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Denunciare Ben, il beniamino dei TML, di aggressione e tentato rapimento per una giornalista sportiva che lavora a Toronto è sicuramente una mossa molto rischiosa. Mentre Sam risponde ancora e ancora alle domande della polizia ne è sempre più consapevole, e si chiede se non ci fossero i filmati a sostegno della sua tesi chi mai le crederebbe.

Si chiede se Ben invece di esserle piombato in casa, evitando di proposito di farsi annunciare dal portiere, l'avesse aggredita in un locale, con lei in abiti provocanti e un tasso alcolemico al di sopra della media a chi avrebbe creduto la polizia... già così, gli agenti hanno più volte sotteso a una presunta relazione segreta tra loro e al fatto che Ben si potesse essere presentato a casa sua di nascosto per un concordato incontro amoroso.

Se non ci fossero delle prove a sostegno della sua dichiarazione, Kevin a tenerle la mano e l'avvocato Price a moderare l'interrogatorio della polizia qualcosa le dice che oltre a sentirsi la vittima di un'aggressione si sentirebbe anche vittima di un sistema sbagliato, troppo incline a proteggere il più forte. Capisce che le persone famose debbano essere tutelate, che probabilmente ci sono donne capaci di qualunque cosa per pochi attimi di notorietà, ma questo non può andare a scapito della gente normale.

Immagina quante ragazze abbiano desistito nel denunciare gli abusi di Ben all'idea di cosa avrebbero dovuto affrontare se solo si fossero presentate alla polizia. Ha avuto la stessa paura anche lei in passato, e se non ci fosse Kevin adesso a sostenerla, si chiede se avrebbe mai avuto il coraggio di farlo. Gli stringe la mano, consapevole del fatto che grazie al suo appoggio sta facendo la cosa giusta, non solo per se ma per tutte le ragazze che vedono in Ben un atleta da ammirare , un uomo affascinante, una possibile avventura romantica e si ritrovano invece vittime di uno stalker psicopatico.

Quando finisce la deposizione si sente stremata e vedere andare via i poliziotti è davvero un enorme sollievo. Ma la sua giornata non è finita, non ha nessuna intenzione per colpa di Ben di rinunciare alla sua trasmissione ...  mancano ormai solo poche ore

'Come và?'

Kevin la guarda serio, come se avesse intuito i suoi pensieri

'Mi sono levata un gran peso, denunciare Ben mi fa sentire più leggera. Grazie, non ce l'avrei mai fatta se tu non fossi stato accanto a me.'

Kevin le passa un braccio attorno alla vita

'Adesso ti porto a casa, i medici hanno detto che possiamo andare.'

'Bene - Sam sospira esausta - tutto a posto quindi?'

'Sì, hai solo bisogno di un po' di riposo. Per fortuna hai la testa dura.'

La guida verso la porta mentre lei si lascia accompagnare stanca.

'Non ho ancora avuto il coraggio di guardarmi allo specchio.... Sono terribile?'

Kevin cerca di sdrammatizzare

'Un po' di blu e di giallo sotto gli occhi, niente che non possa tornare alla normalità in qualche giorno ...'

Il  sorriso forzato di lui e l' espressione tirata le dice che parlare con leggerezza di quello che Ben le ha fatto gli costa una gran fatica, ma finge di non notarlo.

'Quindi dici che con un po' di trucco si potrebbe camuffare?'

Sono già in ascensore, Kevin la guarda rassicurante.

'Dico che non ti devi preoccupare, passerà tutto in qualche giorno ..non ci sono giornalisti qua fuori, abbiamo tenuto la notizia riservata... sicuramente lo scopriranno nei prossimi giorni, ma oggi ce ne andremo di qui senza clamore, non ti preoccupare.'

'Pensavo più che altro alla trasmissione ..'

Kevin la guarda confuso

'Che trasmissione?'

'La mia... oggi... siamo in diretta per la semifinale.'

Kevin rimane impietrito, la guarda severo.

'Stai scherzando vero?'

Sam cerca di avere un tono vago

'L'hai detto tu che ancora non lo sa nessuno...'

Kevin la interrompe brusco.

'Hai passato la notte sotto osservazione per una commozione celebrale, Sam! Sei stata aggredita da un energumeno di quasi 200kg e Dio solo sa come siamo arrivati in tempo per evitare il peggio, hai subito un aggressione e un tentato rapimento... Cristo Santo... non puoi dire sul serio.'

Per un attimo Sam non trova le parole, è tutto vero. E' stanca, è scossa, vorrebbe solo chiudersi in casa e farsi cullare tra le braccia di Kevin, al sicuro. Ma poi la vocina che è dentro di lei trova spazio per venire fuori, in un sussurro

'E' che... non voglio che vinca lui.'

Le porte dell'ascensore si aprono ma nessuno si muove. Kevin resta fermo a guardarla, i suoi occhi neri più penetranti del solito sembrano trafiggerla.

'So che sembra assurdo... e probabilmente lo è... ma ho bisogno di provare a me stessa che posso farcela. Che posso andare avanti con la mia vita, che non me l'ha portata via.'

Kevin continua a fissarla immobile, mentre lei si sforza di continuare.

'Non voglio diventare una vittima.'

Kevin scuote la testa deciso

'Non ti ha portato via nulla Sam,  non devi dimostrare niente a nessuno... tu non sei una vittima.

Sam abbassa gli occhi, colpevole

'Invece devo ... proprio adesso... perché in questo momento l'unica cosa che vorrei è chiudermi in casa e non uscire più! Vorrei abbracciarti e sentirmi al sicuro e non pensare a quello che mi è successo . Alla paura che ho avuto, a come mi sono sentita persa e sola e indifesa.... Se non riprendo in mano la mia vita adesso.. - esita prima di dirlo, incredula lei stessa – non so Kevin se riuscirò a farlo in futuro.'

Sente che gli occhi le si riempiono di lacrime e un attimo dopo il calore del corpo di Kevin l'avvolge in un abbraccio rassicurante che profuma del suo dopobarba e del suo coraggio. Lui le bacia i capelli e quando le parla, le prole le arrivano ovattate

'Facciamo così piccola, ora ti porto a casa. Ti fai una doccia e ti riposi un po', ok? Quando è l'ora di andare in redazione me lo dici, e se te la senti ancora ti accompagno dove vuoi, anche in trasmissione se è così importante per te... ti guardo fare la diretta e poi ce ne torniamo a casa quando hai finito. Che dici, può andare così?'

Sam annuisce piano.

'Bene, ora usciamo da questo ascensore prima che mandino le guardie a buttarci fuori. Ok?'

Le bacia ancora i capelli forzando un sorriso e le mette un braccio attorno alle spalle, per guidarla verso l'uscita. Sam si volta a guardarlo,

'Pensi che sia patetica vero?'

Lui si blocca all'istante, le prende il viso tra le mani e la guarda serio.

'No, non lo penso affatto. Tu Sam sei la persona più forte che io conosca e amo il tuo coraggio. Hai affrontato Ben, hai sostenuto un interrogatorio della polizia, hai deciso di prendere in mano la tua vita e trascinarla in salvo... sono fiero di te piccola.'

Le dà un bacio leggero sulle labbra.

'Lo sarò sempre.'

Poi le passa un braccio attorno alla vita ed escono insieme dall'edificio. 

Mai più senza di te ( Continuo di  : Mai più con te)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora