Ho perso il conto di quanti anni siano passati dall'ultima volta che ho visto mia madre.
Da quando lei e mio padre si sono lasciati, mia madre se n'è andata e si è allontanata dalle nostre vite.
Più il tempo passava, più lei si allontanava da noi e quando poi io e mio padre ci trasferimmo per la prima volta, lei sparì del tutto.
Non ricevetti mai una telefonata, o un messaggio da lei.
Nulla.
Era scomparsa.
Non ho saputo più nulla su di lei.
Fu una cosa difficile per me da accettare.
Non riuscivo a credere che mia madre abbia voluto allontanarsi da me, da suo figlio.Ho sempre voluto bene a mia madre, quando ero piccolo, dato che mio padre era spesso impegnato con il lavoro, passavo la maggior parte del tempo insieme a lei.
Giocava con me, mi portava fuori al parco, si comportava come una mamma doveva comportarsi con suo figlio.
Era severa e autoritaria al punto giusto, ma allo stesso tempo sapeva anche essere una mamma estremamente dolce.
Io amavo la mia famiglia.
Amavo l'atmosfera che si respirava quando eravamo tutti insieme.
Poi però, tra mia madre e mio padre le cose iniziarono ad incrinarsi fino a rompersi del tutto.
Non conosco il motivo dei loro problemi e del perché decisero di lasciarsi definitivamente.
Mio padre non mi ha mai dato una vera e propria risposta, è sempre stato molto vago sull'argomento e la spiegazione che mi ero dato era che semplicemente tra i due l'amore si era spento.
Può capitare.
Quello a cui proprio non sono riuscito a trovare una spiegazione, è perché mia madre abbia deciso di sparire, di allontanarsi anche da me.
Ho sempre sperato che un giorno lei tornasse da me, o che almeno mi facesse una telefonata, un messaggio, una lettera, qualsiasi cosa.
Avrei accettato qualsiasi cosa.
Non ho mai smesso di sperare.
E adesso, lei è qua, davanti a me.
Mi sembra impossibile.
Mi sento all'interno di un sogno.«Ma... Mamma...»
La donna davanti a me, sgrana improvvisamente i suoi grandi occhi celesti e si porta una mano davanti alla bocca lasciata socchiusa.
«Daniel?!»
I suoi occhi diventano lucidi e fa qualche passo incerto nella mia direzione.
«Sei tu Daniel?! Oddio...»Dai suoi occhi cominciano a sgorgare numerose lacrime e si avvicina a me per poi abbracciarmi.
Io sono come irrigidito, sono troppo sconvolto per replicare e mi limito a ricambiare l'abbraccio, stringendola forte.«Quanto sei cresciuto... sei diventato anche più alto di me...» pronuncia la donna sciogliendo l'abbraccio.
«Ti ho lasciato che eri un bambino così piccolo... e ti ritrovo che sei quasi un uomo...»Abbasso lo sguardo rimanendo in silenzio.
«Nicole?!»
La voce di mio padre alle mie spalle mi fa avere un sussulto e mi volto lentamente verso di lui.
Mio padre rivolge lo sguardo sconvolto prima verso di me e poi nuovamente verso mia madre e resta in silenzio.«Mauro...»
L'espressione di mio padre cambia velocemente e assume un'espressione piena di rabbia.
«Cosa ci fai qui?» pronuncia mio padre rivolgendosi a mia madre con tono aggressivo.
«Mauro... io...»
«Hai già preso la tua scelta anni fa! Allontanati da mio figlio e vattene!»
«Papà cosa stai dicendo?!» mi intrometto guardando mio padre con un'espressione estremamente confusa.
«Daniel... torna dentro casa. Stanne fuori.» pronuncia mio padre con tono serio.
«No!» emetto alzando la voce contro di lui.
«Io... voglio che tu ti dia una calmata! Entriamo tutti dentro casa e parliamone tutti insieme!» continuo poco dopo rivolgendo lo sguardo prima verso mia madre e poi nuovamente verso mio padre.
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Vorrei solo starti accanto. (In Revisione)
Teen Fiction➡️ CONCLUSA ⬅️ ⚠️ATTENZIONE CONTENUTO YAOI (boyxboy). In questa storia sono presenti scene R18⚠️ -Daniel, un normale e tranquillo ragazzo di 16 anni, si è appena trasferito con suo padre in una nuova città e dopo due settimane è già riuscito ad ambi...