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Frederick

Siamo finalmente a letto. La giornata è stata estenuante sopratutto per me che sono andato e tornato da Londra. Certo viaggiare con i mezzi magici è stato più semplice e veloce che con quelli babbani ma è pur sempre un viaggio.

Ayla ha messo di nuovo quel suo buffo pigiamone con le stelle blu. Devo ricordarmi di camparne uno di raso come il mio, magari con i colori di Corvonero.

Oggi stava decisamente meglio, anche se si stanca facilmente. Infatti quando sono tornato dai miei giri l'ho trovata addormentata su una poltrona del salotto. Non ho resistito e l'ho presa in braccio. Lei mi si è accoccolata al petto ed io sono rimasto senza fiato. Sentirla abbordarsi così a me mi emoziona e mi spaventa al tempo stesso perché la vedo fragile e vulnerabile.

Durante la cena ha cercato di comportarsi da brava padrona di casa, anche se la tensione fra Draco e la Granger si tagliava col coltello e non facilitava le cose. Domani mentre prepariamo la pozione per Charlie devo parlare di nuovo con il mio biscugino. Sono sicuro che mi nasconda qualcosa, non può essere solo la vecchia inimicizia con l'ex grifona ad animare tanto gli animi di quei due.

Sono immerso in questi pensieri quando sento un bacio leggero sfiorarmi la base del collo, vedo una massa di capelli corvini che si volta di colpo dicendomi "Buonanotte Frederick". Io la prendo da dietro e me la spalmo addosso. "Raggio di luna buonanotte anche a te." La sento sussultare e vorrei tanto baciarla di nuovo ed approfondire il contatto fisico tra di noi, ma non mi sembra ancora il caso. Poi vinto dal sonno mi addormento con lei tra le mie braccia, come la notte precedente.

Mi sveglio per via del chiarore, deve essere mattina presto. Qualcosa però non torna, non sono nel mio letto nei sotterranei, oh certo sono da Ayla. Si ma lei dov'è? La parte del letto di fianco al mio è vuoto, ad eccezione di Solomon che se la dorme beato. Mi alzo e mi dirigo in bagno, ma non la trovo. Sto per chiamare Nervi quando sento la sua voce dall'altra parte della stanza, nel salotto.

"Steven sto bene, non ti devi preoccupare e soprattutto non devi far stare in pensiero i tuoi genitori e Hope." dice sicuramente a qualcuno che le sta parlando tramite camino, Steven suppongo. "Ci vediamo in questi giorni, ora voi pensate al processo di Igor, va bene?" e poi più nulla.

Sento i suoi passi e me la trovo di fronte che sta rientrando in camera. "Frederick, che spavento! Ti ho svegliato scusami!" Io la stringo a me e le sorrido. "No tesoro, non mi hai svegliato. Hai fatto già colazione?" La osservo, mi sembra che stia meglio, ma con lei non si sa mai. Ho capito che pensa a tutti tranne che a sé stessa e siccome lei ormai è diventata una mia priorità cercherò di far in modo che si rimetta quanto prima.

Andiamo in sala da pranzo e entrambi in pigiama e ciabatte. Sento che chiama Nervi e le chiede di portarci la colazione. Io intanto la osservo incredulo, se qualcuno mi avesse detto quest'estate che sarei stato così in intimità con lei gli avrei dato del pazzo. Eppure appena abbiamo entrambi abbassato quel muro che ci divideva siamo diventati complici in un batter di ciglia. Lei mi sorride e poi mi chiede. "Oggi inizi la pozione oppure ti riposi?" In passato sarei stato geloso di tale richiesta ma invece non vedo l'ora di iniziare, voglio che sia orgogliosa di me. "Frederick se la pozione è di tua invenzione perché non la brevetti al Ministero?" Io non ci avevo pensato, in Bulgaria non c'è tutta questa burocrazia. Annuisco e poi mi ricordo che devo andare da Draco per iniziare il procedimento lungo e complesso della pozione per le bruciature di drago.

Dopo averla salutata a malincuore scendo nei sotterranei. Vado nei miei alloggi, dove Draco mi aspetta nel mio ufficio diventato un laboratorio improvvisato. "Alla buon ora" mi dice mister simpatia. Oggi è se possibile più nervoso di ieri sera. "Buongiorno anche a te e di grazia biscugino che ti ha punto un acromantula nella notte?" Lui sbuffa ed inizia a prendere il calderone di rame. "No peggio..." e lascia cadere il discorso a metà. Io lo osservo attentamente, ha gli stessi abiti della sera precedente, cosa strana per un purosangue come lui ed i capelli sparati come se non avesse dormito. "Devo mandare un gufo all'ufficio brevetti per la pozione e poi iniziamo. La McGranitt è stata già avvisata e ci ha dato il permesso per farla a scuola." Lui annuisce con la testa ed inizia a preparare gli ingredienti che la sera prima gli avevo segnato su di una pergamena.

Scrivo la missiva per il Ministero e poi faccio un salto veloce in guferia per inviarlo. Quando torno Draco ha preparato tutti gli ingredienti necessari per iniziare. "Senti, lo so che non sono né Zabini né Nott, ma da quando hai rivisto la Granger sei elettrico. Puoi parlarmene se ti va." Lui rimane in silenzio guardando il calderone riscaldarsi e poi mi dice "Quella è una insopportabile so tutto io. Non la reggo proprio!" Dice chiudendo il discorso e non rivolgendomi la parola per il resto del lavoro. Io lo lascio sbollire e mi concentro sulla pozione che è molto delicata ed instabile. In tutto ci vorranno almeno altri tre giorni perché sia pronta poi deve riposare ventiquattro ore. Se tutto va come deve venerdì, prima di andare in tribunale, la posso portare al San Mugo per somministrarla a Charlie. Finite le operazioni di base aggiungo un pò per volta i fiori di calendula. Il composto diventa di un color giallo intenso, abbasso la fiamma e noto Draco perso nei suoi pensieri. Sarei tentato di lanciarli un Legimentis, ma so che è un bravo occlumante e non servirebbe a nulla, se non ad irritarlo. Devo sperare che si decida a parlarmi prima possibile. Oppure che lo faccia Hermione con Ayla.

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora