20- È tutta colpa tua.

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// ATTENZIONE QUESTO È UN CAPITOLO R18. SI SCONSIGLIA LA LETTURA DEL CAPITOLO DA PERSONE MINORI DI 18 ANNI.\\

Oggi è uno di quei giorni in cui proprio non riesco ad aprire gli occhi.
Sono in uno stato di dormiveglia ma non riesco a muovermi dal letto.
Sento qualcuno entrare nella stanza e alzare la tapparella della finestra e la luce proveniente da essa disturba i miei occhi rimasti socchiusi.
Emetto un lamento assonnato e mi giro nel letto per evitare la luce.

«Da-ni-el! Sveglia ora dai!»
Sento una voce femminile avvicinarsi e poi sento qualcuno che si siede accanto a me.

«Daniii, sei tenerissimo quando dormi ma devi svegliarti ora!»

Qualcuno comincia a scuotermi e mi lamento con tono assonnato.

«Se non ti svegli, chiedo a Ricky di svegliarti con un bacio come ne "La Bella addormentata".»

Apro gli occhi di scatto e mi tiro su velocemente mettendomi seduto e il mio cervello comincia lentamente a svegliarsi.
Vedo Luna ridere, seduta accanto a me sul letto.

«Finalmente ti sei alzato! Eri molto stanco?»

«Abbastanza direi...» pronuncio con la voce ancora impastata dal sonno e stroppicciandomi gli occhi.

«Ho fatto la colazione e l'ho lasciata sul tavolo. Ora io devo uscire per andare all'università e tornerò più tardi. Ricky è già in cucina, si è svegliato molto presto oggi adesso che ci penso...» Luna assume un'espressione pensosa. «Che strano...» emette poi.

Sbadiglio sonoramente e mi stiracchio la schiena portando le braccia in alto e incurvando la schiena.

«Lavati la faccia e scendi giù a fare colazione dai!» pronuncia Luna con tono autoritario.

«Sembri una mamma così.»

Luna si mette a ridere divertita.
«Dai! Tu scendi giù da Ricky dopo per fare colazione. Ci vediamo più tardi.»

Luna mi da un abbraccio affettuoso e poi si rialza dal letto ed esce fuori dalla stanza.
Appena riesco a trovare le forze per scendere giù da letto, mi rimetto in piedi e dopo essermi nuovamente stiracchiato, mi dirigo verso il bagno.
Apro il rubinetto del lavandino, facendo scorrere l'acqua fredda e buttandola sul mio viso ancora addormentato.
Il contatto con l'acqua fredda riesce finalmente a darmi un po' di vitalità e scendo giù per le scale per andare in cucina.
Riccardo è seduto in una delle sedie a sinistra del tavolo, intento a guardare lo schermo del suo telefono mentre mangia una fetta biscottata con sopra della marmellata.
Appena mi sente entrare rialza lo sguardo dal suo telefono e lo punta su di me.

«Buongiorno Signor Ghiro Umano.»

Emetto un lamento infastidito con tono ancora assonnato e vado a sedermi nella sedia accanto alla sua.

«Sono le 10:30 passate, quanto ancora volevi dormire?»

«Le 10:30?!» Faccio una pausa e lo guardo sorpreso. «Pensavo fosse più presto...»

«Dai, ora mangia. Luna ha fatto i pancake alla nutella solo per te.»

«Eh?! Per me?»
Mi volto verso il tavolo e noto un piatto con sopra disposti numerosi pancacke con sopra nutella e zucchero a velo.
«Sono troppi!»

«Io gliel'ho detto ma lei non mi ha ascoltato.»

«Tu non li mangi?»

«No.» Riccardo fa una pausa e riprende poco dopo. «Non mi piacciono le cose dolci e quei cosi sono troppo pesanti.»

«Però stai mangiando la marmellata...»

«È l'unica cosa dolce che mangio praticamente e in più solo la mattina a colazione.»

Vorrei solo starti accanto. (In Revisione) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora