Quando si sveglia è tra le braccia di Kevin, sul divano. Deve essersi addormentata sfinita dalle lacrime.
Non sa bene quanto tempo sia passato ma fuori è quasi buio e lui dorme, accanto a lei. Non sa cosa fare ma una cosa lo sa per certo, non ha nessuna intenzione di acconsentire a questa follia: già la reputazione di Kevin è in bilico, una dichiarazione simile adesso servirebbe solo a darle il colpo di grazia e confermare i sospetti che incombono su di lui ed il suo passato.
Si alza senza svegliarlo, si dà una sistemata davanti allo specchio, la sua faccia è un campo di battaglia, infila un paio d'occhiali scuri , prende la borsa , il telefono ed esce di casa. Vorrebbe chiamare Jane, per chiederle un parere ma sa che non può, è amica di Kevin e finirebbe per rivelargli tutto.
Chi ha interesse a fermare tutto questo?
Chi potrebbe aiutarla e consigliarla per quello che ha in mente di fare?
Ci sono solo due persone che le vengono in mente, che hanno il potere e le competenze per aiutare Kevin. Ripensa a quello che le ha detto oggi Jane al telefono... deve parlare con il Presidente e c'è solo un modo. Scorre la rubrica e si ferma sul numero di Diana Cox, non sa se può fidarsi di quella donna, ma sa che è un mastino fedele, se aiutare lei significa aiutare il marito lo farà.
Fa partire la chiamata, pregando che sia la cosa giusta. A giudicare da quanto ha detto oggi Kevin non c'è molto tempo.
'Pronto?'
'Ciao Diana, sono Samantha, Samantha Fox.'
Esita, ma solo per un attimo.
'Samantha , che bella sorpresa.'
'Mi dispiace disturbarti a quest'ora, sei impegnata?'
'Figurati, mia cara, nessun disturbo.'
'Avrei bisogno di parlare con George. E' per la storia di Kevin, penso di poterlo aiutare ma lui non me lo permette, so che può sembrare strano ... voglio dire ...questa telefonata, ma avrei davvero bisogno di parlargli.'
'Non è con me in questo momento...' è chiaro che sta prendendo tempo '...posso farti in caso richiamare su questo numero?'
'Certo. Quando vuole, l'ho sempre con me.'
'Perfetto, vedrò cosa posso fare.'
'Grazie Diana.'
Sam contempla il cellulare pensando alla chiamata successiva.
Non conosce affatto Holly e non è in grado di sapere se le interessa di più portare a casa la vittoria o essere leale nei confronti del suo cliente... ma come tutte le persone al suo livello deve essere spinta dal fuoco sacro dell'ambizione, quindi sicuramente le interessa portare a casa il risultato.
Fa un gran respiro e schiaccia il tasto verde, cercherà di giocarsela bene, dopo tutto non le resta altro.
'Pronto'
'Salve Holly, sono Sam. Ho parlato con Kevin e non ho nessuna intenzione di aderire a questa idea suicida di annunciare la nostra separazione. La trovo folle a dir poco.'
Per qualche attimo c'è solo silenzio.
'Non è una strategia suggerita da me.'
'Bene.'
Sorride, forse Holly non è poi così male, intravede uno spiraglio e ci si infila.
'Voglio rilasciare un' intervista. Kevin non lo sa e sicuramente non sarebbe d'accordo e probabilmente neanche lei, ma voglio che sia chiaro: la farò comunque.'
Fa sedimentare l'informazione prima di proseguire
'Non capisco perché me ne parli allora.'
'Sta gestendo lei la campagna di Kevin, e l'unico motivo per cui ho intenzione di farlo è dargli una mano. Una strategia congiunta penso sarebbe più conveniente, ovviamente può ignorarmi e lasciarmi muovere senza una guida, probabilmente ottenendo un risultato addirittura controproducente o può invece indicarmi la direzione giusta .'
'Come sa bene il mio cliente mi ha intimato più volte di non coinvolgerla nella sua difesa sig.na Fox, se le dessi dei consigli andrei intenzionalmente contro alle sue direttive.'
'Ma non contro ai suoi interessi.'
Puntualizza di rimando lei.
'Kevin non deve saperlo Holly, e lei non deve neanche parlare con me. Credo che se suggerisse a George Huffington quale sarebbe il modo migliore di affrontare la questione, gli desse un indicazione su quale sarebbe la trasmissione giusta in cui farmi comparire, indicando a che genere di domande dovrei rispondere , tutti potremmo beneficiarne.'
'Non conosco George Huffington e non mi risulta che abbia chiesto il mio parere in merito.'
'Lo farà, e quando succederà ho bisogno che lei sia preparata. Non resta molto tempo da quanto ho capito.'
Sam trattiene il respiro, sa che si sta spingendo oltre, ma non vede alternative.
'Se mi chiamerà, lo sarò Sig.na Fox.'fa una breve pausa. 'Nel frattempo fingeremmo entrambe che questa conversazione non ci sia mai stata, e gradirei se ha bisogno di me mi contattasse tramite il sig. Hunter.'
'Certamente.'
Sam interrompe la comunicazione sollevata. Esce dall'ascensore e si dirige a passo spedito verso la metropolitana. Non ha voglia di tornare a casa, chiederà ospitalità a Vicky per la notte.
Manda a Kevin un messaggio veloce.
'Ho bisogno di riflettere sulla tua strategia, resto a dormire da Viky. Buon viaggio per domani.'
Si chiede perchè sia necessario tutto questo, perché due persone innamorate non possano semplicemente coprirsi le spalle reciprocamente. Come mai Kevin sia così protettivo nei suoi confronti da essere quasi autolesionista.
Sà che non gli piacerà quello che ha intenzione di fare, ma non può permettergli di allontanarla di nuovo. Viene distratta dal telefono che vibra nella sua borsa, risponde senza neanche guardare il display.
'Pronto'
'Sig.na Fox, sono George Huffington, mi diceva Diana che mi cercava, posso esserle utile?'
Sam sorride, soddisfatta.
'Direi che potremmo esserci utili a vicenda Sig. Huffington.'
'Oh la prego, mi chiami George.'
'Volentieri, ma solo se tu mi chiami Sam.'
E dopo questi convenevoli, comincino a fare sul serio.
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Mai più senza di te ( Continuo di : Mai più con te)
RomanceSam e Kevin sono a un passo dal vero inizio o dalla fine della loro storia. Devono prendere un decisione: superare i loro limiti e le incompatibilità reciproche, fidandosi davvero l'uno dell'altra e andare avanti nella loro storia d'amore senza sp...