Frederick
Finalmente si è addormentata. Così rilassata é bellissima, distesa abbracciata a me qui nel suo letto. Siamo stretti l'uno all'altro e sembra così giusto. Mi lascio invadere dal suo profumo inconfondibile, che ora so essere dovuto anche dal suo bagnoschiuma. Quando l'ho accompagnata a fare la doccia non so come ho fatto a resistere a non entrare con lei lì dentro sotto il getto d'acqua. Ma ci sarà tempo, dobbiamo ancora parlare di tutto quello che è successo e non voglio fare passi falsi, ci tengo troppo. Certo che lei non mi aiuta, quando si è cambiata e si è messa quelle due canotte ho sentito il desiderio crescere dentro di me tanto che il cavallo dei pantaloni ha iniziato a tirare. Non che adesso vada meglio, ma cerco di contenermi. Sentirmela addosso, respirare il suo profumo sembra un sogno. Quando si sveglierà dovremmo parlare di domenica sera e di come io abbia reagito. Dovrò scoprirmi, dirgli almeno in parte quello che provo. È ovvio che adesso io non le sia del tutto indifferente, lo sento, percepisco come il suo corpo reagisce al mio. Anche prima quando le ho dato quel bacio a stampo lei era pronta per rispondere, per accogliermi tra le sue labbra, l'ho sentito chiaramente.
Lascio vagare i miei pensieri mentre ascolto il suo respiro. Sono perso da un pò in questo mio mondo fantastico, dove la parola noi risuona fortissima, quando sento un gufo picchiettare alla finestra. Impreco silenziosamente sperando che non la svegli, apro la finestra e prendo svelto l'animale portandolo nel salotto. Dove vedo della frutta e gli do un chicco d'uva. Slego la missiva riconoscendo lo stemma dei Malfoy
Caro biscugino,
è appena arrivata una lettera dalla McGranitt in cui mi chiede di venire urgentemente al castello per sostituirti in pozioni la settimana prossima vista la tua indisposizione a fare lezione. Ora la missiva è stata intercetta da mia madre (ricordi quello che ti avevo detto nell'ultima lettera?) e lei è veramente in ansia.
Fammi sapere come stai e se devo venire subito lì da te.
D.L.M.
Leggo velocemente e spero che Narcissa non abbia scritto a mia madre facendola così preoccupare per nulla. Chiamo Nervi e le chiedo di portarmi pergamena, calamaio e penna per rispondere a Draco
Caro biscugino,
io sto bene non ti preoccupare, anzi tranquillizza tua madre e ti prego di non allarmare la mia. La McGranitt ti ha scritto in quel modo perché oggi Ayla si è sentita male ed io mi sono offerto si seguirla finché non guarisce. Poi ti spiegherò meglio quando sarai qui ok? Puoi usare i miei alloggi nei sotterranei fin quando sarai al castello. Un abbraccio e grazie per l'aiuto
F.K.
Non avendo con me il sigillo di famiglia chiudo semplicemente la missiva con del nastro trovato lì per caso e do la lettera al gufo che aspetta a con pazienza la risposta, dicendogli di portarlo a Draco Lucius Malfoy.
Sollevato dal fatto che grazie a Draco potrò dedicarmi interamente al mio raggio di luna torno in camera sua. Ma con disappunto noto che non è nel suo letto. -Oh signore che devo fare con lei?- Poi la vedo spuntare dal bagno e mi do del coglione da solo. Lei mi sorride rilassata e mi chiede a bruciapelo "Come sta tuo padre?" Io ancora imbambolato nell'ammirare il suo corpo magro ma sinuoso, appena coperto dal cardigan, esito un attimo. Poi mi siedo sul letto e lei fa lo stesso.
"Papà ha aperto gli occhi dopo un tempo immemorabile. Non mi ha riconosciuto ma i medimaghi sono ottimisti. Speriamo. Mi hanno detto di tornare da lui domani. E no non verrai con me!" Dico secco, più rigido di quanto vorrei "Domenica sera quando sono venuto da te in sala d'aspetto ero euforico per la notizia e vederti lì circondata da un'orda di Weasley, piegata nel loro stesso dolore per la sorte di quello che evidentemente era Charlie, visto lo stato in cui versava Wood, mi ha fatto perdere le staffe e reagire in modo spropositato e ti chiedo scusa per questo." Lei mi ascolta in silenzio e scuote la testa "Noi non siamo nulla in realtà, tu non mi devi spiegazioni..." Io mi acciglio e le rispondo scontroso "Non è vero che non siamo nulla per prima cosa siamo indubbiamente colleghi, poi ci conosciamo da oltre sette anni e non possiamo certo dire di essere estranei." Le dico con ardore guardandola dritta negli occhi, lei arrossisce e distoglie lo sguardo. "Da quando sei arrivato al castello e hai cominciato a trattarmi in modo diverso da come sempre ero abituata mi hai confuso parecchio. Tutte le tue gentilezze, le tue premure nei miei riguardi mi hanno portato a pensare a noi in modo diverso ma poi il tuo sguardo si domenica sera ed il tuo gelo di questa settimana mi hanno distrutto interiormente." Sospira e sento la sua sofferenza, vorrei stringerla ma lascio che il flusso dei suoi pensieri scorra libero per mostrarmi la sua anima.
"Domenica sera quando siamo venuti in ospedale io ero felice per come avevamo passato il pomeriggio al Manor. Era stato bello e inaspettato. Rivedere Steven poi una gioia immensa. Quando mi hanno detto che non potevo entrare con te da tuo padre sono andata in sala d'attesa e lì ho trovato Oliver in condizioni a dir poco pietose. Mi si è buttato addosso dicendo frasi sconnesse. Alla fine ho capito che Charlie era grave e si non ci ho pensato un attimo a chiamare i Weasley ed Harry ovviamente. Loro sono la mia famiglia, quella che non ho mai avuto. Mi dispiace non avertelo potuto spiegare prima. Per Charlie io provo ormai solo un grande affetto." Mi dice tutto d'un fiato ed io azzero le distanze e la stringo forte "Non dovevo reagire in quel modo, ma sono anni che desidero uscire con te e mi ritrovo sempre il rosso tra i piedi." Le dico sincero e la tensione si scioglie lei ride, Merlino come bella quando lo fa. "Potevi dirlo prima Karkaroff che ci risparmiavamo anni di litigi!!"
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Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)
FanfictionSe Harry Potter non avesse solo un cugino babbano, ma anche una cugina magica?? E se questa fosse per di più nipote di Silente? Beh forse se fosse così Harry non sarebbe poi così solo... ANGOLO AUTRICE La storia è liberamente ispirata alla saga di H...