Capitolo 52: "Addio"

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La giornata era passata velocemente, e senza accorgemene era già arrivata l'ora di raggiungere Martina e gli altri nel locale che ci aveva suggerito Roxy. Rachel gentilmente ci era venuta a prendere davanti casa, e io ed Adriana stavamo appena uscendo. Ma prima che potessi aprire la porta, papà mi chiamò.

-James...chi è alla porta?-

-Oh, è Rachel. Stiamo uscendo!-

Papà mi guardò per un momento, per poi riprendere a parlare. Che aveva quella sera?

-Rachel...la tua ragazza?-

Annuii timidamente e lui sbuffò, portandosi la mano sulla fronte.

-Fammi capire, sei fidanzato con una bella ragazza e lei il sabato sera ti viene a scorrazzare in giro con la sua auto?! Fammi indovinare, è stata lei a darti il primo bacio?-

-Veramente l'ho baciata io per primo, ma...-

Rachel iniziò a suonare il clacson. Era bella, intelligente...ma aveva poca pazienza!

-Ascoltami figliolo...sei un uomo, e devi far capire alla tua ragazza che sei forte, che potrai badare a lei un giorno! La prossima settimana prenderemo la patente e ti comprerò un'auto!-

-D-Davvero?! Grazie!-

Papà rise, per poi mettermi una mano sulla spalla e salutarmi. Ero felice di ricevere un'auto così facilmente, visto che da quel che sapevo di solito i padri non erano così amichevoli quando si trattava di uscire fuori il portafoglio, sopratutto per le auto, ma c'era una cosa che mi turbava...

-Ehi Rachel...-

-Dimmi James!-

Ero seduto nel sedile del passeggero, lei alla guida e Adriana nei sedili posteriori...non sapevo il motivo, ma quella sera vedevo tutto con occhi diversi. Stavo immaginando me e Rachel una coppia, e Adriana nostra figlia...davvero un giorno sarei rimasto nel sedile del passeggero, mentre mia moglie guidava? Ah, grazie per la confusione, papà!

-Non ti da...fastidio, accompagnare con l'auto il tuo ragazzo, quando nelle altre coppie accade il contrario?- Chiesi, mantenendo lo sguardo basso.

Rachel non rispose subito, creando minuti di assoluto silenzio. Imbarazzante silenzio!

-Fastidio? Non è il termine esatto. Semplicemente nelle altre coppie le ragazze sono il classico stereotipo di donne che hanno bisogno di essere "imboccate" dai mariti, classico stereotipo di pantofolaio fissato col sesso e lo sport. E noi, fortunatamente, non siamo così. Quindi, per rispondere alla tua domanda...no, non mi infastidisce il fatto di scorrazzare in giro il mio ragazzo e sua sorella.-

La serietà, il tono intelligente con cui aveva fatto quel lungo discorso...Rachel era una donna speciale, ed ero fortunato ad averla! Con il cuore in pace da ogni dubbio, iniziai a rilassarmi godendomi la musica della radio e l'atmosfera di una Manhattan notturna. Poi però, un'altra domanda assalì la mia mente! Adriana...ultimamente era silenziosa, e aveva perso la sua innata gioia e vitalità. In qualità di fratello dovevo sapere cosa la turbava! Anche se non era il massimo fare discorsi da fratello-sorella con Rachel presente...

-Ehi Adry...C-Come va?-

-Cosa? Come vuoi che vada?-

-No, io...beh...-

Stavo cercando di dire qualcosa di logico, quando la mia ragazza scoppiò in una fragorosa risata!

-Oh James...Sembri Cassandra che cerca di avere un'approccio madre-figlia!-

Rachel continuò a ridere per una mezz'oretta, contagiando anche mia sorella. Beh, per lo meno ero riuscito a farle sorridere!

Poco dopo arrivammo finalmente davanti il locale di cui parlava Roxanne. Lei, Martina, Victoria, Matthew, Helena e Manuel erano lì davanti, intendi a parlare per ammazzare l'attesa.

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