Capitolo 49: L'Ammiratrice "Segreta"

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JAMES POV:

Dopo che Patrizia e Sarah si erano allontanate, continuammo a mangiare con Valentina, Roxy e Matthew, che da poco era tornato dagli allenamenti con Adriana. Stranamente la mia sorellina aveva deciso di andare nel cortile della scuola a fare pratica, dicendo di voler diventare una grande atleta. Di sicuro però c'era qualcosa sotto, visto che non aveva mai toccato una palla in vita sua!

-Oh, come passa il tempo! La ricreazione sta già finendo!- Esclamò Rachel, osservando il suo orologio da polso.

-Ah, non voglio fare biologia col professore Church! Che noia!- Valentina aveva iniziato a piagnucolare, mentre come una bambina capricciosa muoveva le braccia.

-Esattamente che ore sono?- Chiesi. Rachel mi guardò un po' stranita, per poi mostrarmi il quadrante dell'orologio.

-James, stai bene?-

Senza neanche risponderle, mi alzai di scatto dal tavolo, per poi correre verso l'uscita della mensa!

Tutti quei baci con Rachel mi avevano fatto perdere la concezione del tempo. Non potevo arrivare in ritardo "all'appuntamento". Mi ero ripromesso di mettere fine a quella ridicola storia, e l'avrei fatto! Evitando agilmente gli studenti che passeggiavano per i corridoi, entrai di botto nella palestra, trovando soltanto due persone, nel centro della stanza. Circondati dal vuoto e dalla calma più assoluta.

-J-James! Perché sei venuto?!- Axel fu il primo a girarsi. Aveva un viso piuttosto pallido e le gambe tremolanti. La presenza dell'ammiratrice doveva intimorirlo molto!

-Scusa, ma...dovevo farlo. E poi, su questa faccenda, so molte più cose di te. Non ho ragione...Helen?-

La timida lettrice abbassò il viso roseo, per poi stringere con forza il suo adorato libro. Il suo viso era iniettato d'odio, ma allo stesso tempo innamorato e speranzoso.

-Se credi che L-La tua presenza possa fermare il M-Mio piano, ti sbagli di G-Grosso!- Balbettando, Helena mi puntò minacciosamente contro il dito, esortandomi a non avvicinarmi.

Annuii, per poi vederla avvicinarsi timidamente al rosso. Era questo il potere dell'amore?

-Axel...mio caro Axel...sono felice che tu sia venuto!-

-Senti Helen, A-Apprezzo il tuo interesse nei miei confronti, ma dopo quello che è successo con Kathe, non credo che sia il caso di frequentarci.- Esclamò balbettante, nel frattempo indietreggiando. Se Kathe avesse soltanto saputo che Axel aveva accettato l'incontro con un'ammiratrice, oltre tutto la ragazza che li aveva "divisi", avrebbe subito lasciato il Wolff. E sapevo bene che l'intento di Helena era proprio quello!

-Mio caro Axel...sei annebbiato dall'attrazione fisica che hai per quella donna, vero? So bene che voi uomini pensate sopratutto con le parti basse, ma questa volta...ascolta il tuo cuore!- Con uno sguardo vacuo e roseo, Helena si avvicinò al petto muscoloso del giovane, per poi punzecchiare il pettorale sinistro, sede del cuore.

-Ascolta Helen, Io...ciò che provo per te è...- Prima che Axel finisse la frase, una voce si accavallò alla sua. Una voce familiare e femminile, che non prometteva nulla di buono!

-Cosa provi per lei, Axel?-

Katherine...era accanto ad Ivy, che nel frattempo ridacchiava sotto i baffi.

-Kathe! Cosa ci fai qui?!-

-Oh, Axel...l'ho invitata io. Ha il diritto di sapere la verità, no?- Commentò Ivy, ancheggiando seducentemente. Pur facendo parte della stessa comitiva, i due si erano sempre odiati! Il loro era un sentimento profondo, destinato a durare fino la fine dei loro giorni!

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