26- Il peso del giudizio degli altri.

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Mancano due settimane alla mostra scientifica e so già che saranno due settimane veramente pesanti.
Abbiamo iniziato già da qualche giorno a lavorare per i vari esperimenti e in tutto questo tempo, nonostante Andrea e Riccardo avessero stabilito una tregua, continuano a tirarsi battutine aggressive a vicenda e a lanciarsi sguardi ostili.
Si sono anche rifiutati di lavorare insieme e abbiamo finito per dividerci in due gruppi per tenerli sotto controllo.
Francesco, anche se non ho ben capito il motivo, ha voluto fare coppia con Riccardo e di conseguenza io ho fatto coppia con Andrea.

Andrea con me si comporta tranquillamente.
Abbiamo parlato tra di noi qualche giorno fa a casa mia e mi ha detto che avrebbe provato a mantenere la tregua tra lui e Riccardo fino alla fine della mostra scientifica e che mi avrebbe dato questo tempo per fare la mia scelta.
Non so perché continua con questa storia.
Andrea vuole che io faccia una scelta tra essere suo amico o stare con Riccardo.
Trovo veramente assurdo tutto questo.
Non posso scegliere tra loro due.
Andrea e Riccardo sono entrambi importanti per me, in maniera diversa.
Andrea è un grande amico, mi è sempre piaciuta la nostra amicizia ed è stato il primo con cui ho legato quando sono arrivato qui.
Riccardo dall'altra parte, è la persona che amo.
Andrea non può chiedermi di scegliere tra loro due.
Io non voglio scegliere tra loro due.
Vorrei mantenere il mio rapporto con entrambi e far capire ad Andrea che questo è possibile.
Tuttavia, ancora Andrea non ha voluto saperne e continua a rimanere sull'idea che io non posso essere suo amico e stare con Riccardo allo stesso tempo.

Non lo capisco...
Io lo so che tra loro due non c'è mai stato un buon rapporto... ma io non gli ho mai chiesto di diventare amico di Riccardo...
Non capisco perché per lui è un problema che io stia con Riccardo...
È una questione che riguarda solo me e lui... Andrea dovrebbe semplicemente starne fuori...
E poi... Riccardo è diventato ufficialmente il mio ragazzo...

Non so esattamente di cosa abbiano parlato lui e Francesco mentre io ero impegnato con Andrea, ma questo ha dato la spinta per metterci ufficialmente insieme.

Dovrò ringraziare Francesco... quello scemo... chissà cosa gli ha detto...

Non essendo mai stato con qualcuno prima d'ora, mi fa ancora strano pensare al fatto che ho un ragazzo e soprattutto che si tratta di Riccardo.
Ogni volta che ci penso, non riesco a fare a meno di sorridere come un idiota.

La campanella dell'ultima ora ha suonato già da tempo ed io, Francesco, Andrea e Riccardo siamo usciti insieme da scuola per andare a pranzare.
Il professore di fisica ci ha permesso di utilizzare il laboratorio dopo la scuola per realizzare gli esperimenti per la mostra e dopo aver pranzato torneremo lì per riprendere il lavoro.

Decidiamo di andare a pranzare in un fast food vicino alla scuola, poco distante alla casa di Andrea e iniziamo a incamminarci tutti insieme.
Durante il tragitto sia Andrea che Riccardo rimangono in silenzio, mentre io e Francesco cerchiamo di buttare fuori qualche argomento per rendere l'atmosfera meno pesante.

«Comunque...» faccio una pausa e mi volto verso Riccardo, di qualche passo dietro di me.
«Dato che solo io e Francesco siamo in grado di realizzare gli esperimenti, che ne dite se voi due vi occupate dei cartelloni con le didascalie?»

«Non mi sembra di essermela cavata così male con Francesco gli ultimi giorni.» risponde Riccardo poco dopo.

«Beh... più o meno...» interviene Francesco accompagnato da una breve risata

Riccardo alza un sopracciglio e guarda Francesco con aria confusa.
«In che senso più o meno?»

«Ti ho dovuto spiegare il procedimento quattro volte e quando ci hai provato da solo ti sei incazzato perché non avevi capito un cazzo.»

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora