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Bip bip bip

.....

Bip bip bip

....

Non vuole aprire gli occhi per capire da dove arriva questo strano rumore ... sa che è stupido, sa che è infantile .... ma non ha il coraggio di affrontare la realtà, guardarsi intorno e scoprire dove Ben la tiene prigioniera è al di sopra delle sue forze.

Non ha il coraggio di subire quello che le farà, non ha l'audacia di fissare la follia che ha sempre visto nei suoi occhi e ripetersi che qualunque cosa accada, in qualunque modo perverso profanerà il suo corpo giorno dopo giorno, non riuscirà a intaccare il suo animo. Perché lei è una guerriera e lo combatterà, ogni singolo attimo di prigionia.

Ma oggi lei non si sente una guerriera, oggi si sente solo una vittima.

Si sente vuota, stanca, debole e indifesa, e lo odia. Odia Ben nel profondo di ogni sua cellula, perché nessuno in tutta la vita l'ha mai fatta sentire così, nessuno è mai riuscito a terrorizzarla al punto da desiderare di essere morta, e potere evitare tutto questo.

Eppure non è morta.

E' viva.

Sente il lenzuolo con il quale l'ha coperta, sente il dolore alla testa, sente il sangue che le romba nelle orecchie, sente la paura... il terrore.... Stringe gli occhi per cercare di calmarsi.

Sa che deve aprirli, sa che non solo deve aprirli ma deve anche guardarsi intorno con attenzione, cercare un arma, studiare la stanza per individuare una via di fuga. E' riuscito a fare di lei una vittima , una prigioniera, una debole, ma non cederà, per quanto vorrebbe esserne capace.

No, non gli darà questa soddisfazione.

La paura sarà il suo carburante, l'odio il suo sostegno. 

Vuole una geisha? Bhè non l'avrà.

Non gli basterà piegarla, dovrà spezzarla per ridurla alla resa. Probabilmente a Ben non ci vorrà così tanto, si sente già sfinita, ma fino a quando riuscirà ad opporsi ai suoi abusi lo farà e se non potrà farlo fisicamente quantomeno lo farà con lo spirito, pensando a cosa significhi amare davvero e a come questo lui non potrà strapparglielo mai.

Fa un sospiro profondo e apre gli occhi, ci mette qualche secondo per capire che non è dove si aspettava. 

E' tutto bianco.

Da un monitor ultramoderno viene il bip bip ripetitivo che simula la cadenza del suo cuore, sul comodino accanto a lei c'è un bicchiere d'acqua con una cannuccia.

Due finestre al lato del letto fanno entrare la luce schermata da tende candide che arrivano fino a terra e rannicchiata su una poltrona accanto al letto c'è una figura maschile. Per un attimo ha paura a soffermare gli occhi su quel groviglio di arti e scoprire a chi appartengono, ma una vocina la rassicura che quella non può che essere una camera d'ospedale.

S'impone di essere coraggiosa. Sbatte gli occhi e sente che le si riempiono di lacrime quando in quella faccia stanca e in quel corpo stropicciato riconosce Kevin.

Non può essere vero. Si sforza di guardarlo meglio e proprio in quel momento sembra che lui venga svegliato dall'onda d'urto del suo stupore, perché apre gli occhi e si ritrovano a fissarsi, in silenzio per lunghi attimi. Increduli.

Poi Kevin si avvicina in poche falcate e si piega su di lei, avvolgendola in un abbraccio quasi doloroso, non riesce a dirle nulla, riesce solo a stringerla e forse è meglio così.

E' un sogno?

Se è così Sam non si vuole svegliare, chiude gli occhi e respira il suo profumo, vorrebbe ricambiare il suo abbraccio ma ha paura che un movimento sbagliato lo faccia scomparire.

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora