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Mi risveglio all'improvviso con un senso di vuoto e freddo intorno a me. In netto contrasto col fatto di essermi addormentata col calore del corpo di Frederick stretto al mio mentre mi sussurrava -Finalmente! È da quel giorno al Lago Nero che desideravo stringerti di nuovo!- Che se ne sia già pentito? E di cosa poi? Non è successo nulla, ancora. Purtroppo direi. Sento l'impellente bisogno di andare in bagno, poi vedrò che fine ha fatto il bulgaro.

Esco dal bagno e lo trovo dritto davanti alla porta di camera mia con in faccia un disappunto sicuramente dovuto al fatto di non avermi trovato a letto. Io lo ignoro, comunque sollevata dal fatto che non se ne sia andato e gli chiedo a bruciapelo "Come sta tuo padre?" Lui sembra essere in un altra dimensione poi si siede sul letto ed io lo seguo in silenzio aspettando che parli. Poi mi dice "Papà ha aperto gli occhi dopo un tempo immemorabile. Non mi ha riconosciuto ma i medimaghi sono ottimisti. Speriamo. Mi hanno detto di tornare da lui domani. E no non verrai con me!" mi ammonisce e continua "Domenica sera quando sono venuto da te in sala d'aspetto ero euforico per la notizia e vederti lì circondata da un'orda di Weasley, piegata nel loro stesso dolore per la sorte di quello che evidentemente era Charlie, visto lo stato in cui versava Wood, mi ha fatto perdere le staffe e reagire in modo spropositato e ti chiedo scusa per questo." Io non posso far altro che ascoltarlo in silenzio. Noi eravamo lì per suo padre io me ne ero completamente disinteressata a causa di ciò che era successo a Charlie. Scuoto la testa e gli dico con amarezza "Noi non siamo nulla in realtà, tu non mi devi spiegazioni..." Lui mi guarda triste ma mi risponde in modo burbero alzando leggermente il tono della voce "Non è vero che non siamo nulla, per prima cosa siamo indubbiamente colleghi, poi ci conosciamo da oltre sette anni e non possiamo certo dire di essere estranei." Mi dice infine con passione guardandomi dritta negli occhi, con quegli occhi talmente belli ed intensi da farmi arrossire all'istante e distogliere lo sguardo per non prendere fuoco. Poco dopo mi faccio forza e cerco di spiegargli il mio stato d'animo. "Da quando sei arrivato al castello e hai cominciato a trattarmi in modo diverso da come sempre ero abituata mi hai confuso parecchio. Tutte le tue gentilezze, le tue premure nei miei riguardi mi hanno portato a pensare a noi in modo differente ma poi il tuo sguardo si domenica sera ed il tuo gelo di questa settimana mi hanno distrutto interiormente." Sospiro e sento di nuovo il dolore pervadermi. La sua indifferenza di questi giorni mi ha fatto male, so che potrebbe a lungo andare distruggermi. I miei pensieri scorrono velici e cerco di coglierne il nesso. Vorrei che mi stringesse nuovamente a sé ma non lo fa ed io riprendo a parlare nella vana speranza che mi possa veramente comprendere. "Domenica sera quando siamo venuti in ospedale io ero felice per come avevamo passato il pomeriggio al Manor. Era stato bello e inaspettato. Rivedere Steven poi una gioia immensa. Quando mi hanno detto che non potevo entrare con te da tuo padre sono andata in sala d'attesa e lì ho trovato Oliver in condizioni a dir poco pietose. Mi si è buttato addosso dicendo frasi sconnesse. Alla fine ho capito che Charlie era grave e si non ci ho pensato un attimo a chiamare i Weasley ed Harry ovviamente. Loro sono la mia famiglia, quella che non ho mai avuto. Mi dispiace non avertelo potuto spiegare prima. Per Charlie io provo ormai solo un grande affetto." Gli dico tutto d'un fiato come se mettere spazio fra una parola e l'altra potesse significare vedere nel suo sguardo disprezzo, indifferenza o qualcosa di peggio. Poi lui invece azzera le distanze fra di noi e mi stringe di nuovo forte a sé ed io ringrazio mentalmente Merlino e Morgana per la sua reazione tanto agognata "Non dovevo reagire in quel modo, ma sono anni che desidero uscire con te e mi ritrovo sempre il rosso tra i piedi." Mi dice con sincerità e tutta la tensione accumulata in quel confronto si scioglie in una mia sonora risata "Potevi dirlo prima Karkaroff che ci risparmiavamo anni di litigi!!" gli dico infine.

Lui mi sorride, ormai siamo vicinissimi e mi stringe più forte e appoggia le sue labbra sulle mie. Io sento i brividi pervadermi ad ondate. Lui chiede accesso alla mia bocca in modo dolce ma esigente ed approfondisce il bacio in una danza fatta di lingua, labbra denti e piccoli morsi. Il fiato in questo momento è secondario, sembriamo trarre ossigeno l'uno dall'altra come due ragazzini in preda agli ormoni. Quando quell'odio che c'era fra noi si è trasformato in questa passione non lo sò, ma da quello che mi ha appena detto sembrano anni che desideri uscire con me. Frederick è esperto, la sua bocca chiede, esige la mia ed io mi lascio trasportare in questo turbine ben volentieri. Ci stacchiamo solo quando i polmoni bruciano per mancanza d'aria ad entrambi. I suoi occhi brillano di una luce nuova e bellissima e so di avergliela accesa io. Poggia la sua fronte alla mia "Raggio di luna adesso che ti ho assaggiato non ti lascerò mai più andar via da me."

ANGOLO AUTRICE

Sereno 2019 a tutti!!!

Sereno 2019 a tutti!!!

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Ayla Estelle Silente-Potter (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora