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Frederick

Sono appena uscito dai suoi appartamenti e non so come ho fatto a trattenermi dal baciarla. Quando le sue labbra soffici si sono posate sulla mia guancia mentre mi salutava, ho sentito un fuoco ardere sulla pelle. Scendo a grandi falcate le scale che mi portano ai piani inferiori. Il cuore in tumulto per quello che è appena successo. Devo giocare bene le mie carte, ci siamo avvicinati tantissimo e non voglio fare nulla che possa allontanarla da me. Ripenso a quando le ho chiesto di venire a pranzo con me domenica e rifletto su dove portarla. Gliel'ho chiesto subito dopo averla scosta dal mio corpo mentre mi abbracciava, non potevo permettere alla mia -esuberanza- di guastare quel momento. Il mio corpo la desidera in maniera indescrivibile, anela il suo profumo, il suo tocco e qualsiasi briciola che mi da, ci si aggrappa come un naufrago in mezzo al mare. Ma io voglio tutto. In fondo sono un Karkaroff e non gareggio per partecipare, io voglio il premio e voglio lei nella mia vita ora e sempre.

Senza neanche accorgermene sono davanti alle cucine. Colto da un pensiero improvviso vi entro e come supponevo vi trovo Nervi, la sua elfa. L'esserino mi guarda con i suoi occhioni e io le chiedo subito "Nervi fra un pò potresti andare dalla padroncina e vedere se ha preso sonno? Portati con te una tazza con acqua fumante in cui verserai quest'ampolla per sonni sereni." Detto questo le passo una fiala che tengo sempre con me, di mia invenzione, per rilassarsi in momenti agitati. Quando l'ho lasciata mi era sembrata scossa da quello che ci eravamo appena detti e forse dal fatto che l'avevo gentilmente allontanata da me dopo che lei mi si era lanciata addosso. Non avrei voluto farlo ma era necessario.

L'elfa mi fa un profondo inchino e mi risponde "Come lei desidera Padron Frederick." Io la guardo interrogativo e quindi le chiedo "Scusa Nervi ma perché mi chiami Padron Frederick?" l'esserino diventa del color delle ciliegie e mi risponde con un filino di voce "Prof Karkaroff da quando è arrivato al castello si è sempre preoccupato tanto per la padroncina, molto di più che il signorino Charlie. Prof Karkaroff è sempre buono con Nervi e con padroncina. Lui tiene a lei, Nervi lo sente e ne è felice." Io sono sbalordito, anche quest'esserino ha capito quello che provo per Ayla. La guardo con dolcezza e le dico "Vediamo se riusciamo a convincere anche la tua padroncina che quello che hai appena detto sia vero" e gli faccio l'occhiolino. L'esserino visibilmente in imbarazzo prende la fialetta che le stavo porgendo e con un inchino ancora più profondo se ne va.

Io esco dalle cucine e mi reco ai miei alloggi, è tardissimo e domani ho lezione presto. Entro nelle mie stanze e dopo essermi cambiato e messo in libertà, con una felpa leggera, mi ritrovo a pancia in su sul letto a fissare il soffitto di pietra ripensando a ciò che ci eravamo detti quella sera. Scoprire in così breve tempo cose personali e rivelarne altrettante era stato destabilizzante. Quando sono arrivato al castello non mi sarei aspettato certo tutto questo e ne sono felice, ma allo stesso tempo spaventato. Ci siamo avvicinati in modo repentino ed inesorabile. Ho paura che questo sia dovuto alla sua rottura con Charlie ma in fondo loro sono separati da tempo ormai e forse quello che lei pensa di provare per lui non è poi cosa forte come credeva.

Cerco di dormire e forse dovrei prendere anch'io la mia pozione per calmarmi ma mi soffermo a pensare a come sia oltre che bella, preparata. Ha congeniato una lezione sul patronus con i fiocchi nonostante fosse visibilmente scossa da quello che ci eravamo appena detti e che aveva scoperto sul mio conto. Mi rammarico di aver reagito con veemenza quando pensavo che Nevile mi avesse tradito, ma in realtà lei è talmente intelligente che ha collegato i pezzi e ha intuito che insieme a Krum dovessi esserci io e da lì scoprire chi l'avesse davvero salvata è stato molto semplice. Mi ha stupito di come si sia per così dire umiliata chiedendomi scusa e ponendomi un ramoscello di ulivo per una pace fra di noi.

Mi rigiro e decido che per domenica dovrò portarla in un posto per me speciale per farle capire quanto è importante. Il mio dolce raggio di luna, speriamo che si sia addormentata e che mi stia sognando. Io sicuramente proverò a sognare lei e quei suoi occhi trasparenti.

ANGOLO AUTRICE

Questo capitolo è il mio speciale augurio di buon Natale per che segue con passione la storia di Ayla e Frederick.

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora