Auror

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Il Negromante pensò che c'era qualcosa che non andava: aveva desiderato andare a Salem e si era trovato a Ilvermorny; fece spallucce, pensando poi che non fosse così importante. Quella scuola aveva una storia affascinante: era stata fondata dall' ultima erede di Salazar Serpeverde ed era la più grande in tutto il mondo magico dopo Hogwarts; peccato che la bacchetta lì conservata del grande mago fosse ormai solo un pezzo di legno inutile,visto che era stata "addormentata" dall' allora proprietaria, Gormlaith Gaunt,per non farla adoperare alla nipote che gliela aveva rubata. Morta la megera,nessuno aveva potuto risvegliare la bacchetta incantata con una formula in serpentese. E quindi quella potentissima bacchetta era stata ridotta ad una stupida scheggia d'albero: un vero peccato. Indisturbato, seguì la solita modalità di attacco: andò direttamente nello studio del preside, James Steward,omonimo del co-fondatore della scuola; questa volta trovò ad aspettarlo una persona preparata, che lo accolse con incantesimi di rara potenza, visto che si aspettava una sua visita. Certo, le notizie sugli attacchi si stavano diffondendo e chi era rimasto provava con tutti i mezzi ad opporsi al destino segnato. Mentre con un angolo della mente scagliava incantesimi e con un altro faceva queste considerazioni, si accorse con i suoi sensi acuti che c'era qualcosa che non andava, ma non riusciva a stabilire cosa. Scansò un Avada Kedavra e pensò che fosse il caso di concentrarsi su ciò che stava facendo.Riportò tutta la sua attenzione verso il preside, che evocava maledizioni senza perdono a ripetizione e fu colpito da un Cruciatus che non aveva visto arrivare. Si piegò sulle ginocchia, sentendo il dolore scemare in fretta (come Mangiamorte, Lucius era stato allenato a subire Cruciatus, quindi la soglia di sopportazione delle conseguenze dell'incantesimo era molto alta) e appena James si avvicinò, mormorò un Sectumsempra e lo colpì in pieno petto. Il preside si accasciò a terra e cominciò a sanguinare. "Che sciocco, pensavi di battermi con così poco! Però ti sei comportato bene, peccato che ho rovinato il tuo corpo,altrimenti avrei potuto lasciare questo guscio per occuparne un altro più giovane!" Prese il bezoar dalla tasca e si inginocchiò accanto all' uomo,aspettando che spirasse; poi glielo infilò in bocca e quello si risvegliò,alzandosi, con le ferite aperte ma che non perdevano più sangue "Padrone....""Riprendi la vita di tutti i giorni, io non sono mai stato qui e ....non ci saranno morti, stanotte!" fece il Negromante ridendo sguaiatamente e uscendo dall' ufficio, invocando l'incantesimo della frusta, mentre il fantoccio si sedeva dietro la scrivania e chiudeva gli occhi. L'Auror rimasto nascosto nell'' armadio delle pozioni uscì dalla sua postazione, anche se ancora disilluso, e si affacciò nel corridoio dalla porta aperta: sentì subito grida di morte e disperazione e una nebbiolina rossa che dalle varie stanze si dirigeva strisciando verso un unico punto. Scivolando contro il muro di pietra e sorpassando le camere con le porte spalancate e i ragazzi dentro che piangevano per le perdite o urlavano straziati dal dolore, si trovò in una specie di Sala Grande, dove vide Lucius Malfoy al centro, con le braccia spalancate e su di lui convergeva la nebbiolina rossa. Dopo che l'ebbe assorbita tutta, spaccò con la forza del bastone che portava sempre con sé il bassorilievo del nodo gorgiano al centro della stanza e si smaterializzò. L'Auror tornò visibile e chiamò rinforzi: tutti i medimaghi nelle vicinanze furono convocati ed impegnati nel salvataggio dei ragazzi, ma la maggior parte di loro era stata dilaniata dall' interno dall' incantesimo e non ci fu nulla da fare oltre a constatare il loro decesso. Dopo che furono arrivati altri colleghi per mettere in sicurezza la scuola e fermato l'ormai fantoccio-preside, l'Auror si smaterializzò al Ministero, per incontrare Kingsley Shacklebolt e riferire l'accaduto, sapendo che si doveva diffondere l'allarme prima possibile, per evitare quante più morti si riuscisse. Il secondo passo era andare ad Hogwarts, dove c'era Harry, e studiare una strategia per sconfiggere quella carogna. Shacklebolt lo stava aspettando con ansia e l'Auror si accomodò nel suo ufficio, con un bicchiere di Whiskey Incendiario in mano, per riprendersi da quello che aveva visto.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora