Crudeltà

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Lucius intanto si era smaterializzato vicino alla scuola di Beauxbatons. Anche da loro, come ad Hogwarts, c'era la regola che non ci si poteva smaterializzare dentro la scuola; a piedi raggiunse il maestoso portone d'ingresso e bussò, chiedendo al custode di poter vedere la preside. Il vecchietto alzò un sopracciglio, ma riconoscendo il nome che gli era stato detto si diresse senza indugio agli appartamenti di Madame Olympe Maxime, non accorgendosi che il visitatore si era reso invisibile e lo seguiva passo passo. Si annunciò bussando lievemente con una sequenza determinata e la porta venne aperta, mentre cadeva a terra, colpito da un Avada Kedavra. "Buonasera Madame Olympe –ghignò Lucius alla preside in vestaglia – penso che stasera ci divertiremo assieme" Madame Olympe fece per prendere la bacchetta, ma lui fu più lesto e con un Incarceramus e un Silencio la ridusse in suo potere. Lucius sentiva muovere il suo corpo, parlare la sua voce e agire i suoi sensi come se appartenessero ad un altro, mentre il Negromante torturava la preside e si beava delle sue sofferenze: come se fosse in un angolo a vedere tutta la scena, ma nel frattempo fosse lui a realizzarla; la parte peggiore era che quella donna stava soffrendo solo perché era una mezzogigante, pensò in un lampo di pietà, subito zittito dall'altra personalità che era in lui. "Lucius, abbiamo cominciato a ripristinare l'onore e la purezza del mondo magico: in fondo era quello che volevi anche tu, no? E non è finita qui." Al che Madame Olympe con un rantolo carico di sofferenza lasciò il mondo conosciuto. "Tutte le creature impure questa notte faranno la stessa fine" Lucius aprì le mani e formò una grossa sfera di energia; al suo rilascio si cominciarono a sentire urla e pianti in tutta la scuola. "Ah...che melodia meravigliosa, Lucius, che gioia sentire con le tue orecchie che il mondo sta tornando quello di una volta. Ma questa celestiale canzone non deve finire...adesso andiamo a Durmstrang!" Si infilò in un camino e con la metropolvere si materializzò nell'ufficio di Igor Karkaroff. Il preside era davanti alla finestra, mentre sotto la luce della luna contemplava il giardino, dove gli studenti del settimo anno stavano nudi, al freddo, in meditazione, mentre altri studenti con dei secchi di acqua gelida provvedevano a bagnarli periodicamente. Mentre sorseggiava il suo Whiskey Incendiario, sentì un movimento dietro di sé; si girò sguainando la bacchetta, ma si rilassò vedendo Malfoy. Lo abbracciò. "Vecchio camerata, come va? Notizie a favore dell'Oscuro?" "Vecchio amico mio, come stai? Al Manor tutto tranquillo, non abbiamo per adesso novità" fece Lucius girando la bacchetta e puntandogliela al petto, mentre con il braccio libero continuava ad abbracciarlo. "Ma...camerata...che stai..." "Avada Kedavra" la luce verde trapassò il petto del preside e la luce sparì dai suoi occhi. Il corpo di Karkaroff cadde a terra come un sacco di patate, Lucius lo scavalcò e prese il bicchiere con il Whiskey Incendiario, prendendone un sorso: "Ottima annata, amico mio". Si mise in mezzo alla stanza e invocò la palla di energia; rilasciandola, sentì di nuovo le urla di agonia e i pianti dei vivi, anche se in una scuola maschile si aspettava che gli alunni avessero più contegno. Ghignò. "Bene Lucius, adesso possiamo tornare al Manor, per stanotte abbiamo finito." Fece scomparendo.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora