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La testa mi rimbomba. Ricordo di aver evocato il mio patronus durante la lezione avanzata di difesa e poi il buio. Apro lentamente gli occhi, sono certamente nella mia stanza, nel mio letto. Una strana sensazione di calore e benessere mi pervade. Sento distintamente un petto solido aderire alla mia schiena e un braccio possente avvolgermi e quell'odore inconfondibile di sandalo e manico di scopa: Frederick. Ma cosa ci fa nel mio letto e perché siamo abbracciati? Ma infondo non mi importa, mi fa stare bene e decido di non muovermi ma la mia mano cerca la sua ed inizio ad accarezzarlo piano sul dorso mentre guardo la finestra. Dopo un tempo indefinito si sveglia sporgendosi verso di me, in modo da vedermi in faccia e mi sorride, finalmente senza traccia di astio o risentimento. Mi era mancato il suo sorriso, non sapevo bene nemmeno io quanto. Si alza impercettibilmente e mi sfiora una guancia con un leggero bacio ed io mi sento bruciare. "Mi hai fatto prendere un accidente raggio di luna lo sai? Come ti senti?" Io mi volto in modo troppo veloce e la testa pulsa ferocemente, sto uno schifo ma non posso dirglielo, si preoccuperebbe ancora di più. Gli sorrido e dico che sto meglio ringraziandolo per essere qui e per starmi così vicino. Lui mi guarda intensamente e appoggia le sue labbra sulle mie. Una scarica elettrica mi pervade e sto per dischiudere le labbra per rispondere al bacio quando Harry entra nella stanza. -Ma che cavolo- Frederick si stacca per niente in imbarazzo ed Harry viene da me e mi abbraccia "Sei una zuccona ti avevo detto che eri troppo debole per affrontare una lezione del genere." Io gli sorrido sbuffando e lo stringo ancora più forte. Frederick esce dalla camera ma spero proprio che non se ne vada.

Poco dopo arrivano Madama Chips e Minerva. La prima procede subito con una visita accurata e mi dice che ho avuto un piccolo collasso probabilmente dovuto allo stress di questi giorni aggravato dal fatto di non aver mangiato a sufficienza. Inoltre aver fatto una magia potente come il patronus mi ha dato il colpo di grazia. Minerva mi guarda preoccupata. Madama Chips, Poppy, le dice che ho bisogno di riposo assoluto per almeno tre o quattro giorni, questo vuol dire che fino almeno a mercoledì non potrò fare lezione né andare in ospedale a trovare Charlie. Minerva sembra leggermi nel pensiero "Non pensare nemmeno ad uscire da queste stanze, almeno fino a quando Poppy non decreterà la tua guarigione. Oggi mi hai fatto perdere almeno un decennio di vita cara mia!" Il tono è burbero ed irritato, ma sotto sotto so che si è veramente preoccupata, da quando nonno è morto lei mi ha sempre trattato come se fossi sua nipote. Io la guardo cercando di capire fino a dove posso spingermi per non essere confinata in questa stanza per tutto il fine settimana ed oltre ma la voce di Frederick mi riporta alla realtà "Non si preoccupi Minerva ci penserò io a tenerla d'occhio, farla mangiare, prendere la pozioni ricostituenti e sopratutto starsene a riposo." Io lo guardo a bocca aperta, ma quando è tornato? Lui mi fa l'occhiolino e sia Minerva che Poppy sembrano arrossire. Il suo fascino bulgaro è indubbio.

Entrambe le donne se ne vanno e Frederick mi dice che Harry è andato a casa a riposare e che ripasserà in serata a vedere come sto, dopo essere passato in ospedale dal futuro cognato. Poi esce di nuovo dalla stanza per ricomparire con Nervi. L'esserino è ancora visibilmente scosso da quello che mi è successo. Si avvicina tremante al mio letto e mi guarda con gli occhi lucidi in silenzio. Io le sorrido e le dico con dolcezza "Sto bene Nervi, non è successo nulla è stato solo un malore. Poi non ti devi preoccupare se veramente mi capitasse qualcosa ho disposto che tu sia libera di decidere se venire ad abitare ad Hogwarts oppure stare da Harry, al quale ho destinato la mia casa a Bakewell." Lei tira su con il naso "Padroncina non dica queste cose, Nervi vuole stare con padroncina Ayla sempre." Intanto Frederick guarda confuso la scena, certamente lui non può sapere che Nervi era l'elfa di mia madre e con lei aveva un rapporto molto stretto. Quando mamma era morta all'improvviso nell'incidente con papà, nessuno si era preoccupato della sua elfa domestica personale ed era rimasta nella casa dei miei fin quando io dopo, ben nove anni dopo ne ero venuta in possesso. Per fortuna che gli elfi hanno risorse per mantenersi anche senza i padroni, ma non erano le cose materiali che erano mancate a Nervi, bensì l'affetto della mamma, come a me del resto. A quanto pare lei la trattava bene, a differenza di mio padre. Da allora io e la piccoletta siamo state inseparabili e mi ha seguito anche all'est e durante la battaglia finale era al mio fianco.

"Nervi potresti portare da mangiare alla padroncina?" chiede ad un tratto Frederick sorridendogli. Il suo sorriso è luminoso come un raggio di sole in una fredda giornata d'inverno e mi scalda il cuore, come mai prima di quest'anno non mi ero accorta di quanto fosse bello il -bulgaro-? L'elfa annuisce e sparisce dalla stanza con un pop. Io intanto mi sono alzata traballando e lui mi viene subito incontro e mi sorregge "Dove pensi di andare raggio di luna?"

"Devo farmi una doccia, stamani sono rientrata direttamente dall'ospedale e mi sento ancora quell'odore addosso." Lui scuote la testa e si dirige verso la porta del bagno "Ti accompagno e ti aspetto, non sia mai che ti senta male mentre sei là dentro, sennò chi la sente la McGranitt" e detto questo mi fa di nuovo l'occhiolino ed io entro nella doccia chiudendo le tende. Poi con un incantesimo faccio evanescere i miei vestiti per poi farli riapparire nel cesto dei panni sporchi ed apro l'acqua. Il getto caldo mi coglie alla sprovvista ma mi lascio cullare dalla sensazione di tepore e benessere. Mi lavo accuratamente con il mio sapone preferito alla mirra e poi chiedo a Frederick di passarmi l'asciugamano blu grande. Lui esegue diligentemente, so che non si è mosso dal bagno e questo mi provoca brividi in tutto il corpo. Io mi copro meglio che posso con l'asciugamano ed esco con i capelli ancora bagnati. Lui scuote la testa e mi avvolge in un abbraccio che mi fa sussultare per la sorpresa "Ma che devo fare con te? Ora vuoi farti venire pure una bronchite?" e detto questo mi asciuga velocemente i capelli con un incantesimo di bellezza. Chissà dove l'avrà imparato. Poi mi aiuta ad andare in camera a cambiarmi. Con suo grande disappunto indosso una canotta nera con sopra un'altra verde militare più larga, dei pantaloni della tuta sempre verdi. Ma siccome lui brontola mi metto un cardigan aperto di lana sopra le due canottiere. Si lo so che sono stata male e che stamani dovevo avere un aspetto tremendo ma inconsciamente vorrei essere carina per lui. Frederick è bellissimo nel suo completo da mago blu notte, si è tolto il mantello ed è rimasto con la camicia, che lo fascia perfettamente. Non so come sia possibile, tutte le sue camicie sembrano calzarlo alla perfezione, sembrano cucite su misura e forse a pensarci bene lo sono proprio.

Ho appena finito di vestirmi e rimettermi al letto, perché il signorino non ha inteso ragioni, che arriva Nervi. Sembra che abbia svaligiato le cucine di Hogwarts. Mangio in silenzio mentre entrambi mi osservano. Appena ho finito Nervi riprende il vassoio e ci lascia sparendo con un pop. Quindi Frederick, che per tutto questo tempo era rimasto seduto sulla poltroncina vicino al letto mi chiede "Posso?" indicando chiaramente la sua volontà di intrufolarsi con me sotto le coperte. Io non me lo faccio ripetere due volte, annuisco e lascio che entri dopo essersi tolto le scarpe e le calze. Si sistema dietro di me e mi fa aderire al suo petto "Finalmente! È da quel giorno al Lago Nero che desideravo stringerti di nuovo!" mi sussurra piano ad un orecchio facendomi rabbrividire di piacere.

Ancora un pò scioccata da questa affermazione lascio che il suo profumo mi pervada i sensi. Vorrei parlargli, capire come sta suo padre e tante altre cose. La stanchezza ha però il sopravvento e cullata dal suo respiro regolare e dal suo calore mi addormento in un sonno fatto di occhi color caramello e profumo di sandalo e manico di scopa.

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora