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Quando entrano in casa l'atmosfera è elettrica. Carica di aspettativa.

Sam è un grumo di eccitazione, mista a puro panico. Ma non ha tempo di riflettere, appena si chiude la porta alle loro spalle Kevin è su di lei, il corpo massiccio che la sovrasta e la preme contro il muro dell'ingresso, il contatto con quella massa di muscoli provoca scintille sulla sua pelle nuda, facendole dimenticare tutto il resto.

Geme, le mani in automatico affondano nei capelli di lui, ci si aggrappa, se lo tira contro, si struscia contro quel corpo scolpito nella roccia desiderosa di sentire di più.

'Kevin.. dio Kevin... ho voglia di te...'

Lui sospira frustrato

'Cazzo piccola, come vorrei prenderti adesso... in questo preciso momento...' Ansima per l'eccitazione 'Lo farò ... presto...ma prima devi essere pronta per me.... Voglio sentirti fremere tra le mie mani e contorcerti e implorarmi ... stasera voglio prendere quel tuo culo perfetto... cazzo... non vedo l'ora di affondarti dentro.'

La bocca di lui è vorace, le sue mani la esplorano ovunque, impazienti, per poi scendere all'orlo del vestito e tirarlo su, bramoso, afferrarla dietro le cosce e spingerla in su, in modo che resti bloccata tra lui e il muro. Kevin si avvolge le gambe di Sam attorno ai fianchi e quando sente che non ha più bisogno del suo supporto fa scivolare le dita lungo la pelle liscia , dietro le cosce, fino ad afferrarle le natiche e aprirla per lui.

Sam s'irrigidisce.  Kevin sorride pregustando quello che li aspetta, la bocca spalancata di Sam mentre la farà godere, spingendosi affondo dentro di lei, ma ora vuole tranquillizzarla: fa scorrere lento un dito per tutta la lunghezza della sua fessura aperta per lui, partendo dall'osso sacro fino al piccolo bocciolo di nervi che conosce ormai come il palmo della sua mano.

La stuzzica, la provoca, la stimola al limite della sopportazione.Sente che si rilassa tra le sue braccia per poi contrarsi di nuovo, ma questa volta per il piacere , Sam si struscia vogliosa contro la mano che Kevin le tiene saldamente pianta tra le gambe, geme, si contorce, quando è al limite dell'esplosione lui la ritrae e sale lentamente lungo la fessura tra quelle natiche rotonde e lisce, fino a trovare il punto che gli interessa.

Sente che Sam s'irrigidisce di nuovo, sorride sulla sua pelle morbida, le bacia il collo, la gola, scende fino a prendere in bocca un capezzolo duro ed eretto, lo lecca, lo assapora e quando la sente gemere di nuovo di piacere lo morde, mentre contemporaneamente affonda un dito dentro di lei facendola urlare. Di stupore , di piacere... sorride di nuovo mentre stacca la bocca dal corpo di lei e guarda in alto soddisfatto

'Piccola, ti ho detto che avresti urlato... e siamo solo all'inizio.'

Contemporaneamente avvicina l'altra mano e comincia a massaggiarle piano il clitoride col pollice, lentamente, non vuole farla venire, vuole solo eccitarla. Vuole che si bagni per lui, la vuole scatenata, implorante, pronta per accoglierlo dentro di sé senza riserve.

'Oddio Kevin, ti prego... ho bisogno di sentirti ...'

Lui continua a muovere le dita in prossimità delle due entrate, con gesti più decisi

'Non ti basta così?'

Sam scuote la testa decisa, le guance arrossate, accaldata.

'Ti prego Kevin... '

Lui aumenta la pressione sfregando il piccolo centro nevralgico del suo piacere e quando la sente andargli incontro frenetica infila un altro dito dentro di lei, da dietro. Questa volta l'unica reazione che le provoca è un gemito di piacere e di stupore insieme.

Finalmente cazzo!

E' talmente duro che potrebbe esplodere nei pantaloni, con le braccia la sorregge e la stacca dal muro. Vuole prenderla sul tavolo di cristallo della sala, spera solo di non venire troppo presto, è eccitato come mai, e allo stesso tempo vorrebbe che durasse all'infinito.

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora