42- Litigio.

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«Quei ragazzi non sono di questa scuola!»

Io ed Andrea, rimaniamo in silenzio, entrambi confusi, sorpresi e spaesati, con gli occhi sgranati e la bocca schiusa.

Questo... che significa?!

«Come?! Fra... ne sei sicuro?! Questi... non sono degli studenti di questo liceo?!» chiede Andrea cercando di interpretare le parole di Francesco.

«Non esiste in nessuna quinta un ragazzo che faccia Carlos di nome.» risponde serio Francesco.
«Io... l'avevo immaginato da una parte che non fossero di questa scuola... anche se siamo tanti studenti, bene o male le persone le vedi per i corridoi... soprattutto quelli delle quarte e delle quinte... essendo i più grandi non passano inosservati... e io invece... non li avevo mai visti questi ragazzi prima di oggi... l'ho pensato sin dall'inizio che ci fosse qualcosa di strano!»

«Quindi... la mia teoria... potrebbe essere vera...» pronuncia Andrea, assumendo un'espressione pensosa.

«Non "potrebbe", Andre... È proprio così!» Francesco fa una pausa ed assume un'espressione rabbiosa.
«Questo conferma il fatto che tutta questa faccenda era stata programmata da prima...»

«Sì ma...» intervengo con fare incerto.
«Non... Non abbiamo le prove di questo...»

«Oh insomma ragazzi pensateci! Che ci dovrebbero venire a fare dei ragazzi di quinta di un'altra scuola qui e durante l'intervallo? Sono venuti qui appositamente per creare tutta questa situazione... È una cosa che è stata programmata apposta perché qualcuno voleva mettere Riccardo nei casini... e magari... farlo passare per un violento a cui basta una minima provocazione per far iniziare una rissa...»

«Tutto questo... è davvero assurdo!» commento con tono confuso ed arrabbiato allo stesso tempo.

«Quindi... questi pezzi di merda sono venuti qui proprio con lo scopo di creare tutto questo... ma...» Andrea fa una pausa ed assume un'espressione pensosa.
«Quale sarà la motivazione di tutto questo?»

«Io... non ne ho idea...» commento assumendo un'espressione malinconica.
«A quanto pare... Riccardo non solo non piace alle persone di questa scuola... ma pure a quelle esterne...»

«Che motivo avrebbero per prendersela con lui? Potrebbe centrare suo zio? È un avvocato famoso no? Magari questi o le loro famiglie ce l'hanno con suo zio per qualche motivo e... non potendo colpire direttamente suo zio hanno organizzato tutto questo...»

«No André... per me c'è dell'altro sotto...» interviene nuovamente Francesco.

«In che senso?!» chiediamo io ed Andrea all'unisono.

«Per me... loro sono solo delle pedine...»

«Cosa?!» emette Andrea con tono confuso.

Cosa sta dicendo?!
Delle pedine?!
Lui... intende dire...

«Delle... Delle pedine?!» commento sempre più spaesato.
«Ma...»

«Intendo dire...» riprende Francesco assumendo un'espressione seria.
«Che secondo me loro sono solo delle pedine di qualcuno... non credo che loro abbiano davvero qualcosa contro Riccardo...»

«Quindi... stai dicendo che secondo te qualcuno ha chiesto a loro di fare tutto questo?!» chiede Andrea, anche lui sempre più confuso.

«Sì... È quello che penso.»

«Mi pare tutto così assurdo... e poi... non abbiamo comunque alcuna prova di tutto questo...» commento, rivolgendo lo sguardo prima verso Andrea e poi verso Francesco.

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora