Seduto comodamente sul sedile posteriore dell'auto, precisamente sul lato sinistro della vettura, il ragazzo poggiò placidamente il viso sul palmo della mano, lanciando uno sguardo annoiato all'ambiente al di fuori del finestrino appannato che aveva difronte. Era stato un lungo viaggio, di circa nove ore, eppure non riusciva a dormire. Apparentemente l'unica cosa di cui era in grado quel pomeriggio non era altro che contemplare in silenzio la strada che l'auto stava percorrendo, odiando e maledendo nel frattempo quella città e i suoi enormi palazzi.
James Black. Era questo il nome di quel ragazzo. Un tipico adolescente americano di soli sedici anni, dal carattere mite ed educato. Un'anonima macchia sulla tela del mondo, l'ennesimo viso che nessuno un giorno avrebbe ricordato. Si potevano dire molte cose su James, ma non che fosse un ragazzo positivo. Era tranquillo, timido, fin troppo spesso cinico. Un inguaribile realista che non riusciva a trovare il significato della propria esistenza, un motivo per sorridere al mattino e sentirsi vivo. Era giovane, certo, ma già convinto di aver dato tutto se stesso. A differenza dei suoi coetanei James non aveva sogni nel cassetto o desideri irrealizzabili, non aveva nemmeno qualcosa che lo rendesse diverso dagli altri, qualcosa che lo appassionasse al tal punto da perdere la cognizione del tempo, se non uno scarso interesse nella lettura e la scrittura. James non aveva amici, non aveva qualcuno con cui potersi confrontare, qualcuno con cui poter apprezzare le gioie e i dolori della vita. Qualcuno da ammirare, da superare. James aveva soltanto la sua famiglia dalla sua parte, ma senza essa era totalmente solo.
La persona più vicina a James era Adriana, la sua adorata sorellina, più piccola di solo qualche mese. Ingenua, solare, sempre sorridente e spensierata... pur essendo fratelli, James e Adriana erano totalmente diversi, come il giorno e la notte. Probabilmente era proprio la loro enorme diversità a renderli così uniti e così inseparabili, come due poli opposti che non potevano fare a meno di attrarsi a vicenda. Adriana era dolce e disponibile con chiunque incontrasse, anche chi non ricambiava la sua genuina gentilezza o chi non era interessato a conoscerla. Non lo faceva per un motivo in particolare o un doppio fine, Adriana aveva un cuore puro e sincero che la portava a prendersi cura di chiunque incontrasse. Inutile dire che fosse popolare e ben vista in città, al punto che in molti si contendevano il privilegio di considerarla una propria amica. Quei lunghi capelli rossi avevano fatto battere molti cuori, quel sorriso bianco e luminoso aveva a sua volta riscaldato gli animi più freddi. Poche erano le ragazze come Adriana e ciò, pensava James, rendeva la sua sorellina ancora più speciale di quanto non fosse.
-Va tutto bene James? È da quando siamo partiti che non hai aperto bocca...-
Seduta sul sedile accanto quello dell'autista, la donna porse lo sguardo verso il giovane che, ancora intento ad osservare il panorama, non la degnò nemmeno di un minimo sguardo.
Marianne Black, conosciuta dagli amici e i familiari col semplice soprannome di Mary, era la madre di James e Adriana. Affascinante donna sulla soglia dei quarant'anni, era nata in un piccolo paesino italiano da una madre originaria del luogo e un padre inglese. Fin da giovane aveva mostrato una spiccata abilità per la pittura e tutto ciò che riguardasse il disegno, diventando ben presto il fiore all'occhiello della propria piccola cittadina. I suoi genitori fecero di tutto per offrirle la possibilità di frequentare una delle più prestigiose scuole d'arte italiane, in modo da farle avverare il sogno di aprire una galleria d'arte. Diventata maggiorenne Mary decise di viaggiare per il mondo in modo da allargare i propri orizzonti e trovare nuove ispirazioni per le sue opere. La sua prima tappa fu l'America, dove conobbe un coetaneo di cui si innamorò follemente. L'amore che provava per quel ragazzo era così forte che la ragazza decise di rimanere a Detroit e passare il resto della sua vita al suo fianco. Aveva solo ventuno anni quando divenne la signora Black, e solo ventidue quando diede alla luce il suo primo bambino. Fu dopo la nascita di Adriana che Mary decise di mettere da parte la sua passione per crescere i figli e diventare moglie e madre a tempo pieno. Una scelta sofferta ma che rifarebbe senza esitazione.
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Quella Pazza Comitiva
أدب المراهقينJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...