Risvegli (quelli veri)

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La luce che entrava dalla finestra dell'infermeria gli cadeva su un occhio. Non sapeva cosa era successo, aveva sentito solo un gran senso di debolezza, si ricordava di aver visto Hermione e poi nulla. Cercò di tirarsi sul gomito per evitare il raggio di sole ma sentì un peso sul lato sinistro. Alzò la testa e vide una cascata di ricci castani sparsi sul suo avambraccio. Il suo cuore si fermò: era morto e non lo sapeva? Com'era possibile che ci fosse lei? Ancora stava sognando, forse? Allungò la mano libera e le toccò i capelli. " Mmmm, mamma ancora cinque minuti...."con un dito li scostò dal suo volto "Mmmm..."Draco si rese conto che era diventata bella;dopo la guerra, dopo tutti questi anni, era una donna nel fiore della sua femminilità. La pelle rosata, morbida, del suo viso, la linea decisa del naso,quelle ciglia lunghissime, la bocca che sembrava disegnata da un pittore,pronta a contrarsi arrabbiata o a schiudersi nel più meraviglioso dei sorrisi.La toccò di nuovo, passando il dorso della mano su tutta la guancia... "...e mamma lasciami stare...sto sognando Draco...." Lui si irrigidì poi sorridendo decise di svegliarla. "Hermione" –fece lui con la sua voce roca – "Hermione..." "Mmm Draco sta zitto un po'...e baciami..." Lui non si trattenne e scoppiò a ridere. Lei si riscosse dal sogno e con occhi annebbiati si guardò intorno: i suoi capelli erano un nido, gli occhi assonnati; si stiracchiò e si passò una mano sul viso.A Draco sembrò proprio una bambina, anche quando spalancò gli occhi, rendendosi conto della situazione in cui era. Arrossì da capo a piedi e cercò di sistemarsi i capelli, ottenendo l'effetto contrario. "Buongiorno principessa Grifondoro" "Oh..B...Buongiorno...Come stai?" "Mah, se devo essere sincero, stavo meglio prima che tu ti svegliassi" sogghignò lui. "Draco Malfoy – disse lei con voce di finto rimprovero, mettendosi le mani sui fianchi – ma come, mi svieni davanti con una febbre altissima, ti veglio tutta la notte in cui non hai fatto altro che dire frasi sconnesse, e quello che hai da dirmi è che stavi meglio quando mi vedevi dormire?" "Perché ti stavo guardando come non ti ho mai vista" sorrise lui appoggiandosi sul gomito. Il lenzuolo scivolò un po' scoprendo i suoi pettorali perfetti. E lisci come seta sotto le mani, immaginò lei, arrossendo ancora di più, turbata da quella risposta e dai suoi pensieri, ma decisa a nasconderlo. Sorrise "Bene, allora posso dire a Madame Chips che sei guarito." "Senti...mi dispiace se sono stato troppo... "lei si alzò "..brusco ma.." la prese gentilmente per un polso "non volevo né offenderti né metterti in imbarazzo " Sì, come no... "Oh, lascia stare" "Beh, devo riconoscere che sono un po' arrugginito per quello che riguarda i rapporti con il sesso femminile" Lei lo guardò con occhi luminosi "Però..però...vorrei sapere cosa ho detto, se ti ricordi." "Ho sentito che rispondevi ad una voce misteriosa, chiedendo chi fosse...poi hai urlato un NO fortissimo, ti sei stretto l'avambraccio dov'era – deglutì – tu sai cosa e hai chiamato tuo padre..." disse lei in un sussurro "e poi la febbre è scesa e ti sei addormentato tranquillamente...finora" Lui ancora la tratteneva e lei lo guardò con aria interrogativa "Dovrei andare adesso...ti dispiace..." "Oh, scusa.." fece lui lasciandola. "Ci vediamo dopo...a cena direi" disse lei guardando l'ora " Avremo ospiti stasera" "Ci sarò" Draco seguì Hermione con lo sguardo fino a quando non uscì dalla porta dell'infermeria. Bella scoperta che nei sogni della signorina Granger c'era lui. 

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora