***3 OTTOBRE***
Come potevamo essere stati così stupidi? Così egoisti, così idioti...
Helena era una ragazza fin troppo timida e sensibile, e noi l'avevamo abbandonata il giorno del suo compleanno. Dovevamo trovare il modo di farci perdonare da lei, ma cosa potevamo fare?
-Ehi ragazzi, ho avuto un' "Adridea"!-
Esclamò Adriana, alzando l'indice al cielo.
-...."Adridea"?-
Chiese Martina, abbastanza confusa. Gli altri rimasero in silenzio, mentre io mi limitai a coprirmi il viso con il palmo della mano.
-"Adridea" è l'unione del mio nome, Adriana, e la parola "idea". Intelligente, no?-
Rispose, col petto gonfio e lo sguardo fiero e pieno di se.
Martina sospirò, per poi invitarla a continuare.
-Oh si, giusto! Perché non organizziamo una festa ad Helena? La faremo oggi!-
-Beh, è una buona idea. Ma ci parlerà ancora dopo quello che è successo?-
Chiesi.
-È da ieri che non vuole più venire a scuola con me... Ah, che abbiamo combinato?- Sospirò Matthew, deprimendosi.
Proprio in quel momento dalla biblioteca uscirono Harold ed Helena. Che ci facevano assieme?
-Ehi Helena, ciao!-
Gridó Victoria, alzando la mano in segno di saluto.
La lettrice le lanciò un'occhiataccia, per poi stringere al petto i suoi libri e dirigersi verso l'aula.
-Ah... Ehm.... scusatela.-
Balbettando quella semplice parola, Harold la seguì.
-Almeno abbiamo capito che è arrabbiata con noi.-
Esclamò Martina, incrociando le braccia.
Qualche secondo dopo suonò la campanella, e presto l'intero corridoio si svuotò. Helena non aveva proferito parola per tutto il tempo, continuando a sfogliare silenziosamente le pagine di un libro.
-Ah, vi avviso che stanno per arrivare gli studenti del quarto anno. Purtroppo il professor Church manca e...-
La Brown venne interrotta da una voce.
-È morto?-
-No! Non è morto! E adesso continuiamo la lezione...-
La professoressa si schiarì la voce, per poi continuare a leggere il testo del libro. Qualche minuto dopo Axel e i suoi compagni di classe bussarono alla porta, per poi sparpagliarsi in classe.
-Oh Santo Cielo! E voi sareste il futuro della nostra comunità? Su, un po' di ordine!-
La Brown battè le mani, e subito tutti si alzarono dalle loro sedie.
-Naturalmente ho già preparato uno schema che mi aiuterà a posizionarvi correttamente all'interno di questa classe!-
Prendendo un foglio dalla cattedra, la donna iniziò a chiamare, uno a uno, gli studeti, indicandogli dove sedersi. Ironia della sorte, Axel finì al mio fianco.
Potevo ancora vedere nei suoi occhi la tristezza di quel giorno, la malinconia che aveva nel cuore... mi faceva male vedere una persona così forte ridotta in quel modo. E a quanto pare anche a lui facevo pena.
-Ehi sfigato, perché quel viso triste? Sono stato io ad essere stato scaricato, non tu!-
Disse ridendo, con un velo di malinconia.
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Quella Pazza Comitiva
Teen FictionJames e Adriana Black sono due adolescenti dai caratteri contrastanti, perennemente alle prese con lavoro del padre, che li costringe più che spesso a trasferirsi in nuove città o perfino paesi. Una volta arrivati a Manhattan, ultima meta della prop...