Imprevisti

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Draco intanto si era alzato ed era sceso a fare colazione in Sala Grande: lì era stato informato del fatto che Luna era in travaglio e sorrise all'idea che Hogwarts stava per avere un bambinetto per i corridoi. Chissà se un giorno avrebbe potuto anche lui avere un figlio dalla sua donna stupenda e magari farlo crescere nei corridoi della scuola che già ospitavano Albus Severus e James Sirius, i figli di Potter. Lily Luna era ancora nella pancia di Ginny, ma presto sarebbe arrivata in questo mondo, a patto che tutti loro fossero riusciti a fermare il Negromante. Vide con la coda dell'occhio entrare la McGranitt ed Hermione dalla parte opposta e decise che dopo colazione sarebbe andato dalla vecchia strega a parlare dell'accaduto al Manor. Hermione si sedette raggiante: "E' un maschietto e sta benissimo, come Luna; è già di appetito come Neville, ma è biondo come la mamma. E' proprio carino!" Una grassa risata di Hagrid accolse la notizia. "Hai mai pensato di avere figli, Hermione?" le chiese Draco a bruciapelo "Draco, non sapevo nemmeno se mi sarei innamorata di nuovo... e ora che lo sono sì, vorrei almeno due figli...sempre che non ti spaventi e fuggi a gambe levate!" fece lei con una risatina e un'occhiata maliziosa. La McGranitt li guardò bonaria mentre un gufo si posava sulla tavola attirando l'attenzione di tutti; prese il messaggio legato alla zampetta dell'animale e gli diede un biscotto. Srotolò la pergamena e dopo averla letta, si alzò e precipitosamente uscì nel corridoio principale invocando il suo Patronus. Hermione prese il messaggio e lo scorse diventando sempre più pallida e coprendosi la bocca con la mano. Il messaggio diceva di avvertire subito Harry Potter che la signora Ginny Weasley aveva avuto un parto prematuro difficile e che sia lei che la bimba erano ricoverate al San Mungo in pericolo di vita. Draco, vedendola così sconvolta, si avvicinò e data una rapida occhiata alla missiva fece appena in tempo a prendere in braccio Hermione che svenne: la portò in camera sua e cercò di farla rinvenire con i sali sotto il naso, cosa che fece effetto, visto che lei aprì gli occhi sputacchiando e tossendo. "Ginny...io...devo andare!" disse lei mentre le lacrime le sgorgavano dagli occhi; Draco fece solo un cenno di assenso e le baciò la mano. "Prendi la mia metropolvere Hermione e fatti aprire un passaggio dalla McGranitt" "Vieni anche tu..." "A parte che non sono mai stato troppo amico della piattola, ma non credi che non sarei ben accetto? E soprattutto, chi proteggerà la scuola se vengo via? Vedrai che si risolverà tutto e tornerai presto" Hermione annuì e prese dalle mani di Draco un sacchettino, alzandosi pian piano e poi con sempre maggiore sicurezza si diresse verso la porta, mentre lui era ancora seduto sul bordo del letto; fece per uscire, ma poi corse indietro, lo abbracciò e lo baciò, facendolo ricadere indietro sul lettone. "Torno presto Draco" "Lo spero, principessa" e lei si alzò, uscendo dalla porta e andando a cercare la McGranitt.

Il gomito di Hermione scivolò dal bracciolo della sedia sulla quale stava riposando; d'improvviso si sentì cadere e spalancò gli occhi, rendendosi conto che si era addormentata. Si stropicciò gli occhi e mise lentamente a fuoco Harry che non aveva fatto altro che andare su e giù per il corridoio del San Mungo. "Hey, così consumerai il pavimento" fece lei facendogli notare che era sveglia "Sono pronto a sprofondare fino alle ginocchia se necessario... Non si sa niente Herm" fece lui passandosi nervosamente una mano tra i capelli e precedendo la domanda di lei. Hermione sospirò. Erano già due giorni che lei ed Harry erano in quel corridoio, due giorni in cui i medici davano vaghe risposte sullo stato di salute di Ginny e Lily Luna. I due figli di Harry ovviamente erano dai Weasley, ma su tutti aleggiava una cappa di tristezza e di incertezza che logorava lo spirito e la mente; ogni azione, anche la più banale, era diventata insormontabile. "Vado a prenderti qualcosa, Harry." "Non ho fame, Herm" "Se continui così tra poco ricovereranno anche te" Harry accennò un sorriso e lasciò che la sua amica si occupasse di lui. Appena Hermione tornò, non seppe rifiutare il cappuccino che lei gli aveva preso insieme ad una fetta di torta; mentre lui mangiava arrivò un medico "Signor Potter...." "Fì..fono io.." bofonchiò lui quasi strozzandosi con il dolce "No, faccia pure, capisco la situazione..." "Dica pure dottore..." fece Harry ricomponendosi e prendendo una generosa sorsata della bevanda prima di abbandonare il bicchiere sul tavolino e mentre Hermione si avvicinava; il dottore la squadrò da capo a piedi ma non la riconobbe. "Parli pure liberamente, è mia sorella" fece Harry prendendo la mano di lei. "Bene, ho buone notizie per ciò che riguarda sua figlia... Lily Luna è fuori pericolo, anche se ancora sotto stretto controllo: quando è nata aveva una lieve malformazione al cuore che non le permetteva di avere un battito regolare. L'abbiamo operata e ora, dopo due giorni di attesa, possiamo dichiarare che è fuori pericolo: certo, ci vorranno ancora una decina di giorni prima che possa uscire, ma siamo ottimisti. La piccola ha una fibra forte" Harry sospirò di sollievo e accennò un sorriso, mentre il dottore si faceva serio. "Per quello che riguarda sua moglie invece, ancora non so darle notizie positive. Durante il parto ha perso moltissimo sangue nonostante siamo intervenuti fin da subito; sono due giorni che le diamo pozioni su pozioni, ma non ne vuole sapere di risvegliarsi dal coma" Harry vacillò e prese il dottore per le spalle "Ma ci deve essere un modo...trovatelo vi prego! E' Ginny, la mia Ginny, la madre dei miei figli..." "Harry - fece Hermione dolcemente staccandolo dal dottore – vedrai che troveranno una soluzione. Ginny deve riposare, hai sentito, ha perso molto sangue..." "Non può lasciarmi Herm...abbiamo una vita davanti..." Hermione si limitò ad abbracciare forte Harry. Per una volta il suo cervello non le aveva suggerito una risposta da dare al suo migliore amico.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora