che mi fa sorridere. Anche se da quando io e Charlie abbiamo rotto è difficile stare con i suoi familiari. In fondo ho sempre saputo che lui non mi amava, almeno non come io amavo lui. Il suo grande amore era e sarà per sempre Oliver. Si sono rivisti durante la battaglia finale e adesso che entrambi hanno deciso di uscire allo scoperto io mi sento persa. Fino a ora ho avuto l'illusione che un giorno o l'altro potesse tornare da me, ma la cruda realtà è che stavamo insieme solo per la causa. Una volta cessato il pericolo è finito anche il nostro rapporto amoroso. Chiudo gli occhi mentre una lacrima scende silenziosa rigandomi il volto. Solomon fuseggia più forte e alla fine mi addormento rivolgendo un ultimo pensiero, come un lampo a Karkaroff -Ho cambiato i miei piani problemi -raggio di luna-?-
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Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)
FanfictionSe Harry Potter non avesse solo un cugino babbano, ma anche una cugina magica?? E se questa fosse per di più nipote di Silente? Beh forse se fosse così Harry non sarebbe poi così solo... ANGOLO AUTRICE La storia è liberamente ispirata alla saga di H...