Capitolo 15: Le selezioni delle Cheerleader

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***MARTINA'S POV***

Il giorno dopo il mio ingresso a scuola fu particolare. Da quando avevo varcato l'ingresso principale ogni occhio era puntato su di me, e stranamente la cosa mi dava fastidio. Avevo fatto tanto per essere apprezzata, per essere popolare, ma quella situazione per me era insostenibile. La gente mi era grata, avevo dato una lezione all'uomo che per anni aveva spaventato le matricole e ostacolato i maturandi, ero una specie di paladina per i più deboli, per chi non aveva mai avuto abbastanza forza da lottare e difendere i propri diritti. Ero un'eroina, ma allo stesso tempo era temuta da tutti. Li avevo salvati dal quel mostro, ma il prezzo che avevo pagato era diventare il mostro stesso. La gente aveva paura di me, mi evitava. Sapeva che se solo avessero detto qualcosa di sbagliato, se solo avessero avuto opinioni diverse dalle mie, io avrei perso le staffe, dando loro una lezione che avrebbero scordato difficilmente. In che diavolo di situazione mi ero cacciata?

-Che razza di puttane!-

Esclamai infastidita, notando l'ennesimo gruppetto di matricole che parlava alle mie spalle, ridacchiando e sorridendomi falsamente quando mi giravo verso di loro.

-Marty, come mai in ritardo? Non è da te.-

Improvvisamente Matthew mi raggiunse, col suo solito sorriso incondizionato. Era strano non vederlo attorno Helena, forse anche lei aveva iniziato ad avere paura di me. Forse anche lui, ma mascherava il tutto con un sorriso. Tipico.

-Non hai paura di me, Matt? Sembra sia diventata un mostro...-

-Ascoltami Marty, non mi importa ciò che la gente pensa di te, io sono tuo amico. Noi tutti siamo tuoi amici. Ne abbiamo discusso, non ci importa se la gente ha paura di te, noi siamo e rimarremo al tuo fianco, qualunque cosa succeda.

-Mi piacerebbe crederci, Matt, davvero. Ma se siete davvero al mio fianco... perché non ci sono anche gli altri a dirmelo?-

-Ci tenevo a parlarti in privato. Credo di capire cosa tu stia provando. Volevo farti sapere che se hai bisogno di parlare, io...-

-Non ho bisogno di carità, Matt. Falla finita.-

***

-Signorina Moon! Stia attenta per favore. È stata fortunata a tornare a casa con una semplice nota!-

Esclamò la Brown, rimproverandomi per la mia disattenzione.

Era vero, normalmente sarei stata esclusa per una lunga settimana, e invece il preside aveva espressamente richiesto che mi fosse data solo una nota. Alla fine però mia madre mi mise in punizione lo stesso.

-Volevo avvisarvi che il professor Green è uscito dall'infermeria. Durante la pausa pranzo infatti si terranno le selezioni per le Cheerleader. Ah, signorina Moon...-

Quel giorno la Brown rompeva più del solito.

-Il preside vorrebbe parlarle.-

Continuò, aggiustandosi gli occhiali.

Senza dire nulla mi alzai dalla sedia, seguendo la fuori dalla classe. Mentre camminavano per il corridoio potevo vedere e sentire gli altri studenti bisbigliare e ridere come idioti.

"Guardate, è la pazza del terzo anno!"

"Ehi, non guardarla o ti manderà in infermeria!"

Tutte quelle frasi si stavano accavallano ai miei pensieri, così corsi velocemente dentro l'ufficio del preside, senza neanche bussare. Lui mi guardò. stranamente, per poi sorridere.

Quella Pazza ComitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora