Il giorno dopo, anche se di malavoglia, ci alzammo per andare a scuola. La serata scorsa era stata sia divertente che faticosa, ma eravamo soddisfatti e felici del nostro operato. E la giornata si prospettava più positiva del solito!
Quando io e mia sorella misimo piede in classe, subito ci ritrovammo davanti la professoressa Brown. Il suo sorriso, i suoi strani comportamenti....sembrava di essere ritornati al primo giorno di scuola!
-Black! Che felicità vederti!- Esclamò, con un pauroso sorriso a 32 denti.
-V-Vorrei tanto dire la stessa cosa...!-
-Ah, come sei spiritoso!- La Brown mi diede uno spintone, continuando a sorridere maniacalmente. Aveva preso il suo antidepressivo quella mattina?
-Sono così Fiera di voi....i me i studenti verranno premiati direttamente a Los Angeles!-
-Los Angeles?- Esclamai, piuttosto stupito.
-Si, la premiazione si terrà lì. E grazie il consenso del preside partiremo a prendere la nostra coppa!- Gridò, con molta convinzione.
Da quel che Roxy diceva in giro, il Preside voleva a tutti i costi vincere il concorso di scrittura, e in caso di sconfitta la Brown sarebbe stata licenziata!
-E quando partiremo?-
-Domani!! È già tutto programmato!- Dicendo questo la Brown uscì pimpante dalla classe.
L'indomani mattina sarei partito? Abbandonando i miei amici?
°°°°°
-Wow, come siete fortunati! Fare un viaggio gratuito, diretti a Los Angeles...- Esclamò Martina, con occhi sognanti.
-Sono sconvolta dal fatto che mia madre abbia accettato di lasciarmi partire! Los Angeles è troppo grande per una ragazza timida come me!- Sbuffò Helena.
-Anche Manhattan è grande, Helena!- Rachel si era avvicinata al nostro tavolo, con in mano un vassoio della mensa. Senza chiedere permesso, si sedette accanto a me.
-Quindi partirai per Los Angeles?- Chiese, giocherellando con la cannuccia della sua bibita.
Io annuii, e la ragazza rispose con un sorriso.
-Allora ci vedremo li! Sai, verrò con voi.-
-Ma...il tuo tema non è stato accettato!- Esclamò Adriana, cercando di capire meglio la situazione.
Rachel si limitò a ridere, per poi prendere il suo vassoio e andare via.
-Ci vediamo, James!-
Rachel poteva sembrare a molti strana, ma quel suo intrigante ed enigmatico modo di essere mi affascinava molto. Sinceramente non mi importava sapere perché sarebbe venuta con noi in viaggio, mi bastava sapere che ci sarebbe stata!
-Oh mio Romeo, sei in sovrappensiero? Stai pensando alla tua Musa ispiratrice?- Patrizia era sbucata dal nulla, sussurrandomi quelle parole nell'orecchio!
-Oh, ciao Patty. Hai saputo che verrà anche Rachel con noi?- Esclamò Helena, mentre si gustava il suo pranzo.
Sentendo quelle parole, la Quattrocchi strinse con forza il pugno, e la vena sulla sua fronte si ingrossò parecchio.
-Quella sfascia "futuri matrimoni" viaggerà insieme me e il mio Romeo? Mai! La lettera che il mio poeta mi ha dedicato è una cosa troppo personale, e le sue arroganti orecchie non l'ascolteranno mai!- Dicendo questo corse via, con passo svelto. Le ragazze di quella scuola dovevano avere qualche problema!
Finita la scuola, io e Adriana come al solito tornammo a casa. La Brown aveva già avvertito i miei genitori, che sembravano entusiasti ma allo stesso tempo impauriti.
-James, ho saputo che partirai per Los Angeles. Buon viaggio figliolo!- Esclamò papà, scompigliandomi poi i capelli.
Subito mamma me li sistemò, per poi abbracciarmi il più forte che poteva. Mi ricordava un po' Patty, anche se la sua presa era più ferrea e forte!
-Oh Tesoro, sei sicuro di voler andare? Los Angeles è grande, piena di gente e...-
-Stai tranquilla mamma, me la caverò.-
La mamma sospirò, per poi lasciare la presa e tornare in cucina. Mi dispiaceva il fatto che si stesse preoccupando inutilmente, ma non sapevo come tranquizzarla. Perfino Adriana era giù di morale, e ogni volta che mi guardava piangeva a dirotto.
-Fratellone! Non andare, ti prego!- Disse, abbracciandomi.
-Dai sorellina, ti prometto che ti chiamerò ogni sera.-
-Davvero?- Annuii, e lei sorrise.
Avevo passato tutto il giorno a rassicurare i miei amici e familiari, senza pensare che ero io il primo preoccupato per questa faccenda. L'ansia aumentava minuto dopo minuto, e non facevo altro che immaginare l'aereo colpito da tutte le calamità naturali esistenti! Riuscivo però anche a vedere il lato positivo... Avrei conosciuto un posto nuovo, persone nuove, e avrei potuto passare tempo con Helena, Rachel e...anche Patty! Stanco di pensare, mi distesi sul letto, iniziando a chiudere gli occhi. Stavo per addormentarmi, quando sentii delle foglie muoversi.
-Sarà stato il vento!- Dissi, per poi richiudere gli occhi.
°°°°°
3TH POV'S:
Nel frattempo in giardino....
-Oh caro il mio Romeo, come sei bello quando dormi. Stai sognando la tua bellissima musa, non è vero?-
Patrizia era sopra il ramo di un albero, con in mano un binocolo che usava per spiare James!
-Chissà Qual'è la finestra del bagno...- Cercando di vedere oltre le altre finestre, Patrizia si sbilanciò, cadendo dal ramo!
-ROMEOOOOOOO!!!-
Per fortuna la ragazza cadde sopra un mucchio di cespugli, attudendo la caduta.
-Ma che diavolo....maledetti uccelli!- Esclamò James, affacciato alla finestra, per poi chiuderla a chiave e abbassare la tenda.
L'indomani sarebbe stato un lungo giorno, e aveva bisogno di riposare!
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Quella Pazza Comitiva
Teen FictionJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...