Dopo cena

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Intanto a casa Malfoy si respirava un'aria pesante. Lucius e Narcissa dopo la partenza di Draco avevano perso la complicità: stare in quella grande casa, sola tutto il giorno, intristiva sempre di più Narcissa; gli unici momenti in cui stava bene erano quando un gufo picchiettava alla finestra e portava notizie di sua sorella Andromeda (e del nipotino Teddy) o di Draco. Dopo la sua visita ad Hogwarts su concessione di Hermione, Narcissa era sempre preoccupata. Percepiva in fondo allo stomaco un senso di disagio che non riusciva a tradurre con le parole. E Lucius poi. La lasciava sempre sola, spesso anche di notte, cosa che l'aveva portata a pensare che ci fosse un'altra donna, dopo tutti quegli anni. Poi si era fatto scostante, freddo quasi, anche quando condividevano il letto. In preda allo sconforto, le balenò un pensiero in testa. Avrebbe chiesto ad Hermione di poter andare a trovare suo figlio. Forse parlando con lui si sarebbe tranquillizzata. Prese una piuma ed una pergamena, cominciando a scrivere con la sua calligrafia elegante.

"Permetti Herm?" fece Harry. Lei per tutta risposta gli allungò la mano, scesero gli scalini che separavano il tavolo dalla sala e si allacciarono in un lento. "Mi sei mancato Harry" disse semplicemente lei "Anche tu Herm" sospirò lui al suo orecchio " Devo darti una bella notizia. Ginny è al quarto mese!" "Oh che bello Harry!" lei lo abbracciò con forza "Ecco perché non è venuta! Domani le scriverò!" "Non ti ho detto nulla prima perché volevo fartelo sapere lontano da occhi e orecchie indiscreti" fece lui ammiccando divertito verso Malfoy. "Harry sono felice per voi, anche se tre figli non sono una passeggiata...e non ti preoccupare per Draco...E' molto cambiato, sai? Nel mese che è stato da noi mai una parola cattiva, mai un gesto rabbioso...come se fosse un altro" "Forse il Ministero lo ha mandato qui sapendo che la sua storia con Hogwarts non è finita "la guardò negli occhi "e non solo con la scuola". Hermione abbassò gli occhi e arrossì: a quelle iridi verdi non si poteva nascondere nulla, Harry l'aveva sempre letta come un libro aperto. "Ma che dici Harry..." fece lei, cercando di nascondere il turbamento. "Hermione, l'ho visto come ti guarda.. magari non se ne rende conto neanche lui ancora...ma diciamo che non vi siete indifferenti, ecco...ormai è il momento di guardare avanti, principessa Grifondoro". Intanto il lento era finito ed era stata messa una canzone più movimentata. Harry si sentì toccare una spalla. "Smamma Potter!" Harry sorrise tra sé. Si stava domandando in effetti quanto Draco avrebbe resistito ancora. "Ma prego.." Harry si fece da parte con un gesto del braccio "Era ora" disse Draco rimpiazzandolo accanto ad Hermione. Mentre lei seguiva Harry con lo sguardo lui le accennò che andava a prendersi qualcosa da bere.

Il bibliotecario - DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora