La cena parte 2

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Hermione uscita dall'infermeria stava ancora sorridendo, poi avvampò. Com'era possibile che si era fatta vedere in quelle condizioni? Certo, la preoccupazione era passata avanti a tutto, specialmente quando lo aveva sentito delirare. Hermione decise: l'indomani lo avrebbe sicuramente "costretto" a raccontarle cosa stava succedendo. Si diresse a passo sicuro verso le sue stanze, pregando che nessuno la vedesse quando: "Hermione!!" esclamò una voce familiare, che mancava da tanto tempo "Harry!!" fece lei correndogli incontro e saltandogli letteralmente addosso e abbracciandolo per un'istante infinito. "Hermione...ma come sei conciata?" ad Harry scappò una risatina "Per Godric, Harry! Non ci vediamo da quasi un anno e la prima cosa che mi dici è che sono ridicola?" Harry continuava a soffocare risatine "No, certo che no – fece lui- ma è sempre stata una rarità vederti così" Rise anche lei. "Beh, diciamo che è stata una lunga mattinata- disse lei prendendolo sotto braccio – ora ti faccio accompagnare e vado a sistemare questo orrore" disse divertita indicando i suoi capelli "Ci vediamo a cena Harry!" Lo salutò con un bacio sulla guancia. Prima di sparire dietro al servitore Harry pensò che era un bel po' di tempo che non la vedeva così radiosa.Hermione era scossa; si rifugiò nel suo appartamento, mentre il sorriso aleggiava ancora sulle sue labbra. Ma era turbata in senso positivo: prima la nottata con Malfoy in infermeria, la sua preoccupazione e il risveglio...inaspettato, poi l'arrivo di Harry...una giornata emozionante. Si decise: quella sera doveva essere al meglio per i suoi ospiti ..e poi c'era il concorso canoro! La finale! Dopo una lunga doccia, si districò i capelli e se li asciugò con un colpo di bacchetta; davanti all'armadio optò per una camicetta bianca con le maniche a sbuffo e una gonna nera sotto il ginocchio. Aprì il baule delle scarpe: scarpette. Scarpette bianche, nere, blu, rosse, gialle (doveva essere sotto Imperius quando le aveva comprate!) Solo scarpette. Sospirò e sbuffò. Poi, rovistando, trovò un paio di scarpe nere, lucide, con un tacco non eccessivo, ma comunque diverse da ciò che metteva di solito. Le infilò con cautela, certa di sentire un dolore tremendo, ma non erano poi così male; si guardò allo specchio e le piacque quello che vide. Decise di mettere un velo di rossetto e il suo profumo: vaniglia. Dopodiché si sentiva veramente stupenda...scoppiò a ridere davanti allo specchio ai suoi stessi pensieri "Stupenda? IO?" e si asciugò una lacrima, riconoscendo di essere di buon umore come non lo era da un bel po'. Si stava avvicinando alla porta quando sentì un gran baccano. Si precipitò fuori e quello che vide la allarmò all'istante. "Cosa state facendo VOI DUE?" I ragazzi si bloccarono. Ad entrambi cadde la mascella alla vista di lei in mezzo al corridoio con le braccia spalancate, nel tentativo di impedir loro di fare sciocchezze.

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