Una volta entrato nella sua stanza, Axel si lanciò sopra il proprio letto, mentre io poggiai il vaso sopra la sua scrivania, estremamente disordinata, per poi sedermi sul bordo del letto con in mano un quaderno per gli appunti. La sua era una stanza non troppo grande, ma che aveva tutto l'indispensabile. Purtroppo le pareti erano piene di segni e crepe, esattamente come le mura esterne della villa e quelle del salotto. Probabilmente quella casa era molto vecchia, e sembrava inoltre che la signora Wolff e il suo baldo figlio non si curassero molto della pulizia del luogo.
-Allora Ciuffo Rosso...-
-Ehi, non chiamarmi così! È... fastidioso.-
-Ok ok, non scaldarti... Alex.-
Esclamai, per poi ridacchiare mentre il ragazzo diventava rosso dalla rabbia e dalla vergogna.
-Ma non perdiamo altro tempo... Church vuole una relazione sulla piantina e sui suoi mutamenti durante queste due settimane. Prima di tutto potresti prendere un po' d'acqua. Credo ne abbia bisogno.-
-Certamente sfigato, sto andando a prenderla.-
Senza guardarmi, Axel rimase sul proprio letto, prese il telecomando del televisore posto sopra il muro e iniziò a fare zapping, nel frattempo grattandosi come una stupida scimmia.
-Axel...-
-Che c'è? Alle piante piace l'acqua e a me la tv! Ognuno ha i propri gusti, sfigato...-
Avrei dovuto immaginarmi che alla fine sarei stato io a svolgere l'intero progetto, senza un minimo aiuto da parte dell'idiota dai capelli fiammanti. Così, grazie la signora Wolff che si dimostrò molto servizievole e gentile, diedi l'acqua alla pianta e iniziai ad abbozzare l'inizio della relazione. Poco dopo però iniziò a suonare il mio cellulare, che avevo lasciato in tasca e mi ero dimenticato di spegnere.
-Oh scusa, è mia sorella. Devo rispondere.-
-Sì ma fai veloce. Si da il caso che stiamo lavorando qui.-
Dopo averlo guardato male e maledetto mentalmente, risposi alla chiamata di mia sorella, che non mi diede neanche il tempo di aprire bocca. Sembrava abbastanza spaventata, e mi chiedevo se non fosse per la misteriosa Rachel Brooks, che avrebbe dovuto studiare con lei quel pomeriggio.
-James! Lei... é una strega!-
Esclamò, abbassando alla fine il tono di voce per non farsi sentire.
-Ehm Adry... di che diavolo stai parlando?-
-Lei, Rachel... È una strega!-
Gridò, rendendomi quasi sordo! Cercai di farla calmare ma ovviamente mia sorella continuò con le sue sciocche accuse.
-Vediamo... perché sarebbe una strega?-
Continuai, nel frattempo notando che Axel mi stava fissando confuso. Mi stavo rendendo ridicolo.
-Lei... parla in modo strano, si comporta in modo strano... è fredda, il suo sguardo mi mette i brividi. E sa tutto!-
-Senti Adry, non importa se Rachel è una strega o no. Fin quando non finirò l'introduzione della relazione non potrò tornare a casa. E qui il Lupo ha deciso di andare in letargo, quindi tornerò abbastanza tardi. Quindi cerca di non farti tramutare in una rana, okay?-
-Fratellone... Axel è un lupo mannaro?!-
Rimasi qualche minuto in silenzio, cercando di capire quali problemi mentali avesse la mia sorellina. Poi terminai la chiamata, senza salutarla, e tornai alla mia relazione. Ridicolo: Rachel una strega?! Adriana vedeva troppi film la sera...
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Quella Pazza Comitiva
Teen FictionJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...