Stavo correndo dietro Harold, che a sua volta stava inseguendo la povera Patty, che non faceva altro che piangere e singhiozzare. Mi dispiaceva aver lasciato sola Rachel, ma lei non poteva capire ciò che provava Patty. Potevo ancora ricordare la telefonata che mi aveva fatto tempo fa...
Mi aveva rivelato il suo amore, e anche se sapeva che la nostra era una storia impossibile, lei non demordeva! Per cui, anche se forse non era la cosa migliore da fare, non volevo toglierle anche quella illusione! Potevo ancora risolvere tutto...ero stato così insensibile! Non avevo pensato a lei, cosa aveva pensato vedendomi "slinguazzare" con Rachel? Era una situazione così intricata...dovevo stare solo con la mia vera ragazza o convivere con la menzogna?
Come immaginavo, Patrizia era scappata nel bagno delle ragazze, e senza rifletterci su io ed Harold eravamo entrati con lei. La ragazza si era nascosta dietro una delle porte, e il rosso stava cercando di confortarla. Sembrava molto triste, ma appena notò la mia presenza, subito i suoi occhi si inniettarono di ira!
-Tu...con che coraggio vieni qui? Dopo quel che è successo?!-
Harold aveva il braccio teso, intento ad indicarmi, con un'immensa rabbia che aveva preso possesso del suo corpo.
-H-Harold...non credo che tu sappia l'intera storia.-
-E invece la conosco!- Gridò, facendo rimbombare la sua voce per le mura del bagno. -Patty mi ha raccontato tutto...che razza di uomo sei? Illudere una povera ragazza...lei ti amava, James. E tu non hai fatto altro che illuderla, invece di dirle apertamente che eri impegnato!-
Sentendo le dure parole di Harold, mi scappò un sorriso che lui non vide di buon occhio. Dal nostro primo incontro avevo dichiarato apertamente di non essere interessato, ma lei non mi ascoltava, continuando a vivere nella menzogna che aveva creato lei stessa. Avevo buona parte della colpa, ma anche lei aveva contribuito a quella malsana situazione! Ma infondo, qualunque cosa dica, Harold non capirebbe. Sono migliori amici infondo, e l'amicizia consiste nel dare completa fiducia all'altro, no?
-Ascoltami Harold. Forse non crederai alle mie parole, ma ci proverò lo stesso. Fin da subito ho detto a Patrizia di non essere innamorato di lei. Non è stupida, lo sappiamo bene, ma ha ignorato di proposito l'evidenza, preferendo vivere nella menzogna. Mi ha trattato sempre come il suo fidanzato, il suo "Romeo" e io la vedevo solo come un continuo fastidio. Poi però, dopo essere tornati dal viaggio a Los Angeles, tramite una telefonata mi aveva rivelato ciò che provava veramente. Sai che mi ha detto?-
-Io...Non sapevo della telefonata...-
Improvvisamente Patrizia finì di singhiozzare, mentre io continuai il mio discorso, prima che qualcuno mi potesse interrompere. Se volevo risolvere la questione con Patty, dovevo prima superare il rossigno!
-Mi aveva detto che sapeva bene della mia relazione con Rachel, ma voleva comunque rimanere al mio fianco. Le bastava solo quello, stare accanto a me...quelle parole mi hanno colpito profondamente, e non ho avuto il coraggio di porre fine a quella faccenda. Nessuno mi aveva mai detto delle parole così profonde, neanche la stessa Rachel, e devo ammettere di aver avuto seri dubbi sulla mia relazione con lei. Ma alla fine ho capito di amarla. Potrà essere il più delle volte fredda, sarcastica...ma è la mia Rachel.-
Con uno strano sorriso sulle labbra, superai Harold, per poi aprire la porta dove Patty si stava nascondendo. Era accovacciata sul pavimento, davanti il gabinetto. Tremava come una foglia, e dopo avermi visto, nascose il viso tra le gambe.
-Patty...- Con un tono piuttosto dolce mi ingnocchiai davanti la ragazza, per poi portare la mano sulla sua testa, accarezzandola.
-James...-
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Quella Pazza Comitiva
Teen FictionJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...