Capitolo 9: Nella tana del lupo

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Una volta tornati a casa, io e Adriana raccontammo ai nostri genitori del progetto a coppie che Church ci aveva affidato, e sembrarono molto entusiasti, sopratutto la mamma che poco dopo si offrì di conservare con cura le due piantine che ci erano state affidate, con la paura che potesse accadere loro qualcosa.

-Sapete ragazzi, sono così emozionata! Sopratutto per te James, Adriana mi aveva detto che frequentavi alcuni studenti del tuo anno, ma non credevo che fossi così in intimità con loro da prendere parte ad un progetto in coppia! Allora, chi è il fortunato?-

-Per essere precisi non è del mio anno, ma insieme altri ragazzi è stato bocciato ed ha dovuto ripetere l'anno... comunque si chiama Axel Wolff, è il quarterback della scuola.-

-Santo Cielo, quarterback? Hai sentito Richard? Nostro figlio è amico del quarterback della scuola! Che emozione!-

Sebbene il suo fosse un comportamento abbastanza strano, la capivo. Non avevo mai avuto molti amici, e per lei vedermi frequentare uno dei ragazzi più popolari della scuola era un enorme salto di qualità. Mi sarebbe dispiaciuto così tanto spezzare il suo sorriso, raccontandole che fosse un perfetto idiota e che tra di noi c'era tutt'altro che amicizia...

-Ma parlando d'altro, tu tesoro? Con chi studierai? Una simpatica ed intrapendente adolescente o magari qualche bel giovanotto tutto muscoli...?-

Pur avendo abbassato il tono di voce, papà riuscì a sentire chiaramente la domanda della mamma, e sembrò abbastanza spaventato dall'idea che la sua amata figlia potesse uscire con un avvenente atleta. Purtroppo lei aveva la ragazza glaciale ma carina, e io il ragazzone stupido ma tutto muscoli.

-Sì chiama Rachel Brooks, è del mio stesso anno ma non posso dire che andiamo d'accordo. È... strana.-

-Oh beh, basta parlare di scuola. Su, sedetevi. Sono sicura che avrete un certo languorino!-

Una volta andati in sala da pranzo, la mamma posò sul tavolo una grande teglia contenente lasagne calde e fumanti. Con il suo solito amore per il cibo, Adriana prese la porzione più grossa, mentre io e gli altri ci accontentammo di ciò che era rimasto.

-Allora Rachel verrà qui questo pomeriggio?-

Chiese la mamma, mentre Adriana si limitò a mugulare qualcosa con la bocca aperta e poi annuire velocemente. Proprio in quel momento mi venne un'idea a detta mia geniale, che forse mi avrebbe salvato dal tetro pomeriggio da passare a casa Wolff.

-Sai mamma, ora che ci penso non ho avuto modo di chiedere ad Axel se casa sua fosse disponibile questo pomeriggio. Lo sai, non è educato arrivare a casa altrui senza preavviso.-

-Perché non gli telefoni allora?-

Propose papà.

-Credi davvero che io abbia il numero di telefono di quel... quel Ciuffo Rosso?-

Difronte quel buffo soprannome, Adriana rise, mentre la mamma si avvicinò a me con un invitante piatto di biscotti al cioccolato.

-Caro... cerca di avere al più presto il numero di questo "Ciuffo Rosso", o giuro che non assaggierai mai più i miei deliziosi biscotti al cioccolato!-

-M-Mi stai ricattando? Non è bello minacciare il proprio figlio!-

-Presto tesoro, Rachel viene alle sei!-

Ridacchiò mamma, per poi riporre i suoi biscotti sul bancone della cucina. Io sbuffai, e costretto da "forze maggiori", salii in camera mia alla ricerca del numero del rosso. Essendo il quarterback della squadra mi parve logico che conoscesse Matthew, così gli telefonai nella speranza che potesse aiutarmi. Presto avrei anche dovuto farmi dare i numeri di Helena, Martina e gli altri ragazzi che frequentavo. Potevano essere utili in simili evenienze.

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