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'Tutto bene?'

Sono in macchina, Sam gli accarezza una coscia tramite il tessuto ruvido dei jeans mentre Kevin scala le marce velocemente, una dopo l'altra, accelerando nel rettilineo della tangenziale mentre si dirigono a velocità supersonica verso l'aeroporto. 

Ha le valige in macchina, il volo per la trasferta lo aspetta con i ragazzi della squadra.

'Sai cosa mi ha dato più fastidio di tutto?'

Sam lo guarda incerta, senza avere il coraggio di rispondergli. Tra tutte le cose che si sono detti in quello studio l'allusione della Green alla storia di un ragazzino maltrattato che fugge dal suo aguzzino è quello che a lei ha dato più fastidio, non si sente neanche di ripetere quelle parole, quindi non lo fa.

'Cosa?'

Lui si volta e le sorride, un flash di denti bianchi e quell'espressione furba che lei trova adorabile.

'Sentirti chiamare Sig.na Fox.'

Lei lo guarda senza capire.

'Hunter'

Gli chiarisce lui, mentre riporta lo sguardo sulla strada.

'E' così che vorrei che ti chiamassero.'

In un attimo Sam sente le guance bruciarle, pensava se ne fosse dimenticato. 

Non che l'enorme anello che porta al dito da un po' possa passare inosservato, ma da quando gliel'ha regalato non ne hanno più parlato, ed anche la prima volta l'allusione ad un loro possibile matrimonio era stata così inaspettata. 

Lo sente sussurrare piano, quasi con rimpianto.

'Vorrei che fossi mia.'

Sam gli stringe la coscia, mentre lui lascia andare il cambio e appoggia la mano sulla sua.

'Io sono tua Kevin. Anche senza bisogno di un anello al dito o di un contratto. Ti amo. Non mi importa cosa succederà, o cosa diranno i giornali. Cosa farà tuo padre, la squadra, gli sponsor.. ti amo da sempre e non c'è niente che potrà farmi cambiare idea. '

'Ho fatto cose Sam di cui non vado fiero, cose che mio padre non esiterà ad usare contro di me.'

E' serio adesso, pensoso.

'Eri un ragazzino! Solo, spaventato, senza riferimenti... è un miracolo che tu non sia diventato un delinquente come lui! Che tu non abbia cominciato a drogarti, a frequentare cattive compagnie!! Kevin, ti rendi conto di quanto io ti ammiri per la forza di carattere che hai dimostrato?'

Gli stringe forte la mano, prima di proseguire

'Io ho avuto una famiglia fantastica, quattro fratelli iperprotettivi, tanti amici ...eppure quando mi sono ritrovata da sola dopo il college, senza soldi e senza nessuno ho accettato di fare dei servizi fotografici di cui non vado affatto fiera... se Mike non avesse fatto sparire le tracce di quel mio errore di gioventù...'

'Mike?'

Kevin la guarda incuriosito. Sam annuisce, non ha mai confessato a nessuno come è nata la loro amicizia.

'Sì, era lui il fotografo, al verde e sbandato come me. Gli devo tanto, è per questo che siamo rimasti amici. E' per questo che mi fido di lui, mi ha salvato, in un periodo in cui avevo perso me stessa, e mi ha aiutato a ritrovarmi. Avevo 22 anni Kevin, tu invece eri soltanto un ragazzino. Non incolparti, e non pensare neanche per un attimo che potrei farlo io. Ti ammiro, per quello che hai fatto e per come sei riuscito a tirarti fuori da tutto lo schifo che avevi intorno. Non me ne andrò... qualunque cosa succeda io sarò al tuo fianco, come Fox o come Hunter.'

Lui le prende la mano e la bacia

'Quando questa storia finirà farò di te una donna onesta.'

Sam sorride divertita.

'Non so se ci riuscirai... stare insieme a te mi fà uno strano effetto!'

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora