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Sono seduti sul divano, il sole è tramontato e restano avvolti dalla penombra. 

Nessuno si è alzato per accendere la luce e la cena è ancora da preparare , Sam ascolta Kevin che faticosamente si fa uscire le parole di bocca, svogliatamente. Non vuole interromperlo, ha paura che se lo fa si rifiuterebbe poi di continuare, e lei ha bisogno di sapere, è l'unico modo che ha per aiutarlo.

'Mi ha chiamato un mese fa, dicendo che dovevamo parlare. Sapevo già quale sarebbe stato l'argomento, so sempre che quando mi chiama è perché vuole più soldi...' le lancia un'occhiata di traverso per vedere la sua reazione, ma Sam non reagisce, vuole che continui. Lui sospira e và avanti

'Ho lasciato passare un po' di giorni, odio sentire quel figlio di puttana, in più abbiamo un accordo - le spiega - deve parlare al mio avvocato, è un viscido serpente, non ci si può fidare di lui... sarebbe capace di registrare la telefonata e venderla al primo giornalista disponibile...'

Si passa una mano tra i capelli già arruffati

'... mi ha richiamato ovviamente , quindi ho dovuto incontrarlo. Ci siamo visti nello studio del mio legale la settimana scorsa. Vuole più soldi , ma non solo quelli.'

La guarda senza dire altro, è uno sguardo tagliente, che non gli ha mai visto prima se non sul campo da gioco. Lo sguardo di quando ha la mazza in mano e si dirige falciando gli avversari verso la porta avversaria, Sam sa quanto sia difficile fermarlo quando è così.

'Quello che vuole però non glielo posso dare.'

Appoggia la schiena al divano e chiude gli occhi, si passa le mani sul volto più volte come per svegliarsi da un brutto sogno.

'E' da tanto che ti chiede dei soldi?'

Sam non sa se gli risponderà, gli accarezza piano una gamba, sente i muscoli tesi, è tutto un fascio di nervi, si chiede da quanto lo tormenti con questi ricatti.

'Da sempre, da quando ho cominciato ad essere famoso'

Lei continua ad accarezzargli la coscia

'Non potevi dirgli di no?'

Kevin sospira stanco

'E fare sapere a tutti della mia infanzia di merda? No grazie'

Sam cerca di farlo ragionare

'Non è colpa tua Kevin, semmai devi andarne fiero. Hai costruito la tua vita pezzo per pezzo, ok, hai avuto un infanzia terribile, ma non ne sei certo tu il responsabile. Eri solo un ragazzino, solo, spaventato.. non hai nulla di cui vergognarti ... tutti lo capirebbero.'

Kevin si alza in piedi e comincia a camminare avanti e indietro, nervoso.

'Avresti avuto ragione anni fà, ma ormai è troppo tardi! Ora non è più questione di qualche articoletto che probabilmente i più non avrebbero neanche notato, ora è una cosa enorme... la quantità di merda che quel pazzo psicopatico sarebbe in grado di rovesciarmi addosso... Dio! E' assurdo..'

Sam si alza in piedi e cerca di farlo ragionare

'Kevin, non puoi continuare a subire i suoi ricatti. Vai in tv e denuncia la sua estorsione. Fai tu la prima mossa, contrattacca, racconta chi è e come ti sei liberato di lui, di come hai preso in mano la tua vita nonostante le sue vessazioni... avrai tutti dalla tua parte, ne sono cerata!'

Kevin scuote la testa deciso

'Impossibile'

'Kevin, quell'uomo non si merita niente da te, tanto meno i tuoi soldi... sconfiggilo al suo stesso gioco, rendi le sue armi spuntate...'

'Tu non capisci...'

Kevin continua a camminare avanti e indietro come una tigre in gabbia, ma Sam non demorde.

'.. se tu racconti quello che hai dovuta passare non potrà più ...'

'MA IO NON VOGLIO!'

L'urlo che la zittisce è un ruggito di dolore. 

Gli occhi di Kevin sono due pozzi neri, pieni di terrore e raccapriccio. Qualunque cosa gli abbia fatto quell'uomo è stato sepolto in profondità e lui non è disposto a farlo riemergere per nessun motivo. 

Sam rimane immobile per un secondo, prima di avvicinarsi e stringerlo forte a se. Sente che trema, di rabbia, di paura? Non ne ha idea. Non l'ha mai visto in quello stato, lo stringe forte, e sente che lui si aggrappa a lei come un naufrago al suo unico appiglio sicuro in mezzo alla tempesta.

'Allora ci ragioneremo insieme, e troveremo un modo. Ne sono sicura, un modo per farlo smettere di tormentarti e liberarti definitivamente di lui e della sua malvagità... non sei più solo Kevin. Io sono con te adesso e sono sicura che insieme troveremo un modo.'

Sente che scuote la testa deciso

'Non c'è nessun modo Sam, Jack riesce sempre a ottenere quello che vuole, sempre.'

Sam lo guarda attonita

'Vuoi continuare a pagarlo? Sempre di più?'

Lo sguardo che le rivolge è vuoto

'Adesso non gli basta più...'

Sam non riesce a capire

'Perché? Cosa vuole ancora?'

'Vuole conoscerti'

Per un attimo nessuno parla, il silenzio nella stanza è innaturale. 

Sam si sente quasi sollevata. 

Kevin non ha nessuna malattia incurabile. Sta bene, grazie a dio. 

Ok, non proprio bene considerato un padre criminale che lo ricatta da anni, ma se pagarlo può servire a mantenere il suo passato sepolto là, dove lui lo ha tumolato per sempre, bhè... è uno scheletro con cui lei può convivere.

E se per levargli quello sguardo terrorizzato dagli occhi deve conoscere il famigerato Jack, lo farà, dopo tutto non le sembra un gran sacrificio. Per lui farebbe questo ed altro.

 Lo guarda quindi sollevata, le viene quasi da sorridere.

'Kevin, se può servire a farlo di nuovo uscire di scena..'

'NO!'

In un attimo è di nuovo il Kevin di sempre, deciso e caparbio. Quegli occhi neri fissi nei suoi, la tiene per le braccia con le mani serate attorno ai bicipiti e la costringe a guardarlo

'Tu non ti avvicinerai a quell'uomo, è chiaro? Per nessun motivo!'

'Ma Kevin , se può servire a ..'

'NO. Troverò un altro modo.'

Scuote la testa deciso.

'Tu non lo conosci Sam e non dovrai mai farlo. Se dovesse provare a contattarti o ad avvicinarti devi promettermi che lo eviterai e mi avvertirai immediatamente. E' un uomo pericoloso, non ci si può fidare di lui ed è capace di qualunque cosa.'

'Ma Kevin..'

'Promettimelo!'

Sam sospira scoraggiata, possibile che sia un simile mostro? Ma non può che annuire, la determinazione che vede in quegli occhi severi non le permette di fare altro.

'Bene.' Kevin le solleva il mento con due dita, soffermandosi ad accarezzarle la pelle morbida della gola 'E ora baciami piccola, è stata una settimana atroce.'

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora