Capitolo 12: La febbre del Sabato sera

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Se la devono sempre prendere con qualcuno... il perché non si sa!

Tony Manero (John Travolta)

***

Era appena iniziata la pausa pranzo, e come ogni mattina io ed i miei amici stavamo discutendo al nostro tavolo della mensa.

-E poi mi ha fatto vedere i suoi numerosi trofei... Ah, che rabbia!-

Gridò Martina, dopo averci raccontato dell'ennesimo e terribile pomeriggio passato con la sua ormai acerrima nemica, Ivy Violet.

-A chi lo dici! A causa di Rachel compriamo ogni giorno thè...-

Replicò Adriana, anche lei stanca di quella convivenza forzata.

-Oh, le mie povere ragazze! Io ammetto di essermi divertita tantissimo ultimamente! Il mio partner è Derek, lo conoscete? Stasera mi offrirà la cena...-

Aggiunse Roxanne, dando prova del suo animo civettuolo che spesso la faceva apparire ad occhi altrui come una approfittatrice.

-Stasera? Ma non avevamo deciso di uscire?-

Le gridò Martina all'orecchio, quasi assordandola.

-Cugina, dovresti conoscere la mia filosofia: mai rifiutare l'invito a cena di un uomo. Sopratutto se paga lui, eh eh.-

Ridacchiò, tornando a giocherellare col le proprie ciocche di capelli, quel giorno di un verde fluorescente. Era un'abitudine di Roxy cambiare spesso colore di capelli.

-Sta tranquilla, Martina. Ci divertiremo anche senza Roxy, sebbene ci mancherà. Non è vero, Helen?-

Matthew entrò nella conversazione col disperato intento di risollevare il morale di Martina, che si era intristita alla notizia che la cugina avesse un appuntamento romantico. Entrambe le ragazze avevano la fama di accalappiatrici di uomini, ma in quell'ultimo periodo Martina sembrava non aver frequentato nessun ragazzo, a differenza di Roxanne.

-Avete intenzione di uscire stasera?-

Chiesi, intento a bere dalla cannuccia il thè alla pesca che avevo acquistato dal distributore in mensa.

-Spesso andiamo a mangiare la pizza in una pizzeria italiana di fiducia, non molto distante dal centro. Non è neanche molto frequentata, perciò è un posto sereno e tranquillo per passare una serata con i propri amici.-

Spiegò Helena, aggiustandosi nel frattempo gli occhiali che le stavano scivolando lungo il naso. Contemporaneamente Axel sbucò dalle mie spalle, col suo solito brio e il suo immancabile ciuffo rosso che si posava lungo la sua fronte. Mentre il resto della comitiva non sembrò apprezzare la sua entrata in scena, io lo trattati normalmente mentre Helena, stranamente imbarazzata, distolse lo sguardo.

-Guarda guarda, il famoso gruppo di sfigati della Thompson High School. Oh, e chi abbiamo qui? Non sarà forse il mio sfigato preferito?-

Con un sorrisetto impertinente, Axel schioccò le proprie dita sul lobo del mio orecchio, per poi portarsi una mano sul ciuffo, con quella perenne espressione divertita. Notando gli sguardi tutt'altro che amichevoli dei miei amici però, il ragazzo decise di arrivare subito al dunque, per poi togliere il disturbo.

-Parlando d'altro... ti ho portato questo, l'ho trovato sulla mia scrivania. Devi averlo dimenticato ieri, c'è scritto il tuo nome.-

Quella Pazza ComitivaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora