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La mattina dopo si sveglia nel suo letto, da sola.

Si guarda intorno, cercando qualche segno della presenza di Kevin ma non ce ne sono. Le lenzuola dalla sua parte sono intatte, fa scorrere la mano sul materasso freddo. Si mette a sedere senza capire, guarda l'orologio che segna le dieci passate e cerca di ripensare alla notte precedente.

Ha letto sicuramente fino all' una , poi deve essersi addormentata. Scende dal letto, è vestita come la sera prima... cammina a piedi nudi sul pavimento di legno, dà un occhiata in bagno: nessuno. Prosegue verso la sala.

Il divano è un ammasso di cuscini stropicciati, sul bancone ci sono i resti della colazione ma di Kevin non c'è traccia. Si guarda intorno, attaccato sulla porta d'ingresso un post it giallo attira la sua attenzione.

'Non uscire e non rispondere al telefono. Chiamami.'

Cerca di fare mente locale per capire dove ha lasciato il cellulare, lo trova appoggiato sul bancone della cucina. Quando lo afferra lo sguardo le cade sul display, 32 messaggi e 56 chiamate senza risposta tutte dalle 8 di mattina in avanti, qualcuno deve averlo messo silenzioso non ha sentito niente.

Si chiede se prima dovrebbe dare un'occhiata a internet o accendere la tv, ma decide di fare partire invece la chiamata.

'Sam'

'Kevin, dove sei?'

Sente un brusio in sottofondo.

'Ascoltami, non parlare con i giornali. Nessun commento con nessuno a messo che non siano persone fidate, chiama la tua famiglia e avvertili che potrebbero trovarsi una trupe sotto casa, non devono rilasciare dichiarazioni , per nessun motivo, servirebbe solo ad attirare l'attenzione dei giornalisti. Per andare in redazione senti se c'è un modo per non passare dall'entrata principale, sicuramente saranno lì ad aspettarti oggi pomeriggio non farti trovare. Risponderò io alle loro domande dopo la partita, è chiaro?'

Sam è sopraffatta dal suo tonno freddo e distaccato, le dà istruzioni come se parlasse ad un estranea.

'Ma cosa succede Kevin? Perché non mi ha svegliata ieri sera...'

Sente il brusio che aumenta, Kevin la interrompe senza lasciarle finire la frase.

'Accendi la tv, sono già la notizia del giorno. Ne parliamo quando torni sta sera.'

La comunicazione si interrompe senza che abbia il tempo di replicare, guarda il telefono stupefatta. Prova a fare ripartire la chiamata ma squilla a vuoto. Riprova, nulla.

Sente la rabbia crescerle nel petto, possibile che abbia messo giù?!

Afferra il telecomando sul divano e accende la tv, mentre col telefono va su internet e digita il nome di Kevin.

Minorenne abusato o mente criminale?

Rete di spaccio gestita da un ragazzino, abile negli affari fin dalla tenera età!

Party e mentanfetamine per gli sportivi dell'Hockey...

Sam scorre i titoli senza capire, mentre la voce della cronista alla tv riempie il silenzio nella stanza:

... la notizia è di qualche ora e tutti si chiedono quanto sia la verità o un tentativo disperato da parte di Jack Finn di ribattere alle accuse di estorsione e ricatto con cui è attualmente detenuto sotto cauzione nel carcere di Ghatton in atteso del processo che si terrà in data ancora da definire.

Kevin Hunter il giocatore di Hockey più famoso del momento viene dipinto nell'intervista del Post come un abile collaboratore che ha sempre partecipato attivamente nelle attività criminali del suo tutore legale, fino ad ideare negli anni del liceo il network perfetto con cui le metanfetamine venivano spacciate all'interno delle scuole, durante feste ed eventi sportivi .

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora