35- Danny.

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La mostra scientifica ha avuto un grande successo e i professori erano davvero entusiasti.

Per quanto riguarda noi, è stata una faticaccia, ci abbiamo messo davvero molto impegno ma, almeno da parte mia, posso dire di essermi divertito molto.
Sono venuti a vederci anche mio padre, mia madre e i genitori di Andrea e sembra che anche loro abbiano apprezzato molto il nostro lavoro.
I genitori di Andrea, hanno deciso anche di scattarci qualche foto con il loro cellulare mentre noi esponevamo gli esperimenti.
I genitori di Francesco invece, non si sono presentati.
Non so esattamente che tipo di rapporto ci sia tra Francesco e i suoi genitori; lui non si è mai espresso più di tanto sull'argomento.
Quello che so sui suoi genitori è solo che lavorano molto entrambi e passano più tempo fuori casa che altro, quindi immagino che, anche in questo caso, non abbiano avuto tempo per venire a vederlo.

Verso la parte finale della mostra, si è presentata anche la preside, che ha visitato personalmente ogni postazione e ovviamente anche la nostra.
Ha guardato ed ascoltato i nostri esperimenti e ci ha chiesto se Riccardo e Andrea avessero imparato ad andare d'accordo, domanda che ha ricevuto in risposta, senza alcun dubbio, un secco "no" da parte di loro due.
In ogni caso, anche se con qualche difficoltà, sono riusciti a collaborare durante il progetto come la preside aveva richiesto.

È passata una settimana dalla mostra e dopo un giorno di riposo, che ho finito per passarlo quasi interamente a dormire, sono ritornato a scuola.
Riccardo in questi giorni, ha alternato momenti in cui sembrava essere tornato alla tranquillità e altri in cui invece si riusciva a recepire il suo nervosismo a metri di distanza.
Dopo la mostra, non ha più avuto alcun tipo di dialogo o contatto con Andrea e sono tornati al loro rapporto di indifferenza reciproca, ma d'altronde, nessuno si aspettava un avvicinamento da parte loro.

In generale, Riccardo ultimamente mi preoccupa molto: ha iniziato ad essere molto silenzioso per la maggior parte del tempo, lo vedo spesso molto pensieroso e la cosa che mi preoccupa maggiormente è che ha iniziato quasi a "respingermi".
Non l'ha fatto spesso, ma è capitato che in alcuni momenti in cui eravamo da soli e io ho provato ad avvicinarmi a lui per baciarlo o abbracciarlo, Riccardo mi ha fermato ed allontanato poco dopo, dicendo che non era dell'umore giusto.
Non riesco proprio a capire il perché di questo suo comportamento e più ci penso più ci sto male.
In questi giorni, ho provato anche a rimettere l'argomento sul suo incubo, sul demone e su tutta quella situazione, ma Riccardo ha finito ogni volta per cambiare argomento.

Come mi aspettavo, Francesco, si è reso subito conto della mia preoccupazione e, come al solito, ha cercato di tranquillizzarmi dicendomi di non pensarci e di aspettare che Riccardo si senta di parlarmene lui stesso ma, nonostante questo, non riesco a reprimere dentro di me una strana sensazione, come quando credi che possa accadere qualcosa di brutto o preoccupante da un momento all'altro.
Non faccio altro che pensare al suo strano comportamento e non so proprio come dovrei agire nei suoi confronti.
Da un lato, Francesco ha ragione.
Forse sì, dovrei solamente aspettare che sia lui a rivelarmi tutte le sue emozioni, le sue paure e le sue incertezze, però allo stesso tempo non sono in grado di rimanere a guardarlo in questo stato.
Vederlo così, mi fa stare male.

Tuttavia, in questi giorni, ho cercato di assumere un comportamento normale davanti a mio padre.
Nell'ultimo periodo, è molto più impegnato del solito nel suo lavoro e lo vedo molto stanco e per questo motivo, vorrei evitare di dargli delle preoccupazioni da parte mia.
Preferisco tenere la cosa per me e risolverla da solo.

Stamattina mi sono svegliato prima del solito, non so esattamente il motivo, ma i miei occhi hanno deciso di aprirsi automaticamente un'ora prima che suonasse la sveglia e per questo motivo, ne ho approfittato per fare una doccia con calma, di vestirmi ed asciugarmi e sistemarmi i capelli.
Una volta pronto per uscire, decido di andare in cucina a preparare la colazione ma al mio arrivo, trovo mio padre già in piedi intento a scaldare il latte nel microonde.

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora