37.

135 12 6
                                    

Dopo quel fantastico bacio a interrompere la nostra personale bolla magica ci pensa Nervi che appare improvvisamente "Padroncini, il signorino Harry è appena arrivato e chiede di vedere la padroncina Ayla." Padroncini? Io le devo proprio parlare... Distratta dai miei pensieri sull'elfa mi stacco e cerco di alzarmi ma vengo trattenuta da lui che dice all'esserino "Nervi fallo accomodare e digli che stiamo arrivando." Io lo guardo confusa e lui continuando a guardarmi mi dice "Potresti metterti qualcosa di più coprente, non credo di potermi dominare ancora a lungo con te vestita così." Io resto allibita, Frederick mi desidera e io che mi ero fatta mille film sul mio aspetto. Lo squadro e noto quello che intende vedendo il rigonfiamento nelle parti basse e mi viene in mente un pensiero malizioso e rido. Mi alzo cercando di muovermi sinuosa per quanto mi senta alquanto imbarazzata per quello che ho in mente. Voltata di schiena, di fronte al mio armadio, mi tolgo lentamente il cardigan e le due canotte che indossavo, restando di fatto solo in reggiseno. Lo guardo di sottecchi e lo vedo boccheggiare. Colpito ed affondato. Quindi indosso una felpa con lo stemma dei Corvonero e lo precedo in salotto, senza guardarlo sennò lo bacerei di nuovo.

Arrivo in salotto e vi trovo Harry, sorridente. Appena entrata mi viene incontro e mi abbraccia forte. "Sono felice di vederti in piedi e con un pò di colore alle guance."

Poi percepisco la sua presenza, sento il suo odore ancor prima che si faccia notare schiarendosi la voce e in questo modo mio cugino si stacca dall'abbraccio e lo saluta.

"Harry visto che ci sei tu con lei vado un attimo nei sotterranei a cambiarmi e poi torno." Harry annuisce con la testa ma io gli dico "Dovresti cenare con i ragazzi già non ci sarò io..." Lui mi guarda assai storto e mi risponde "Non ti devi preoccupare per i ragazzi, domani, o al massimo domenica, verrà Draco a sostituirmi per Pozioni. Difesa ce l'abbiamo nuovamente insieme fra quindici giorni e il resto può comunque aspettare. Chiamerò l'avvocato Nott per chiedere un rinvio della tua testimonianza, non voglio certo che ti stanchi ancora e poi Madama Chips è stata chiara riposo assoluto!" Io scuoto la testa divertita, certo che è cocciuto? "Poppy ha detto tre o quattro giorni Karkaroff e non sette quindi io mercoledì vorrei tornare a lezione. Poi venerdì testimonierò per Igor, gliel'ho promesso, quindi punto e basta." Lui mi guarda interrogativo ma Harry interviene nel nostro discorso "Credo cara la mia cuginetta che tu debba e possa riposarti fino a giovedì e poi andare a testimoniare. Inoltre mi ha detto Ginny che Hermione verrà al castello per sostituirti in Incantesimi questa settimana. Quindi niente storie!" Io sbuffo e mi rassegno all'idea di essere -prigioniera- del mio bel bulgaro per una settimana intera. Poi mi si accende una lampadina ma dove dormiranno Draco ed Hermione? Ma Harry interviene ancora con un sorrisetto malizioso facendoci l'occhiolino "E non ti preoccupare Hermione dormirà da Luna e Draco suppongo negli appartamenti di Frederick, mentre lui starà qui a tenerti d'occhio!".

Quindi Frederick si congeda non senza darmi nuovamente un bacio, a stampo, sulla bocca.

Io colta alla sprovvista, anche per la presenza di Harry boccheggio. Mio cugino invece sembra tranquillo, si siede su una delle poltroncine e mi chiede se voglio giocare a scacchi magici.

Come tutti sanno gli scacchi si giocano su una scacchiera, una tavola quadrata composta da sessantaquattro caselle di due colori alternati. I due avversari che giocano si chiamano Bianco o Nero dal colore dei loro sedici pezzi. Ogni giocatore ha un re, una regina, due alfieri, due cavalli, due torri e otto pedoni. L'obiettivo del gioco è dare scacco matto, ovvero attaccare il re avversario affinché lui non possa fuggire.

Gli scacchi magici sono una versione stregata dei corrispettivi babbani simili in tutto ai normali scacchi, tranne per il fatto che i pezzi sono animati e si distruggono quando vengono "mangiati".

Il giocatore deve comandargli verbalmente usando la notazione algebrica (es. «Cavallo a E5»). Sono anche abbastanza intelligenti; se non fossero d'accordo con la mossa che il giocatore propone, lo direbbero opponendosi in modo palese e avvolte si rifiutano di obbedire ai suoi ordini dati in modo contraddittorio.

Un'altra interessante caratteristica è che negli scacchi magici non sempre l'esito di una mossa è lo stesso di quello degli scacchi babbani. Per esempio Harry mi ha raccontato che durante una partita con Ron, a un certo punto questo, dice al suo cavallo, impegnato in uno scontro con un pezzo avversario - Schiaccialo, schiaccialo, idiota, è solo un pedone-, i due pezzi entrano quindi in contrasto tra loro ingaggiando così un combattimento dall'esito incerto.

Mi ricordo inoltre di quando sempre Harry mi ha raccontato che al suo primo ad anno ad Hogwards la McGranitt, a quei tempi ancora professoressa di Trasfigurazioni, aveva creato una scacchiera gigante per proteggere la Pietra Filosofale di Nicholas Fleming, nascosta da mio nonno al castello. Per raggiungere la camera successiva, chiunque volesse attraversare la stanza doveva vincere contro scacchi intelligentissimi e lui, Hermione e Ron avevano giocato una partita al cardiopalma per passare oltre. Harry ed Hermione allora vinsero al gioco con l'aiuto di Ron, che si sacrificò affinché loro potessero continuare e proteggere la Pietra Filosofale dall'allora professore per la Difesa alle Arti Oscure Quirinus Raptor.

Harry naturalmente sceglie il bianco ed io quindi il nero. Iniziamo a giocare in silenzio fino quando mi chiede "Allora cuginetta, com'è Karkaroff? O devo iniziare a chiamarlo Frederick, o ancora meglio cugino? Sai che Nervi lo chiama già padroncino?"

Io deglutisco a fatica e sbaglio la mia mossa perdendo così l'alfiere. Mannaggia!!

Lui mi guarda sornione, sicuramente ha già capito tutto "Dai non te la prendere, sono felice per te anche se è Karkaroff, ma anch'io ci vedo nonostante gli occhiali. Da quando è venuto qui al castello è palese che tu gli interessi. Secondo Ginny gli sei sempre interessata e anche Neville è d'accordo con lei." Io resto in silenzio cercando di trovare un appiglio, mentre il mio cavallo nitrisce in attesa del comando successivo.

"Se dobbiamo parlare di lui meglio se smettiamo di giocare" sentenzio decisa, mentre gli scacchi sbuffano. Harry gli zittisce con un colpo di bacchetta fermando il gioco e mi dice "Ti ascolto se vuoi."

Quindi inizio col vuotare il sacco raccontando ad Harry tutto quello che mi è successo da quando sono venuta al castello ed è arrivato Frederick, di come piano ma inesorabilmente il nostro rapporto sia cambiato fino a oggi, a quel nostro bacio.

Lui mi ascolta in silenzio sorridendomi e poi alla fine asserisce "Direi di invitarlo a cena no? Chiami tu Nervi per farlo o lo faccio io?" e detto questo mi strizza nuovamente l'occhio.

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora