Frederick è appena andato via.
L'ho accompagnato fino alla porta e gli ho dato un bacio sulla guancia, assaporando anche solo per poco il sapore della sua pelle.
-Ci vediamo domenica per pranzo.- mi ha detto uscendo.
Mi sento travolta da tutta una serie di emozioni che da anni non provavo e mi sembra impossibile che siano rivolte a di lui. Sapere concretamente che era stato Frederick a salvarmi la vita durante la battaglia finale, scoprire che si era schierato con noi e aveva combattuto beh è stato sconvolgente. Ha scardinato tutte le mie certezze, molte delle quali riguardavano il mio astio per i Karkaroff.
-Siamo stati travolti da un qualcosa di più grande di noi ma mai avrei permesso che ti succedesse qualcosa. Mai!- le sue parole risuonano nella mia testa mentre come un automa mi spoglio dei vestiti, che odorano del suo profumo di sandalo e manico di scopa. Quando mi ha stretto a sé facendomi voltare mentre piangevo ho sentito un fremito percorrermi e non avrei mai voluto staccarmi dal suo calore a da quegli occhi color del caramello, che come due profondi pozzi mi risucchiavano nel vortice di sensazioni non provate da tempo. Mi strucco e indosso il mio pigiamone blu con stelle bianche, entro sotto le pesanti coperte del letto dove è già posizionato Salomon e cerco di rilassarmi al suono delle sue fusa. Non so quale coraggio mi abbia spinta ad abbracciarlo ma penso sia stata la mia beata incoscienza e quelle sue parole o il suo inebriante profumo. Mi è solo dispiaciuto che poco dopo mi abbia staccato da lui, evidentemente non era quello che voleva. Nonostante le frecciatine, l'abbraccio al Lago Nero e il fatto che mi abbia salvato durante la guerra non sembra che provi niente per me se non forse un amicizia, dovuta non so a bene cosa.Mi risuonano però in testa le parole di Neville - Frederick è una brava persona più di quanto ti creda e penso tenga a te oltre ogni tua immaginazione...mi ha sempre chiesto di te. Sempre.- ma allora perché si è staccato dal mio abbraccio? Perché non si è avvicinato a me? Mi rigiro sotto le coperte urtando Salomon che miagola infastidito. Mi volto dal lato delle vetrate e mi soffermo a osservare il cielo. Non avendo chiuso le pesanti tende prima di andare nel salottino a parlare con Frederick si intravede ancora la luna nel terso cielo di fine ottobre.
-Raggio di luna- mi chiamava sempre mio nonno era così dolce quel suono pronunciato dalle sue labbra. Mi manca non averlo con me, sono passati cinque anni ormai dalla sua morte, ma sembra impossibile che non ci sia più. Certe volte quando sento forte la sua nostalgia me ne vado al Lago Nero come quando mi ha trovato Frederick in preda allo sconforto, oppure da Minerva nel suo ufficio dove c'è un quadro incantato del nonno. Ho fatto fare un'altro quadro come quello che posizionerò nello studio della mia casa a Bakewell, ma ancora non è completato. Cerco di prendere sonno e non ci riesco continuo a pensare a lui. Stasera non mi ha chiamato -Raggio di luna- chissà perché? Non credevo mi potesse mancare il fatto si sentirmi chiamare così da lui. Continuo a sbuffare e sospirare e con un pop mi appare Nervi con una tazza fumante. Io mi alzo dalle coperte, Solomon ormai si è rintanato sul sofà vicino al camino, e mi dice "Padron Frederick le manda una tisana rilassante, nel caso non riesca a dormire padroncina!" Io sono a bocca aperta ma come diamine faceva a sapere che non dormivo?
"Nervi ma perché ora lo chiami padron Frederick o Padron Karkaroff? e come sapeva che non dormivo?" Nervi arrossisce visibilmente e mi risponde "Padroncina, Prof Karkaroff da quando è arrivato al castello si è sempre preoccupato tanto per la padroncina, molto di più che il signorino Charlie. Prof Karkaroff è sempre buono con Nervi e con padroncina. Lui tiene a lei. Quando stasera è uscito dalla torre è passato dalle cucine ed ha pregato Nervi di passare prima di riposare da padroncina per vedere se dormiva e di portare con sè, nel caso fosse ancora sveglia, una tisana rilassante di sua invenzione." Sentendo queste parole mi rilasso all'istante e Nervi prosegue "Per questo Nervi chiama Prof Karkaroff, padron perché crede che sia molto adatto alla sua padroncina!" e detto questo l'elfa arrossendo fino alla punta delle orecchie mette la tazza sul comodino vicino al letto e sparisce con un sonoro pop. Osservo il vuoto che si è creato di fronte a me. Sono le una di notte e sono nella mia stanza dove la mia elfa mi ha appena detto che Frederick sarebbe perfetto per me. La tazza posizionata sul comodino è come un balsamo per le mie ferite. Certo si è allontanato dal mio abbraccio improvviso, forse era presto e non voleva scoprirsi o forse...non so. Ma poi mi ha chiesto di pranzare con lui domenica ed ora questo. Prendo fiato e sorseggio la tisana che ha un sapore molto buono di frutti rossi. Quindi mi rimetto nel letto cercando di sgomberare la mente dai miei pensieri. Mi addormento quasi subito con Solomon che si è di nuovo accomodato vicino a me e si è rimesso a fare le fusa, pensando al mio bulgaro.
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Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)
FanficSe Harry Potter non avesse solo un cugino babbano, ma anche una cugina magica?? E se questa fosse per di più nipote di Silente? Beh forse se fosse così Harry non sarebbe poi così solo... ANGOLO AUTRICE La storia è liberamente ispirata alla saga di H...