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Quando arrivano alla locanda sembra di essere in un capitolo di cime tempestose, è ormai notte, ha cominciato a piovere ed il vento freddo che arriva dal lago gela le ossa. Scendono dalla macchina e corrono verso l'ingresso. Sam tira più volte la campanella, non c'è altro... spera che col rumore del temporale qualcuno li senta.

Quando ha ormai perso le speranze la porticina si apre e una signora vestita di nero coi capelli bianchi legati in una coda stretta li fa entrare, sorride. Due occhi azzurri vivaci li studiano entrambi, mentre li invita ad entrare e a togliersi le giacche che mette nel guardaroba.

'Prego venite... è una serata da lupi. Accomodatevi'

La signora si volta verso Sam e le porge la mano

'Devi essere Sam, io sono Agata ci siamo sentite per telefono.'

'Ciao, Daniel mi ha parlato così bene di questo posto che non ho resistito, lui è Kevin.'

Agata si volta per stringergli la mano

'E' un piacere avervi, qui. Siete puntualissimi. Seguitemi è tutto pronto.'

Li guida verso il salotto, tutto l'arredamento è in legno e un camino accesso scoppietta allegramente dando alla stanza una meravigliosa luce calda e accogliente. Qualche candela sparsa qua e là completa l'opera, un divano dall'aspetto morbido e fuffoso ospita un gatto addormentato, dall'altro lata della stanza un tavolino rotondo apparecchiato di tutto punto li aspetta invitante.

Agata indica a Sam una serie di piatti da portata coperti da calotte di vetro un po' retrò disposti su un carrello

'Come mi hai chiesto ti ho lasciato tutto e a portata di mano'

Indica una serie di telecomandi

'Con quelli potete regolare temperatura e accendere la musica, se vi interessa.' Fa qualche passo ed indica una scala che sale al piano di sopra ' Da qua si accede alla camera e al bagno.'

Sam sorride soddisfatta

'Grazie è tutto perfetto, più bello di come Daniel mi aveva anticipato.'

Agata annuisce

'Mi fa piacere cara. Vi lascio soli, buona serata.'

Si avvia verso la porta e quando ha la mano sulla maniglia si volta

'Quando avete finito di cenare lasciate tutto qui, mi raccomando, ci penseranno i ragazzi a sparecchiare. Per che ora volete la colazione domani?'

Sam guarda Kevin che guarda Agata

'Per le 10 sarebbe perfetto'

'Alle 10 la troverete pronta allora, ancora buona serata.'

E così dicendo esce lasciandoli soli. Kevin si guarda intorno, sembra di essere in uno chalet di montagna, c'è la stessa atmosfera informale e rilassata e allo stesso tempo elegante e raffinata.

'E' bello.'

'Vero?'

Sam si guarda intorno soddisfatta , si avvicina al divano e accarezza il gatto che comincia a fare le fusa grato. 'Abbiamo anche un gatto!'

Kevin le fa un gesto con la mano

'Vieni qua, gattina.'

Lei si avvicina lentamente. Le prende il viso tra le mani e la guarda intensamente

'Ogni giorno lontano da te è una sofferenza, lo sai?'

La bacia piano, con una delicatezza che non gli appartiene, Sam alza le braccia per toccare il suo petto attraverso la stoffa leggera della camicia. Fa scorrere le dita lentamente sui suoi addominali mentre ricambia il bacio, senza fretta.

Quando Kevin si stacca da lei e la guarda i suoi occhi neri sono ancora più grandi e nascondono una vulnerabilità che lei non ha mai visto prima.

'Non penso di avere mai avuto bisogno di nessuno prima di conoscere te. Mi paralizza l'idea di poterti perdere.'

Lei gli accarezza lentamente le guance ruvide di barba, studiando quei lineamenti che l'hanno ormai stregata senza ritorno, lo fissa intensamente.

'Ti amo Kevin. Non posso vivere senza di te, non più. Da quando te ne sei andato non sono stata felice per tanto di quel tempo che a volte mi sembrava impossibile pensare che lo sarei stata ancora. So perfettamente chi sei, e niente e nessuno potrà farmi cambiare idea sul fatto che ti voglio nella mia vita.'

Sorride, un flash di denti bianchi e allegria, lo scopo di questa serata è alleggerire l'atmosfera

'Continui a rimandare...non credere che non me ne sia accorta,  ma spero che prima o poi mi chiederai davvero di sposarti.'

La malinconia che fino a qualche secondo prima era come un velo sul suo sguardo sparisce in un attimo, mentre Kevin butta la testa indietro e ride divertito.

'Sempre dritta all'obbiettivo, eh?'

'Non mi piace girare attorno alle cose, lo ammetto!'

Gli prende una mano e lo trascina verso il tavolo

'Ma ora siediti , c'è un sacco di roba da mangiare e immagino tu sia affamato. Io sto per svenire, sono le dieci ormai...'

Kevin si siede e guarda verso il carrello

'Che c'è di buono?'

Ha fatto preparare una serie di cruditè di pesce. Carpaccio di spigola, salmone e ricciola. Tartar di tonno. Insalata di mare e scampi. Per finire aragosta alla catalana. Il tutto accompagnato con vino bianco fermo e sorbetto al limone per finire. 

Tira via i coperchi e avvicina il carrello per poi sedersi davanti a Kevin .

'Ta..dan ! Tutti i tuoi piatti preferiti!'

Lui riempie i calici per entrambi e alza il bicchiere per un brindisi

'Alla donna della mia vita'

'All'uomo che spero un giorno mi sposerà!'

Poi l'unica cosa che si sente è il tintinnio del loro brindisi.

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora