14- Capodanno.

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E quindi eccoci qui.
Siamo arrivati finalmente al giorno del grande evento.
Manca poco all'inizio e sono abbastanza su di giri.
Ieri pomeriggio io e mio padre, con l'aiuto di Riccardo e Francesco, abbiamo finito di preparare la sala ed ora è tutto pronto.
L'evento deve solo iniziare.
Le ragazze hanno scritto nel gruppo che
arriveranno verso le otto, mentre Andrea, Federico, Francesco e gli altri hanno avvisato che sarebbero arrivati più tardi. Riccardo invece, che si è palesemente rifiutato di essere inserito nel gruppo di whatsapp, non mi ha fatto sapere a che ora arriverà.
Ancora non ci credo che abbia accettato di partecipare.
Per lui che detesta stare con gli altri, trovarsi a dover stare con altre tredici persone non sarà una cosa entusiasmante, eppure ha accettato lo stesso e ne sono davvero felice.
Ieri pomeriggio, Francesco non ha fatto altro che osservarlo, come se lo stesse studiando, e ogni tanto cercava di parlargli, lanciando delle battute divertenti o mettendo in mezzo un argomento ma, Riccardo non gli rispondeva mai e si limitava a guardarlo storto con i suoi gelidi.
Questa scena mi ha ricordato i primi giorni, quando, circa due mesi fa, ancora Riccardo non mi parlava e mi ignorava palesemente.
Abbiamo fatto numerosi progressi e Riccardo si è persino aperto con me, raccontandomi della morte dei suoi genitori, avvenuta otto anni fa, davanti ai suoi occhi.
Sapere tutto ciò mi ha sconvolto.
Credevo che questo tipo di cose, potessero accadere solamente nei film, ma a quanto pare mi sbagliavo.

Ad ogni modo, Riccardo si è confidato con me.
Due mesi fa, non avrei mai pensato che il nostro rapporto potesse crescere in questo modo.
Ho scoperto molte più cose su di lui e credo che lui si fidi molto di più di me.
E poi, l'altro giorno, lui mi ha abbracciato.
Quello era un abbraccio.
Solo a pensarci mi sale terribilmente l'imbarazzo e il mio cuore comincia a scatenarsi impazzito nel mio petto.
Riccardo per la prima volta, mi ha mostrato il suo lato debole. Aveva bisogno di un abbraccio in quel momento e mi ha abbracciato.
È stato un abbraccio che ha suscitato in me una strana sensazione di calore, un calore che mi faceva stare bene.
Mi chiedo se anche lui l'ha percepito.
Avrà percepito questo calore intenso?
Cosa avrà pensato in quel momento?
Queste domande non hanno fatto altro che tormentarmi in questi due giorni.

Devo smetterla di pensarci!
Quell'abbraccio non fa altro che riapparire nella mia mente...
NO BASTA.
Daniel devi smetterla di pensarci!
Dopotutto... era solo un abbraccio...
Non è la prima volta che abbraccio qualcuno, anzi ormai sono abituato a scambiarmi abbracci con Andrea o Francesco e anche con Carlotta e Serena...
Allora perché... mi sento così... agitato solo al pensiero?!

In quel momento, mi tornano in mente le parole di Francesco.
"Lui ti piace e anche tanto, vero?"
Le mie guance prendono fuoco, diventando di un rosso di una tonalità molto accesa.

NO!
ASSOLUTAMENTE NO!
Perché mi è tornata in mente quella frase di Francesco?!
Io...
No!
Non sono innamorato di lui!
Francesco si sbaglia!

Mi do ripetutamente dei colpetti sulle guance per riprendermi e scacciare via quella frase dalla mia mente.

«Daniel, io sto andando via.»

Mio padre si presenta alle mie spalle, facendomi sussultare.

«Sei pazzo?! Diamine, mi hai spaventato!» pronuncio girando lo sguardo verso la sua direzione.

«Oh, scusami. Non ti eri accorto della mia presenza?»

«No affatto! Dio mio, che spavento!»

Mio padre emette una sonora risata divertita.
«Allora, quando arriveranno i tuoi amici?»

«Le ragazze arrivano alle otto, gli altri un po' più tardi.»

«Bene, potete fare tutto quello che vi pare, l'importante è che domani mattina rimettiate tutto in ordine.»

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora