***24 Dicembre ~ Casa Wolff***
-Non riesco a credere che alla fine ti abbia convinto!-
Esclamai, mentre camminavo verso casa Wolff, stringendo la mano di Rachel.
-Beh, non avevo molta scelta. Se non accettavo di passare il Natale a casa di Axel, mi sarei dovuta sorbire per l'ennesima volta il filmino del decimo compleanno di Katherine. Cassandra lo rivede assiduamente, perché li per la prima volta l'ha chiamata mamma...-
Non era neanche passato un minuto che già Rachel si stava deprimendo. Volevo tanto rivederla sorridere, ma non sapevo come fare. Pensavo che festeggiare il Natale con me forse le avrebbe fatto rialzare il morale, ma non avevo calcolato la presenza di Axel... chissà come stava Ciuffo Rosso.
Una volta entrati, la Signora Wolff ci salutò con un candido sorriso, per poi pizzicarci le guance... uno a uno!
-Oh James, quanto sei carino oggi! Alex sarà felice di vederti!-
Pizzicotto.
-E questa? Tu devi essere Rachel! Come Sei carina...assomigli alla ex del mio Alex, quella che l'ha fatto soffrite tanto tanto tanto...-
Pizzicotto, abbastanza doloroso.
-Adriana! Sei uno schianto stasera! Perché non chiedi al mio Alex di uscire qualche volta?-
Pizzicotto, più occhiolino.
-Tu sei... ehm... Erika, si! Buonasera, tesoro.-
-S-Sarebbe Helena, signora...-
Pizzicotto.
-Oh, e voi siete i signori Black! Che piacere vedervi.-
Prima che la signora Wolff potesse pizzicare la guancia di mio padre, mia madre pizzicò la sua. Era molto gelosa a volte.
-Signora Wolff! Che bella guanciotta! Perché non pizzica la sua invece di molestare quelle di uomini sposati?-
Le due donne si lanciarono uno sguardo di sfida, per poi andare nei lati opposti. La mamma di Helen invece si sedette sulla prima sedia che aveva visto. Sembrava una donna abbastanza tranquilla.
-Oh James, potresti andare a chiamare Alex? È sopra in camera sua! Io devo andare a prendere l'arrosto!-
Annuii alla richiesta della signora, per poi salire le lunghe scale di quella casa. Helena mi stava seguendo, ma venne presa alle spalle dalla signora Wolff, che se la portò con la forza in cucina. A quanto pare non voleva che la povera Helen si avvicinasse a suo figlio...
Anche se non ci entravo da molto, conoscevo quella casa come le mie tasche! La camera di Axel si trovava alla fine di un lungo corridoio, disseminato da porte. Le prime due erano i bagni principali, la terza la camera della Signor Wolff e l'ultima quella di Axel. Bussai due volte, ma non ricevetti risposta. Alla terza e alla quarta sentii qualcuno mugolare qualcosa di incomprensibile. Alla quinta Axel iniziò a gridare varie imprecazioni, per poi dire che la porta era aperta.
-Ax? Posso entrare?-
Una volta aperta la porta, un disgustoso tanfo di chiuso pervase le mie narici. Quella porta doveva essere rimasta chiusa per un mese intero! Ma sicuramente il cattivo odore era un problema secondario, visto che l'intero pavimento era stato coperto da T-shirt, boxer, jeans...e forse la in mezzo c'era una T-Shirt uguale a quella che Adriana aveva comprato per il rosso.
Beh, era il pensiero che contava.
Dopo aver superato quelle che sembravano "sabbie mobili di magliette" arrivai davanti il letto di Axel. Il ragazzo era rannicchiato dentro le coperte, in posizione fetale. Doveva essere letteralmente a pezzi! Pian piano avvicinai la mia mano alle lenzuola, per poi toglierle. Stranamente erano appiccicose e in alcune parti c'erano appiccicati pezzi di pomodoro e residui di pizza. Disgustoso.
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Quella Pazza Comitiva
Fiksi RemajaJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...