Capitolo 14: Rabbia Repressa!

800 41 14
                                    

Martedì... era finalmente arrivato il grande giorno. Quest'oggi Church avrebbe controllato le piante, e ci avrebbe dato un voto. Naturalmente una settimana non sarebbe bastata per far crescere una pianta, ma a Church bastava vedere anche qualche fogliolina. Io e Axel avevamo lavorato molto, ma avevo lo stesso quel fastidioso nodo nello stomaco, che ultimamente sentivo in molte occasioni. Così, durante la sua ora, il laboratorio di scienze si riempì di vasi, e Church sembrò molto contento.

-Bene ragazzi, vedo che avete preso tutti seriamente questo esperimento. Sono molto contento.-

Dicendo questo l'uomo iniziò a passare tra i banchi, controllando attentamente ogni vaso.

-Signorinelle, perché non vedo neanche una fogliolina?-

Chiese Church, mentre scrutava il vaso.

-Perché non lo chiede ad Ivy? Forse era troppo occupata a vantarsi dei suoi successi!-

Esclamò furiosamente Martina, dando tutta la colpa alla sua partner.

-O forse la signorina Moon era troppo impegnata a mettersi lo smalto sulle unghie!-

Gridò la Violet, facendo infuriare ancora di più la ragazza col cerchietto. Le due cercarono di tirarsi i capelli a vicenda, ma Church le fermò in tempo.

-Tsk... sei fortunata, Moon.-

Dopo quell'imbarazzante siparietto, Church si avvicinò alla ingenua e svampita Victoria.

-S-Signorina Hamilton... perché il vaso è pieno d'acqua fino all'orlo?!-
Gridò Church, togliendosi poi gli occhiali dallo stupore.

-Ho messo troppa acqua...?-

L'intera classe la guardò male, e lei si grattò la testa imbarazzata.

Dopo Victoria, Church andò da Rachel e Adriana, che come immaginavo avevano svolto un ottimo lavoro.

-Ooh, si intravedono già le prime foglioline. E questa relazione descrive nei minimi dettagli la crescita della pianta. Complimenti ragazze.-

Esclamò Church, mentre leggeva emozionato la relazione.

-Oh, grazie professor Church. È bastata semplicemente una grossa dose di thè verde.-

Disse Rachel, sorridendo.

-Thè verde? Beh... ad ognuno il proprio fertilizzante.-

Rispose il vecchio, non capendo che era stata proprio la Brooks a fare grande scorta di thè.

Finalmente l'anziano professore arrivò davanti il nostro tavolo, e in silenzio iniziò a controllare la pianta.

-Il colore delle foglie mi sembra perfetto, proprio come questa relazione. Anche voi usate il Thè?-

-Beh, io ho usato abbastanza la televisione.-

Esclamò Axel, divertito.

-Oh... non si smette mai di imparare a voi giovani!-

Church ci lasciò sulla relazione una bella A scritta con la penna rossa, per poi continuare il suo giro.

-Si, c'è l'abbiamo fatta!-

Gridammo all'unisono, battendo il cinque in aria. Solo dopo che svanì la felicità per il buon voto, compresi che la classe ci guardava stranamente.

-Non facciamolo mai più, ok?-

Dissi, in imbarazzo. Axel annuì, anche lui rosso in viso, e la lezione continuò.
Finita la lezione di Church, ci spostammo in palestra per la lezione di Mr. Green. A quanto pare avremmo fatto lezione in modo diverso.

-Bene fannulloni, oggi proveremo la boxe. Coraggio, colpite questo sacco e fatemi vedere quanto siete deboli!-

Esclamò l'uomo, deridendoci.

Come al solito i primi nella fila erano Matthew e Francesca, che ebbero discreti risultati. Mr. Green era abbastanza annoiato, ma poi... fu il turno di Martina.

-Moon, sei sicura di volerlo fare? Non ti romperai le unghie?-

Il professore scoppiò a ridere, aumentando la rabbia della snella ragazza. Da quando aveva avuto un litigio con Victoria in discoteca, e da quando frequentava Ivy, Martina era sempre arrabbiata, anche se cercava di reprimere il suo istinto di uccidere la capo cheerleader. Con una vena sulla fronte che stava per esplodere, Martina iniziò a dare pugni al sacco da boxe. Era riuscita a colpirlo più forte di Matthew, e con i calci era più abile di Francesca!

-M-Moon, credo possa basta...-

Martina prese per il braccio il professore, storcendoglielo, e poi gli diede un forte destro nello stomaco! Mr. Green svenne, dicendo però prima qualcosa con un filo di voce.

-C-Credo che dovrebbero chiamare te "Spaccaossa"!-

Allarmata, Patrizia chiamò l'infermiera, che si portò via il povero professore. Quando Green e l'infermiera andarono via, l'intera classe applaudì al coraggio e alla forza di Martina. Mr.Spaccaossa era l'incubo di quasi tutti gli studenti, e dopo averlo steso, Martina divenne abbastanza popolare. Ma purtroppo le voci si spargevano velocemente in quel liceo...

***

Nell'ufficio del preside Thompson...

-Signor Thompson, mi è giunta voce che Dan Green sia stato mandato in infermeria da una ragazzina del terzo anno. Cosa dovremmo fare al riguardo?-

Chiese Cassandra Brown, sua assistente e vice preside, entrando nell'ufficio.

-Mh... davvero interessante... mi piacerebbe parlare con la ragazza, Cassandra.-

Replicò il preside, nel frattempo ghignando subdolamente.

-Certo preside, ma se mi permette... perché è al buio?-

-Problemi con l'associazione elettrica del quartiere, Cassandra. Manda i ragazzi a casa e pagati gli straordinari, abbiamo qualche bolletta da sistemare...-

-Capisco...-

Esclamò la donna, per poi sistemarsi gli occhiali ed uscire via.

Martina era finita in un mare di guai!

Quella Pazza ComitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora