Sono appena rientrata nella mia stanza scossa da tutto quello che era successo oggi. Prima Nervi che mi porta la colazione in camera su gentile consiglio di Frederick -ma da quando lo chiamo per nome- poi la lettera di Charlie e io agitata e già in lacrime mi dirigo nel solo luogo dove potevo trovare pace. O almeno speravo fosse così e invece lì davanti alla tomba di mio nonno sono crollata. Piangendo gli ho raccontato di Charlie e del mio amore non corrisposto e gli ho chiesto perdono sentendomi egoista, sapendo bene che lui a suo tempo fu costretto dalle convenzioni a sposarsi e avere un figlio da chi non amava, mio padre, rendendo di fatto infelici tre persone. Ma ha sempre amato me, soprattutto dopo la morte di papà. Ero lì in lacrime accasciata al suolo quando ricordo di avergli detto -Mi manchi tanto sai?- iniziando a singhiozzare. A quel punto mi sono sentita afferrare da dietro e stringere a un petto solito che odorava di manico di scopa e sandalo. Sobbalzo colta alla sprovvista ma mi sento stringere più forte e sussurrare piano -Raggio di luna non sei sola... non piangere ti prego!-
Frederick Karkaroff? Quando realizzo chi è stranamente mi rilasso contro di lui e mi lascio andare. Restiamo in silenzio abbracciati davanti alla tomba del nonno per ore. Poi ritorno in me e cerco di sciogliermi dalla sua presa, anche se con una punta di dispiacere. Non volevo che mi vedesse ancora in quello stato e così dopo averlo ringraziato guardandolo dritto in faccia mi sono diretta con finta calma al castello.
Ma che diavolo gli prende? E a me? Mi sento così sola e fragile, vulnerabile come un pulcino appena uscito dal guscio. Ma non posso negare che sia stato carino nei miei riguardi e infinitamente dolce. Che mi sia sbagliata nel giudicarlo?
Distolgo la mente da questi pensieri e vado a farmi una doccia. Decido di scendere per cena visto che non ho pranzato e mi reco in sala grande. Mi accoglie il solito brusio degli studenti. Al tavolo dei professori sono già seduti tutti anche lui sempre vicino a Neville. Mi siedo fra quest'ultimo e Luna salutando i colleghi, compreso Karkaroff. Lui sembra impassibile, come se non fosse successo niente al lago. Io mi soffermo di nascosto ad osservarlo. Innegabilmente è affascinante con i capelli lunghi fino alle spalle ampie messe in evidenza dalla maglietta grigia che stasera indossa e i suoi occhi sono impenetrabili quasi come la porta della casa Corvonero. Vengo riporta al presente da Minerva che comunica l'inizio delle gite ad Hogsmeade a partire dall'ultimo fine settimana di settembre e ricorda ai capitani delle squadre di Quiddich le date utili per i provini. Terminata la cena che mi sono sforzata di mangiare, pasticcio di carne con purè di patate, esco dalla sala grande dirigendomi verso la mia torre quando mi sento afferrare per un polso. Mi volto e gli occhi color caramello di Frederick mi guardano intensamente «Come ti senti?» mi chiede in modo che solo io lo possa sentire. Il suo sguardo mi inchioda e non posso far altro che rispondergli sinceramente «Meglio, grazie anche a te!» Detto questo lui mi lascia il polso e io gli sfioro la mano prima di voltarmi di nuovo e andarmene. Merlino che diamine mi sta succedendo?
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Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)
Fiksi PenggemarSe Harry Potter non avesse solo un cugino babbano, ma anche una cugina magica?? E se questa fosse per di più nipote di Silente? Beh forse se fosse così Harry non sarebbe poi così solo... ANGOLO AUTRICE La storia è liberamente ispirata alla saga di H...