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Ormai è mercoledì e sto decisamente meglio. Fra due giorni c'è il processo. Sono stufa di starmene confinata nei miei alloggi. Quindi decido d'uscire; mentre Nervi non c'è e vado verso il Lago Nero.

La convivenza con il -bulgaro- è andata molto bene, oltre ogni previsione direi. Frederick è diverso da come me l'ero immaginato. È dolce, premuroso, attento ma allo stesso tempo sagace, divertente e pungente. Alcune delle nostre scaramucce, specie sul cibo sono esilaranti. Nervi lo adora letteralmente. Ormai lo chiama solo -padroncino- ed io sospiro al pensiero. Ho provato a spiegarle che non è il suo padrone ma lei è cocciuta e non demorde. In realtà lui è buono con lei e quindi beh lo chiami pure come crede. Non so cosa siamo io e lui, certo non siamo amici, non siamo amanti, non so cosa siamo esattamente. Siamo due persone che inspiegabilmente stanno bene insieme. Lui mi fa sentire protetta, al sicuro, mi fa ridere. Mi fa stare bene come non mi succedeva dai primi tempi con Charlie. Oggi Frederick e Draco finiranno la pozione per lui e verrà un addetto dal Ministero per brevettarla. Sono veramente orgogliosa per questo. Di quello che ha creato e sono sicura che principalmente l'ha fatto per me.

Immersa in questi pensieri mi sono diretta alla tomba del nonno al Lago Nero, quando sono quasi arrivata sento delle voci. Mi nascondo istintivamente dietro delle piante nel boschetto antistante la riva nella direzione da cui provengo. Sono Draco ed Hermione che stanno discutendo animatamente a voce alta.

"No Draco non dirmi che l'hai fatto per me, per proteggermi. L'hai fatto perché sei un dannato Serpeverde codardo. Meglio quell'oca giuliva di Astoria che affrontare l'onta di dichiarare al mondo il tuo amore per una sangue sporco." Grida Hermione fuori di sé. "Oh Merlino, lo sai che non è così. Lo sai che ti amavo, che ti amo ancora. Poi ora non posso sposare Astoria, quella dannata legge non me lo permetterà mai." le risponde Draco visibilmente provato. "Ah ora è colpa della legge se tu no hai le palle per dichiarare il tuo amore per me. Oh ma grazie furetto." Lei si scosta dal tentativo di lui di toccarla. Io resto basita. Da quando questi due sono innamorati? Io trattengo il respiro "Dai gattina non fare così! Lo sai che ti amo dal nostro settimo anno." le dice Draco abbracciandola con forza, nonostante le sue rimostranze. Io sono pietrificata, ma allora ci avevo visto giusto. "E non chiamarmi gattina!" gli dice lei "Oh Merlino lo sai che ci chiamiamo così in intimità, io sono il tuo furetto perché Malocchio al nostro terzo anno mi trasformò in dell'animale e tu gattina perché mi hai raccontato che al secondo anno volevi trasformarti in una mia compagna con una polisucco, per scoprire se ero l'erede di Serpeverde e ti trasformasti in una gatta, per via dei peli della gatta di Millicent Blustrode." Dice Draco avvicinandosi a lei. Ho sentito abbastanza, faccio per andarmene. Li sento muovere nella mia direzione e mi spavento, mi volto bruscamente ed inciampo cadendo. Sento un dolore atroce alla caviglia destra e non posso reprimere un gemito. Loro che nel frattempo si stavano baciando, si staccano. Hermione scappa verso il castello e Draco viene verso di me. Sono stata scoperta. "Ayla che ci fai qui se lo sa Frederick sono guai, per entrambi." mi dice lui come se nulla fosse successo. Poi vede che mi tocco la caviglia, si china e me la sfiora pronunciando un incantesimo di guarigione. Mi sento subito meglio e faccio per alzarmi, ma lui scuote la testa e senza sforzo alcuno mi prende in braccio. "Meglio non metterci il peso sopra per oggi. Anche se non pesi nulla in realtà." Mi dice facendomi l'occhiolino e dirigendosi a grandi falcate verso il castello.

Arriviamo nei miei appartamenti e Draco mi appoggia sul divano. Durante il tragitto non ha detto una parola. Io lo guardavo di sottecchi. Draco è cambiato molto da quello snob ragazzino purosangue che mi ricordavo. "Draco dobbiamo parlare. Non puoi fare finta che non sia successo nulla." gli dico.

"Vi ho sentito, non era mia intenzione ma è successo. Ora devi sapere che non c'è modo di eludere l'incantesimo del vero amore fra purosangue. L'ha creato mio nonno, anni fa quando inizialmente cercava di osteggiare Voldemort ed è un incantesimo molto potente come l'incanto fidelius o il voto infrangibile" gli dico guardandolo in faccia. "Credi che non lo sappia? L'ho studiato affondo ma è inespugnabile..." mi risponde affranto. "Scusami ma se tu la ami e lei ti ama mi spieghi qual è il problema? Il tuo contratto prematrimoniale con la Greengrass è nullo visto che non vi amate. E non mi dire per gli ideali di sangue perché sai bene anche tu che sono tutte baggianate. Io ti conosco da quando sei nato Draco e tu non sei tuo padre, come io non sono il mio. Vedi di prenderne atto una volta per tutte!" gli dico serissima.

Lui boccheggia, forse non si aspettava una mia reazione così dura, ma Hermione si merita un uomo che combatta per lei come me lo merito io. Il fatto che ce li avessi avuto sempre sotto il naso mentre mi struggevo per Charlie Weasley mi fa sentire doppiamente stupida.

Veniamo interrotti dall'arrivo di Frederick che sembra stupito di trovare Draco nei miei alloggi ma non dice nulla. Questo con la sua solita faccia di bronzo gli dice "Biscugino ti ho cercato ovunque prima di venire qui ma dov'eri finito?"

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora