*24 Dicembre ~ Casa Wolff*
-Ehi! Buon Natale, Rachel!-
Stringendola per i fianchi, la feci sedere sulle mie gambe per poi iniziare a baciarla. Poi presi il cappello da Babbo Natale la vicino e glielo misi in testa! Era così adorabile in quel momento, ma purtroppo stava passando un bruttissimo periodo, e se stava male lei, stavo male io!
-Non sei in vena di festeggiamenti, vero?- Chiesi.
Lei fischiò tristemente con la sua lingua di Menelik, quegli affari simili a trombe che si allungavano quando suonati, di solito usati nelle feste di compleanno.
-Mia sorella è partita e non so nemmeno in quale lurido appartamento abita, Cassandra in questo momento starà piangendo davanti il filmino del decimo compleanno di Katherine, mentre questo sarà il primo Natale che passerò senza mia sorella. E questa sera mi ritrovo costretta a festeggiare il Natale nella casa dell'ex fidanzato di mia sorella, che è più morto del mio pesciolino rosso! Già James, non sono in vena!-
-Mi dispiace...non dovevo trascinarti qui.- Esclamai, abbassando il viso. Lei sbuffò, per poi cercare di essere il più comprensiva possibile, anche se di solito tutti i suoi tentativi erano vani.
-Non è colpa tua, James...Per lo meno passerò il Natale col mio ragazzo...-
Com'eravamo finiti io, Rachel e la comitiva invischiati in questa faccenda? Non avrei mai dovuto accettare la proposta della signor Wolff quel giorno, ma si sa...a Natale si è tutti più buoni!
*18 Dicembre ~ Grandi Magazzini di Manhattan*
-Ricordami perché ti ho dovuto accompagnare ai Grandi Magazzini di prima mattina!-
Esclamai, mentre entravo nell'edificio con Adriana, seccato e con le mani in tasca.
-Perché hai preso la patente e papà ti ha comprato un'auto nuova di zecca. E inoltre dobbiamo comprare qualche bel regalo a tutti i nostri amici!- Esclamò. Già di prima mattina sprizzava vitalità da tutti i pori!
Era passato un mese dalla partenza di Katherine, e ormai il rapporto tra me e Rachel era cambiato. Eravamo una coppia ufficiale, e visto ciò che aveva dovuto passare ultimamente, le andavo a fare visita ogni pomeriggio. Come al solito cercava di non esprimere il suo dolore, ma ero sicuro che prima o poi sarebbe scoppiata. Dovevo solo capire quando...Nel frattempo avevo ricevuto la patente, anche se non era stato proprio facile. E papà, notando tutto il mio impegno, mi aveva comprato una bella Mini Cooper. Era perfetta per iniziare, e almeno non avrei mai più fatto brutte figure difronte la mia ragazza!
-Uh, James! Entriamo in questo negozio!-
Adriana mi prese con forza per il braccio, trascinandomi in un negozio di dolci e caramelle. Un piccolo negozietto niente male, con le mura piene di conteiner contenenti le caramelle più varie. Naturalmente rimase rapita da quella "dolce" vista, tant'è che per poco non le cadeva la bava dalla bocca!
-Adry, non avevi detto che dovevamo andare ad acquistare i regali per i nostri amici?-
Chiesi, incrociando le braccia e sbuffando davanti i suoi occhi illuminati, come le strade di Manhattan in quel periodo.
-Oh James, come può rimanere così duro davanti una tale vista? Questo...Questo è Il Paradiso delle Caramelle!-
Esclamò, prendendo un mucchietto di caramelle e lanciandole in aria come coriandoli!
-Questo è quello che dice l'insegna davanti l'entrata. "Benvenuti nel Paradiso delle Caramelle! Lasciatevi tentare dal dolce peccato".-
Davvero una strana propaganda. Ma che riusciva ad attirare i bambini. E Adriana.
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Quella Pazza Comitiva
Roman pour AdolescentsJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...