Capitolo 20: Shopping Selvaggio!

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Avevamo deciso di dividerci in piccoli gruppi e di ritrovarci alle otto di sera davanti la fontana del Centro Commerciale. Io e Adriana eravamo andati in un negozio di vestiti, Martina e Victoria erano andate insieme, mentre Matthew se ne era andato di nascosto nella sala giochi!

***MATTHEW'S POV***

-Bene, se ne sono andati!- Esclamai, mentre di nascosto entravo nella sala giochi.

Appena entrai venni travolto da luci e voci, che si accavallavano tra di loro senza sosta. Ragazzi di varie età saltellavano da un gioco all'altro, mentre le ragazze facevano il tifo o ammiravano i ragazzi presenti. Ero andato molte volte nella piccola e tranquilla sala giochi in città, e qui mi sentivo perso e spaesato. Quasi tutti i giochi erano già occupati, tranne il calcio balilla.

-Strano che non ci stia giocando nessuno...-

Dissi, e senza pensarci due volte mi avvicinai.

Improvvisamente però, venni afferrato alle spalle da qualcuno.

-Matthew! Che ne dici di farti una partita con noi?-

Esclamò uno dei due ragazzi, Buck. Faceva parte della squadra di football ed era dello stesso anno di Axel. Si riconosceva dalla sua stazza, la sua stupidità e i suoi capelli rasati a zero. Avevo avuto prova della sua stupidità quando avevano dovuto studiare insieme per il progetto di Church.

-Non preoccuparti, paghiamo noi!- Aggiunse Derek, fratello di Buck, ma più intelligente e con dei capelli neri a cresta. Il cervello dei due, insomma.

Quei due non mi erano mai piaciuti. Erano quasi sempre in giro con Axel, a dar fastidio ai più deboli o alle matricole. Spesso lo facevano anche con me, punzecchiandomi. Ero un tipo gentile, non sarei mai caduto ai loro livelli dando inizio ad una rissa, ma ero sicuro che prima o poi sarebbero finiti in infermeria con i nasi spaccati. Una volta diedero perfino fastidio ad Eric Thompson, il figlio del preside. Inutile elencare la sfilza di conseguenze che ebbero.
Una volta messo il gettone nella fessura apposita, Derek afferrò le manovelle che controllavano gli attaccanti, mentre Buck strinse quelle rimaste, ovvero difensori e portiere. Ero bravo a quel gioco, ma ero anche solo, e dovevo ammettere che la folla che ci stava osservando mi rendeva molto nervoso. Non sarebbe stato affato facile!

***MARTINA'S POV***

Victoria e io eravamo andate in vari negozi, per provare qualche abito. Anche se giorni fa ci eravamo litigate, eravamo presto tornate ottime amiche! Caratterialmente eravamo molto simili, e inoltre la bionda aveva un vasto e costoso guardaroba a casa! La sua famiglia era abbastanza ricca, cosa che mi faceva ingelosire non poco. Ma lei, da brava amica aveva sempre condiviso tutto con me, e io facevo la stessa cosa. C'era solo una cosa che non avrei mai, e dico mai, condiviso con lei... i ragazzi!

-Ehi Vicky, cosa ne pensi di questa maglietta?- Chiesi, mentre le mostravo una t-shirt.

-Nah, è out!- Disse, abbassando il pollice.

Buttai la maglietta in una torre di abiti, per poi prenderne altri.

-Oh, sono tutti così belli...-

Esclamai, stringendo amorevolmente 100% cotone.

-E che problema c'è? Papà oggi mi ha dato la sua carta di credito!-
Disse, mostrandomi l'oggetto.

-Evviva il papà di Victoria allora!-
Gridai, mentre lanciavo in aria tutti gli abiti.

Inseguito scoppiammo a ridere, per poi pagare e uscire dal negozio. Ma proprio in quel momento un individuo mi finì contro.

Quella Pazza ComitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora