Capitolo 8: Guai, guai e altri guai!

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Il giorno dopo io, Adriana e gli altri ragazzi ci stavamo dirigendo nella classe della Brown. Parlavamo del più e del meno, non accorgendoci neanche di ritrovarci davanti i Popolari. O come li chiamavo io... Un mare di guai!

-Oh, guardate chi c'è! Il piccolo gruppetto di idioti! Avete già rimpiazzato la vostra amica?-

Esclamò Axel. Più giorni passavano e più volte mi chiedevo il senso di quel ciuffo ribelle color fuoco, estremamente fuoriluogo.

-Axel! Chi ti da il diritto di parlare in questo modo?-

Esclamò Martina, mettendosi le mani sui propri fianchi.

Fu allora che da dietro Axel uscì la bella Katherine, che iniziò a punzecchiare il petto di Martina con il suo indice.

-E a te chi ti da il diritto di parlare così al mio ragazzo? Eh stronzetta?!-

-Stronzetta?! Se ti prendo ti smonto!-

Irascibile com'era, Martina avrebbe tanto voluto prendere per i capelli quella ragazza così arrogante e darle una lezione che non si sarebbe dimenticata facilmente, ma fortunatamente l'intervento di Roxanne fece calmare le due, che tornarono ai propri posti.

-La nostra è una comitiva di amici, Axel. Noi non rimpiazziamo le persone.-

Rispose Matthew, cercando di riportare l'ordine nei due gruppi.

Da canto suo, Axel sorrise beffardamente, per poi prendere me e Adriana per il mento, scrutandoci come se fossimo dei libri. Anche se probabilmente non aveva mai aperto un libro in vita sua.

-Sai Matthew, i tuoi nuovi acquisti sono molto carini! Sarà un piacere tormentargli la vita. Sono Axel Wolff, cercate di non dimenticarlo.-

Axel lasciò il mio mento, per poi pormi la mano. Ci pensai un attimo, e poi gliela strinsi.

-Come potrei dimenticarti? Sembra che i tuoi capelli vadano a fuoco!-

Esclamai, con un sorriso subdolo quanto il suo. Il gruppo apprezzó la mia battuta, ma soffocò le risate per non peggiorare la situazione.

Nel frattempo, proprio come aveva fatto Axel con me, Katherine scrutò la mia sorellina per poi presentarsi e porgerle la mano.

-Io invece sono la sua fidanzata, Katherine Brooks. Reginetta del ballo per tre anni consecutivi!-

-Ehm... non te l'ha chiesto nessuno.-

Rispose Adriana, con un espressione fin troppo seria. Questa volta i ragazzi non riuscirono a trattenersi, ridendo in faccia al gruppo di bulli.

-Ax! Stanno ridendo di noi! Fa qualcosa!-

Gridò stridulamente Katherine, stritolando il braccio del suo ragazzo.

-Kathe... chiudi quella fottuta bocca!-

Questa volta al coro di risate ci unimmo anche io e Adriana, per poi entrare in classe al suono della campana. Mentre la Brown consegnava i compiti ai miei compagni, iniziai a ripensare a quello che era successo. Stranamente Eric, il cosiddetto "capo" del gruppo, non era con loro, non si era neanche presentato quella mattina in classe, lasciando il suo banco completamente vuoto.

Le due ore della Brown furono abbastanza noiose. La donna le spese sottolineando gli errori più comuni che la classe aveva compiuto, e riempì anche di note disciplinari le povere Francesca e Martina. La prima non aveva consegnato foglio bianco, mentre la seconda non era riuscita a scrivere più di un paio di righe.
Una volta suonata la campanella che segnava la fine delle sue lezioni, tutti ci alzammo felici di poter abbandonare quella classe e con un peso in meno sullo stomaco ci dirigemmo nella classe del professor Church, che quella volta ci avrebbe dato lezioni di biologia.

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