Narcissa si accomodò a sedere accanto ad Hermione, aveva deciso di scendere, quella sera, perché voleva vedere il suo unico amore, Draco. Aveva tradito tutti, per amor suo, per permettergli di vivere libero da vincoli e pregiudizi. E quando lui entrò nella sala e, ancora prima di vedere lei, Draco cercò con lo sguardo Hermione seppe che aveva fatto un buon lavoro, lungo e faticoso, ma il figlio aveva raccolto i frutti. Sorrise.
Draco entrò in Sala Grande per la cena ed istintivamente andò a cercare Hermione con lo sguardo. Si fissarono per un lungo istante e poi vide con la coda dell'occhio sua madre. Sua madre? Prima che potesse formulare un pensiero compiuto era già lì ad abbracciarla. "Draco...mettimi giù...sembri un ragazzino al suo ritorno per le vacanze di Natale!" ridacchiò Narcissa nelle braccia del figlio. "Mi scuso madre...ma sono troppo felice di vedervi!" si giustificò lui sorridendo. Hermione si alzò. Tutti tacquero. "Sonorus - poi si schiarì la voce -Oggi abbiamo la gioia di condividere la nostra tavola con tre delle persone più importanti per questa scuola, e per come siamo noi oggi. Harry Potter, che è già qui in visita da qualche giorno, e il suo nome non ha bisogno di presentazioni. Come non ne ha bisogno il nostro attuale bibliotecario, Draco Malfoy. Vorrei presentarvi invece la signora Narcissa Black, madre di Draco, ex Serpeverde, la cui famiglia è stata una delle più generose nei confronti di questo istituto, che rimarrà in visita da noi. Mi raccomando non fatemi vergognare della vostra condotta" concluse sorridendo. Una serie di risatine soffocate e un applauso accolsero il discorso di Hermione. Per tutta la sera madre e figlio parlarono fitto fitto, anche se parteciparono volentieri alle conversazioni della tavolata: la nuova creaturina di Hagrid, il figlio in arrivo di Neville e Luna, i nuovi modelli di scope per il Quiddish, insomma fu una bella serata. Hermione capì quanto Narcissa tenesse al figlio (e viceversa) dagli sguardi pieni di amore che gli rivolgeva; lei invece sentiva un dolore acuto per la mancanza dei suoi, obliviati da lei stessa con un incantesimo che nessuno, purtroppo, era riuscito a spezzare. Una lacrima scivolò silenziosa dai suoi occhi, e tutti la notarono. Dopo cena, Hermione si trattenne in Sala Grande, mentre Draco e Narcissa facevano una passeggiata: Draco fece a sua madre la domanda che lei temeva. "Madre, perché siete qui?" lei allora si aprì e raccontò di come stava male da quando lui era partito, di come era cambiato suo padre, di quello che succedeva nel parco...A Draco non ci volle molto per capire. A Malfoy Manor si cercava di resuscitare Voldemort. Fu contento che sua madre questa volta fosse con lui, almeno non doveva temere per la sua incolumità."Draco" sua madre si fermò e gli prese la mano: illuminata dalla luna, lui si rese conto di quanto dovesse essere stata bella e come lo amava; si guardarono negli occhi. "Io ti voglio bene, lo sai. Sono contenta che tu abbia imparato il valore vero delle persone, quello che ti ho sempre insegnato. Abbi il coraggio di superare il passato. Fallo per il tuo futuro." Draco la abbracciò stretta "Madre, io..." "Sshh...-fece lei mettendogli un dito sulle labbra - sono una donna, certe cose le sento. Ora va, che lei ha bisogno di te, anche se non lo sa ancora." Narcissa gli diede un bacio sulla guancia e si allontanò.
"Ma l'amore non è mai puntuale.
C'è chi non abbiamo voluto al momento giusto, c'è chi desideriamo al momento sbagliato.
Innamorarsi è roba per pochi, è attesa sfiancante, e arriva quando capita, un giorno che non te lo aspetti affatto, e a quel punto si tratta solo di coraggio.
Perché un amore che ci si è lasciati scappare non è tra le cose da cui un giorno si potrà guarire, non è un pensiero che una mattina o l'altra poi non sentirai più.
Un amore che ci si è lasciati scappare si infila nella testa e non te lo togli mai, nemmeno se ti sforzi di far finta che se ne sia andato.
C'è chi sarà nei nostri occhi anche quando ameremo altri, c'è chi una sera ci capiterà all'improvviso davanti mentre staremo camminando, e dopo anni di lontananza basterà il tempo di un breve saluto per non capire più niente, sarà sufficiente sfiorarlo un momento per dimenticarci anche il nostro nome.
C'è chi siamo destinati - condannati - a volere per sempre.
M. Teresa Romeo
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Il bibliotecario - Dramione
Hayran KurguDopo 15 anni tutto nel mondo della magia è cambiato. Draco si è trovato un buon lavoro al Ministero, Harry si è sposato con Ginny, Hermione è rimasta ad Hogwarts. Ma un nuovo pericolo incombe sulle loro teste e li porterà a riunirsi di nuovo per sal...