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Devo essermi addormentata leggendo il libro del nonno. Mi sento come se mi fosse passato sopra un treno e mi accorgo di non essere in salotto. Sono nel mio letto sotto le coperte. Sono vestita. Merlino grazie!

Solomon se la dorme beato. Mi alzo e vado nell'altra stanza dove vedo subito Frederick seduto davanti al camino. Guardo fuori e devono essere più o meno le cinque. Lui nota la mia presenza "Raggio di luna ti sei svegliata? Tutto bene? Quando sono tornato ti ho trovato addormentata su una poltrona e ti ho messo a letto. Ah bel vestito e belle gambe..." Mi accorgo solo adesso di non aver più gli stivali, né le calze e sono a piedi nudi. Karkaroff mi sorride e mi prende in braccio mettendomi su una poltrona davanti al fuoco.

"Ma le pantofole no, tesoro?"

Io resto sbalordita? Tesoro? Ma fa sul serio? E mi bacia. Si fa decisamente sul serio.

Mi stordisce il suo profumo e quel sorriso da canaglia che si ritrova. "Non volevo svegliarti, perciò ho fatto evanescere gli stivali per metterti a letto e sono sparite insieme anche le calze. Scusami." Mi dice arrossendo impercettibilmente. Io scuoto la testa "Non importa, anzi grazie di non avermi lasciato a dormire su di una poltrona." Lui come se mi leggesse nel pensiero mi riprende in braccio e mi porta in camera dove una volta in bagno mi metto di nuovo calze e stivali.

Quindi esco e lo trovo seduto sul letto con due tazze di tè fumante e della torta alla cioccolata. "Scommetto sulla fata Morgana che da stamani a colazione non hai mangiato nulla!" mi dice con un tono finto burbero. Io nego con la testa come una bambinetta colta sul fatto e mi siedo accanto a lui prendendo un pezzo di dolce. Appello anche una delle fiale che Poppy mi ha dato questa mattina e la butto giù senza pensarci. È amarissima, per la barba di Merlino. Lui mi osserva in silenzio. Poi inizia a parlare "Come ben sai sono stato al San Mugo. Lì vi ho trovato mio fratello, che insieme a Steven, è a Londra per seguire il processo di nostro zio. Mio padre è sveglio, ma non ci riconosce, anche se quando ci ha visto ha dedotto che fossimo i suoi figli." Mi dice trattenendo un fremito, deve averlo colpito molto rivedere il padre cosciente dopo tutto questo tempo. Io allungo una mano oltre il vassoio e gliela stringo. Lui mi sorride e prosegue. "Poi sono andato da Charlie. Avevate ragione, non è messo benissimo, ma vedrò di fare del mio meglio. Ah, ho incontrato anche Wood, preparerò una pozione della pace rafforzata per lui, ha la faccia di uno che non dorme da giorni e si tormenta l'anima." mi dice come se fosse la cosa più normale del modo. Io lo guardo con gratitudine. Lui continua a mangiare la sua torta, ma poi mi chiede "Franz mi ha detto che dovremmo avvisare Steven che non sei stata bene, forse vorrà vederti." Io annuisco con la testa, in realtà oltre ad Harry, gli Weasley ed Hermione non lo sa nessuno, colleghi di scuola a parte. "Scriverò una lettera sia a lui che ad Hope. Stasera non devono venire Draco ed Hermione a cena?". Lui annuisce ridacchiando "A tal proposito il mio caro biscugino è già arrivato al castello ed è alquanto nervoso per questa cena."

Io rifletto, è pur vero che mi sono addormentata, ma suppongo che Hermione non sia venuta su a trovarmi perché altrimenti qualcuno mi avrebbe svegliato. "Tu ne sai qualcosa di questa storia su quei due? Hermione quando si parla del furetto è super nervosa e a quanto pare pure lui!" Frederick mi guarda, le nostre mani intrecciate. "Raggio di luna, ne so quanto te. Il mio caro biscugino sui fatti di cuore è ermetico come una camera dei segreti, ma salta come una molla ogni volta che gli si nomina la Granger."

"Stasera ne vedremo delle belle" dico quindi io. Lui mi sorride e mi fissa negli occhi "Io una bella la vedo anche adesso!" e detto questo mi bacia. Io mi sento come in una soffice nuvola rosa, mi fa perdere completamente la bussola.

Chiama quindi Nervi per far sparire il vassoio e le dà indicazioni per la cena. Lei ossequiosa gli risponde come se fosse effettivamente il suo padrone. Questo potrebbe darmi pure fastidio, in condizioni normali, ma in questi due giorni si è comportato da perfetto gentiluomo e non posso certo lamentarmi. Sto ancora riflettendo su queste cose quando mi sento di nuovo sollevare e sono fra le sue braccia forti. "Forse è meglio se aspettiamo gli ospiti in salotto prima che mi vengano malsane idee con questo bel letto e tu con un abito così carino addosso!" Io rido stringendomi di più a lui e lasciandomi cullare da questa sensazione di benessere che mi pervade quando stiamo così vicini. Si siede sul divano con me sopra ed inizia ad accarezzarmi i capelli. "Sono passato a Diagon Alley e ho preso tutto il necessario per la pozione. Non ti preoccupare tesoro cercherò di rimettere in piedi il tuo amico rosso" Mi sussurra ad un orecchio e io rabbrividisco. "Te ne sarò per sempre grata" gli dico. Lui sorride beffardo ma non dice nulla. Appella dal tavolo una delle sue amate statistiche di Quidditch e una pergamena con penna autoinchiostrante per me. Così mentre lui legge, io scrivo. Finito di scrivere lo sento mormorare qualcosa ed un gufo maestoso grigio scuro arriva alla finestra. Dopo aver aperto la finestra gli lega alla zampetta le due pergamene e mi chiede i nomi di chi sono i destinatari. Il gufo parte e Frederick richiude la finestra.

Nervi appare con un pop. "Padroncini la Sig.na Hermione è arrivata per la cena."

Guardiamo l'ora, si sono fatte le 19.30 in effetti. Le dico di farla passare e mentre Hermione entra sento Nervi dire a Frederick che è arrivato anche Draco.

Hermione entra nel salotto con passo deciso, pantaloni di jeans scuri, maglione pesante nero a trecce ed i soliti indomabili ricci. Mi saluta affettuosamente chiedendomi come mi sentissi. Mi osserva e mi dice che effettivamente sono troppo magra. Mentre stiamo ancora parlando in piedi davanti al camino entra Draco preceduto da Frederick. Solito portamento altezzoso e i capelli biondissimi sul viso pallido, ma appena mi vede si apre in un sorriso "Ayla come ti senti oggi?" Io gli rispondo che sto decisamente meglio. Poi lui si volta verso Hermione e con un cenno del capo la saluta "Granger". Lei impassibile risponde solamente "Malfoy" e poi invece saluta Frederick con più dolcezza. Se non fossi sicura che ci siano le finestre chiuse, potrei giurare che la stanza si è appena gelata.

Frederick fa accomodare come un bravo padrone di casa i due ospiti e chiede a Nervi di servire del vino elfico della sua riserva con degli stuzzichini. Hermione, senza guardare Draco in faccia, mi chiede del programma di incantesimi e dell'orario per la prossima settimana. Io le spiego per filo e per segno mentre Draco e Frederick iniziano a parlare della pozione per Charlie.

Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora