Incontro

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"Finalmente! E' più di mezz'ora che aspetto qui fuori!" pensò Hermione.

Poi mentre il bibliotecario si avvicinava ebbe la sensazione di averlo già visto da qualche parte...poi a metà strada lo vide accasciarsi e tirare su la manica sinistra per controllare qualcosa, scrollare la testa e riprendere la valigia non senza un'espressione di dolore. E quella smorfia lei la conosceva molto bene.....non l'aveva mai dimenticata in quei 15 anni... si rese conto in un secondo che a risolvere i suoi problemi era stato mandato Draco Malfoy. Si coprì la bocca spalancata per lo stupore con la mano. Un brivido la attraversò.

Aveva ancora pochi secondi.

Poteva scappare.

Poi ritornò la consapevolezza del ruolo che stava ricoprendo e decise di ingoiare la paura e la rabbia.

Draco la vide coprirsi la mano con la bocca e con soddisfazione notò il lampo di paura e la scintilla di rabbia che si accese negli occhi di lei. Allora non lo aveva dimenticato. La raggiunse e la guardò dal basso verso l'alto, solo perché lei stava due gradini sopra di lui.

"Preside...."cominciò lui con fare incerto.

"Sig Malfoy..."disse lei con un certo tremito nella voce "Non si faccia illusioni, sono solo pro-tempore" e un sorriso le sfuggì. Lui la vide illuminarsi di soddisfazione. Il suo cuore mancò un battito. E fu felice per lei, per la prima volta era felice per un altro essere umano.

"Bene, se mi vuole seguire le mostro i suoi alloggi...non sarà inserito nella sua casa di provenienza, ormai è adulto e potrebbe influenzare le giovani menti...." fece lei girandosi e cominciando a salire le scale "quindi avrà il suo appartamento vicino a quello della preside, così da riferire tempestivamente cosa ha scoperto" affermò lei voltandosi appena.

Totalmente ammaliato e confuso da quello che sentiva, Draco non seppe che seguirla senza proferire parola. Salirono in silenzio, a pochi gradini di distanza; arrivati davanti alla porta, lei fece cenno con la mano e lui capì di essere accanto agli appartamenti di lei.

"Buona notte, sig. Malfoy. Se gradisce la cena come al solito sarà in Sala Grande, dopo lo smistamento. Abbia un buon sonno. Domani ci sarà da lavorare!"

Draco riuscì solo a mormorare solo un "buonanotte" strascicato. La vide scomparire nelle tenebre del corridoio. Ebbe una fitta allo stomaco. Forse era fame...forse qualcos'altro. Mise la mano sulla porta ed entrò. Quello che vide lo fece sentire a casa. Letto a baldacchino, ampia finestra, mobiletti sparsi ovunque...c'era persino una brocca con una coppa vicino. Bevve l'acqua fredda e si sedette sul letto. Pensava che il ritorno sarebbe stato peggiore.. ma pensava anche alla figura da idiota che aveva fatto con lei. Non era stato in grado di dirle nulla, l'aveva seguita obbediente come un cagnolino su per le scale...non le aveva detto NIENTE di NIENTE!!

 Hermione si fermò a mezzo corridoio ed entrò nelle sue stanze appoggiandosi alla porta appena l'ebbe chiusa. Si congratulò con se stessa per la freddezza mantenuta anche se dentro aveva un vulcano di emozioni. E lui? Lui non aveva detto letteralmente nulla...si era aspettata qualche battuta sul suo sangue, su Ron, su Harry... si insomma qualsiasi cosa.... ma lui muto. Davvero era cambiato? Non era più quel ragazzo antipatico, odioso e spocchioso che aveva conosciuto? Per adesso era meglio non fidarsi.

La cena venne servita in sala grande dopo lo smistamento dei "primini" nelle case. Con una certa emozione Hermione rivisse quel momento. Adorava vedere i ragazzini che prendevano coscienza dell'appartenenza alla loro "casa", al loro gruppo. Poi il filo dei pensieri la portò a Draco, che si era fatto servire la cena in camera. "Ci credo.. dopo il viaggio e l'incontro con me sarà scosso" pensò lei con una certa soddisfazione "ma forse dopo cena passerò a vedere se va tutto bene, giusto per seppellire l'ascia di guerra". Venne riportata alla realtà da Luna.

"Hermione tocca a te, muoviti!"

Hermione si alzò e fece il solito discorso di apertura dell'anno scolastico e diede il via alla cena. Accanto a sé aveva Luna, diventata professoressa di divinazione e Neville, professore di Erbologia. Era felice che i suoi amici si fossero inseriti nel corpo insegnanti di Hogwarts, come lei d'altronde, docente di Pozioni; ed era molto contenta di aver saputo che Luna aspettava un maschietto da Neville, sposato ormai sei anni prima.

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Draco si era fatto servire la cena in camera, arrivata con un carrello magico. Voleva mantenere un profilo basso in quei primi giorni, voleva vedere come gli altri lo avrebbero accolto. Immerso in queste riflessioni andò a fare una doccia. Dopo poco le 23 sentì bussare lievemente e, aspettandosi di trovare il carrello della cena prese le stoviglie e andò ad aprire con l'asciugamano attorno alla vita. Aprì la porta e vide Hermione. Gli scivolarono i piatti di mano e diventò di tutti i colori; nel vano tentativo di recuperarli al volo cadde anche l'asciugamano. Resasi conto della situazione lei si girò continuando a dire: "Io non ho visto niente...io non ho visto niente!" "Oh mi scusi, preside pro-tempore...-disse lui sorridendo-...pensavo fosse il carrello della cena. E ora se vuole può girarsi" E lei lo fece. Ma perché era così bello? Per Godric, ma cosa le veniva in mente??

"Vo..volevo dirle che...volevo sapere se...insomma tutto ok?" farfugliò lei guardando da un'altra parte "La aspettavamo a cena, pensavo che le avrebbe fatto piacere rivedere uno smistamento, dopo tutto questo tempo..."

Draco riprese il controllo su di sé e si avvicinò allo stipite della porta, appoggiando il suo avambraccio in modo da mettere in mostra il suo fisico modellato dalla palestra. Gli occhi di lei andarono dall'altro lato, dove c'era il marchio, e non vide niente.

"Mi pareva opportuno non fare comparsate.. forse una volta mi sarebbe piaciuto vedere la reazione alla mia vista...una volta, oggi non mi interessa più." sottolineò lui con voce roca.

"Bene" fece lei arrossendo "se è tutto ok.. e mi pare molto ok... me ne vado a letto. Buonanotte"

"Buonanotte" fece lui seguendola con lo sguardo fino a che non entrò nella camera. Poi si girò e con un "reparo" sistemò i cocci dei piatti su un tavolino. Sorrise. Ci sarebbe stato da divertirsi. Finì di asciugarsi e fece cadere svogliatamente l'asciugamano a terra, coricandosi. Sperò di dormire, quella notte.

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Hermione sentì lo sguardo di Draco sulla sua schiena finché non entrò in stanza. Si era comportata come una ragazzina, per la barba di Merlino, non era la prima volta che vedeva un ragazzo seminudo, anche se da quando Ron....Draco poi l'aveva sempre odiata, presa in giro, i dispetti che le aveva fatto con i suoi amici non si contavano. Eppure adesso le sembrava di avere davanti un'altra persona.E comunque aveva notato l'imbarazzo di lui quando aveva aperto la porta, con l'episodio dei piatti e tutto il resto.. le faceva quasi tenerezza.Ridacchiando tra sé agitò una mano davanti alla faccia, come per scacciare quell' impressione avuta. Si cambiò e andò a letto. Quella giornata era stata pesante.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora